I commenti delle altre parti sociali

I commenti delle altre parti sociali

DateFormat

28 maggio 2018

Confindustria - "Non entriamo nel merito delle  scelte del Presidente della Repubblica che sta svolgendo  egregiamente il suo ruolo nella logica istituzionale", ha detto  il presidente Vincenzo Boccia, aggiungendo che "non vogliamo aprire fronti per essere di parte  dall'una e dall'altra". "Noi - ha proseguito - non siamo né  partisan né bipartisan, siamo no-partisan e rispondiamo a  Confindustria ed esprimiamo un pensiero da punto di vista  dell'autonomia della nostra Confederazione". Il  presidente degli industriali indica come "una linea importante è  che riprenda la dimensione della crescita come precondizione per  ridurre le disuguaglianze del paese, dando centralità al lavoro,  un termine di cui si è parlato poco".

Cgil - "Siamo preoccupati dal clima e dai  toni che si stanno usando in queste ore". Lo ha detto il  segretario generale Susanna Camusso, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un  commento sull'ipotesi di chiedere lo stato d'accusa per il Capo  dello Stato.     "In molti dimenticano - ha aggiunto riferendosi al presidente  della Repubblica, Sergio Mattarella - che ci troviamo di fronte  ad una scelta, da noi condivisa, di rispettare la Costituzione.  Di questo stiamo parlando, delle prerogative presidenziali e  delle scelte che devono essere fatte".     Mattarella ha agito "nell'interesse - ha proseguito Camusso -  di una cosa fondamentale che sono i trattati internazionali. Non  ho mai pensato che fosse possibile risolvere i problemi che  l'Italia ha con l'Europa con l'uscita dall'Unione Europea, una  cosa che porterebbe ad un gigantesco indebolimento per il nostro  Paese".

Uil - "Il Presidente della Repubblica ha  agito in conformità alle prerogative costituzionali: pieno  rispetto per il suo operato. Richiamiamo tutti alle proprie  responsabilità per il bene del mondo del lavoro e del Paese". E'  quanto scrive il segretario generale della Uil, Carmelo  Barbagallo, in un tweet.

Cisl - "Sono inaudite le reazioni ed i toni usati nei  confronti del presidente della Repubblica. Bisogna avere fiducia  nel ruolo di garanzia istituzionale e di arbitro di Mattarella. La  politica metta al centro gli interessi del paese, delle famiglie,  dei lavoratori e dei pensionati. Ora occorre responsabilità da  parte di tutti". Lo ha scritto su Twitter la segretaria generale  della Cisl, Annamaria Furlan.  

Fipe: "responsabilità prima di tutto, l'Italia è un grande Paese"

 

"C'è bisogno di recuperare un clima di responsabilità che metta al primo posto il rispetto della Carta Costituzionale e delle prerogative del Presidente della Repubblica ma anche gli interessi generali del Paese. L'immagine del Paese è patrimonio di tutti ed è, in un mondo sempre più interdipendente, la maggiore garanzia per il futuro di cittadini e imprese. E il mondo che oggi guarda all'Italia con grande attenzione non si chiede chi ha torto o ragione ma vede solo confusione e un clima di scontro che coinvolgendo persino la più alta carica dello Stato non può che offuscare la nostra immagine di grande Paese". Questo il commento di Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe,sulle ultime vicende politiche. "Il senso di responsabilità è la bussola che deve guidare da subito l'azione di tutte le parti in causa senza ulteriori lacerazioni. Le prossime e imminenti scadenze di carattere economico, sociale e politico non consentono vie di fuga: l'Italia non può più aspettare", conclude Stoppani.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca