I commenti delle altre parti sociali
I commenti delle altre parti sociali
Confindustria - "Non entriamo nel merito delle scelte del Presidente della Repubblica che sta svolgendo egregiamente il suo ruolo nella logica istituzionale", ha detto il presidente Vincenzo Boccia, aggiungendo che "non vogliamo aprire fronti per essere di parte dall'una e dall'altra". "Noi - ha proseguito - non siamo né partisan né bipartisan, siamo no-partisan e rispondiamo a Confindustria ed esprimiamo un pensiero da punto di vista dell'autonomia della nostra Confederazione". Il presidente degli industriali indica come "una linea importante è che riprenda la dimensione della crescita come precondizione per ridurre le disuguaglianze del paese, dando centralità al lavoro, un termine di cui si è parlato poco".
Cgil - "Siamo preoccupati dal clima e dai toni che si stanno usando in queste ore". Lo ha detto il segretario generale Susanna Camusso, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'ipotesi di chiedere lo stato d'accusa per il Capo dello Stato. "In molti dimenticano - ha aggiunto riferendosi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - che ci troviamo di fronte ad una scelta, da noi condivisa, di rispettare la Costituzione. Di questo stiamo parlando, delle prerogative presidenziali e delle scelte che devono essere fatte". Mattarella ha agito "nell'interesse - ha proseguito Camusso - di una cosa fondamentale che sono i trattati internazionali. Non ho mai pensato che fosse possibile risolvere i problemi che l'Italia ha con l'Europa con l'uscita dall'Unione Europea, una cosa che porterebbe ad un gigantesco indebolimento per il nostro Paese".
Uil - "Il Presidente della Repubblica ha agito in conformità alle prerogative costituzionali: pieno rispetto per il suo operato. Richiamiamo tutti alle proprie responsabilità per il bene del mondo del lavoro e del Paese". E' quanto scrive il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in un tweet.
Cisl - "Sono inaudite le reazioni ed i toni usati nei confronti del presidente della Repubblica. Bisogna avere fiducia nel ruolo di garanzia istituzionale e di arbitro di Mattarella. La politica metta al centro gli interessi del paese, delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. Ora occorre responsabilità da parte di tutti". Lo ha scritto su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
Fipe: "responsabilità prima di tutto, l'Italia è un grande Paese"
"C'è bisogno di recuperare un clima di responsabilità che metta al primo posto il rispetto della Carta Costituzionale e delle prerogative del Presidente della Repubblica ma anche gli interessi generali del Paese. L'immagine del Paese è patrimonio di tutti ed è, in un mondo sempre più interdipendente, la maggiore garanzia per il futuro di cittadini e imprese. E il mondo che oggi guarda all'Italia con grande attenzione non si chiede chi ha torto o ragione ma vede solo confusione e un clima di scontro che coinvolgendo persino la più alta carica dello Stato non può che offuscare la nostra immagine di grande Paese". Questo il commento di Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe,sulle ultime vicende politiche. "Il senso di responsabilità è la bussola che deve guidare da subito l'azione di tutte le parti in causa senza ulteriori lacerazioni. Le prossime e imminenti scadenze di carattere economico, sociale e politico non consentono vie di fuga: l'Italia non può più aspettare", conclude Stoppani.