In ristoranti e bar ormai si mangia solo alla carta (verde)

In ristoranti e bar ormai si mangia solo alla carta (verde)

Dal 6 agosto è in vigore l’obbligo di "green pass" per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar. Confcommercio: “gli esercenti non possono sostituirsi alle forze dell’ordine”. Dal nuovo decreto sulla certificazione verde novità per scuola e trasporti. 

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11 agosto 2021

È scattato il 6 agosto scorso il green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar. Ad imporlo è l'articolo 9 bis del decreto 105 del 23 luglio 2021, che prevede l'impiego della certificazione verde anche per:

  • spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
  • musei e altri istituti e luoghi di cultura;
  • piscine, palestre, centri benessere - compresi quelli collocati all'interno di strutture ricettive - al chiuso;
  • sagre, fiere, convegni e congressi;
  • centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • sale gioco, scommesse, bingo e casinò;
  • concorsi pubblici.

 

COME SI OTTIENE IL PASS - Il pass viene rilasciato dopo la prima dose di vaccino - passati 15 giorni dalla somministrazione - o a conclusione del ciclo vaccinale e quindi dopo la seconda dose, (valido 9 mesi), con il certificato di guarigione dal Covid (valido 6 mesi), con l'esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. L'obbligo di avere il green pass non si applica a tutti coloro che hanno meno di 12 anni - per i quali non è autorizzata la vaccinazione - e, dice il decreto, "ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della Salute".

 

RISTORANTI E BAR - Il certificato servirà per le consumazioni al tavolo al chiuso in ristoranti e bar, dove non sarà invece necessario per il servizio al bancone. Il decreto prevede che "i titolari o i gestori dei servizi e delle attività " per le quali serve il certificato "sono tenuti a verificare che l'accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni". Dunque spetta ai titolari degli esercizi controllare il pass, attraverso 'Verifica C19', la app ufficiale del Ministero della Salute, completamente gratuita e scaricabile sui dispositivi mobili dall'Apple Store, dal Google Play Store e da Huawei AppGallery. La verifica può avvenire senza connessione Internet. I controlli, ovviamente, potranno esser svolti anche dalle forze di polizia.

CINEMA E TEATRI - Arriva l'obbligo di green pass per cinema e teatri, ma aumenta il numero di spettatori ammessi ad assistervi. In zona gialla si entrerà con green pass, mascherina e distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all'aperto dagli attuali 1000 a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all'aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone.

SANZIONI - Per chi viola le regole o non effettua i controlli è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia dell'utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

 

Confcommercio: “gli esercenti non possono sostituirsi alle forze dell’ordine”

Il podio della Sala Orlando del Centro Congressi Confcommercio


“È importante che abbia evidenziato la distinzione tra la verifica da parte dell’esercente del possesso della certificazione verde per i soggetti che intendono accedere alle attività per cui essa è prescritta e la dimostrazione dell’identità del titolare della certificazione mediante l’esibizione di un documento di riconoscimento. Si precisa, infatti, che la verifica dell’identità ‘ha natura discrezionale ed è rivolta a garantire il legittimo possesso della certificazione medesima’, ma che diviene ‘necessaria nei casi di abuso od elusione delle norme, come, ad esempio, quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione’”. Così Confcommercio sulla circolare del Ministero dell’Interno che ha chiarito i dubbi sulle verifiche, puntualizzando che “la sanzione per l’accertata non corrispondenza tra possessore e intestatario della certificazione verde è applicabile solo nei confronti dell’’avventore, ‘laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell’esercente’”.
Al di là dei chiarimenti, Confcommercio ribadisce che “pur restando ferma la volontà di contribuire allo sviluppo della campagna delle vaccinazioni, gli esercenti non possono certo sostituirsi ai pubblici ufficiali”.

 

Nuovo decreto sul green pass, novità per scuola e trasporti

una seduta del Consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che rende obbligatorio l'uso del green pass per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Il testo è entrato in vigore il 6 agosto scorso. Vediamo il dettaglio delle misure.

SCUOLA E UNIVERSITÀ – L’obbligo della certificazione varrà anche per gli studenti universitari, un'ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi. A scuola, professori e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni, dice la bozza del decreto, "è considerata assenza ingiustificata" e dopo cinque giorni il rapporto di lavoro "è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento". I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici. Il decreto raccomanda poi il rispetto del distanziamento di un metro, "salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici lo consentano" e ribadisce l'obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e per chi ha patologie incompatibili con l'utilizzo. Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina: per le classi di studenti "che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione", i protocolli possono prevedere delle deroghe all'obbligo. Il decreto è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in classe degli studenti. I governatori potranno disporre la Dad solo per "specifiche aree del territorio o per singoli istituti...esclusivamente in zona rossa o arancione" e "in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all'insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica".

TAMPONI A 8 EURO DA 12 A 18 ANNI  - Sempre nell'ottica di favorire il rientro a scuola, il Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliulo, ha siglato un protocollo d'intesa con le farmacie per i tamponi antigenici a prezzi calmierati: i giovani da 12 a 18 anni pagheranno 8 euro, gli over 18 invece 15. Nelle prenotazioni le farmacie dovranno dare la precedenza ai ragazzi e avranno una remunerazione complessiva di 15 euro, 7 dei quali saranno coperti con un contributo dello Stato.

TRASPORTI A LUNGA PERCORRENZA - L'altro punto centrale del decreto è l'obbligo del green pass per i trasporti a lunga percorrenza, che scatterà dal primo settembre. Dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad alta velocità e sugli intercity e anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o su quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a 1000 euro. Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all'80%, sia in zona bianca che in zona gialla.

ALBERGHI - Nel decreto non c'è una norma specifica ma il Cdm ha confermato quanto già previsto: i clienti che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso all'interno delle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Per i centri benessere degli alberghi, invece, il pass servirà, come stabilito dal decreto di luglio.

QUARANTENA VACCINATI E REITHERA - La cabina di regia tra i capigruppo di maggioranza ha anche dato il via libera ad altri due provvedimenti. Il primo riguarda la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale ed entra in contatto con un positivo al Covid: dovrà rimanere in isolamento non più dieci giorni ma sette, al termine dei quali dovrà fare un tampone. Un'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, definisce invece la procedura per chi fatto la sperimentazione con il vaccino di Reithera e ha avuto una o due dosi di quel farmaco: ci sarà un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione valida fino al 30 settembre. A rilasciare il certificato sarà il medico responsabile del centro dove è stata fatta la somministrazione.

SAN MARINO - Un'esenzione è prevista dal decreto anche per i cittadini residenti a San Marino, dove la maggior parte della popolazione è vaccinata con Sputnik, il farmaco russo non riconosciuto dall'Ema. Per loro è prevista l'esenzione fino al 15 settembre.
 

Federalberghi: "bene la scelta sui ristoranti degli alberghi"

Le persone alloggiate nelle strutture ricettive possono consumare i propri pasti al chiuso nei ristoranti delle strutture stesse anche se non sono in possesso della certificazione verde. Lo ha confermato la cabina di regia, specificando che il “green pass” dovrà invece essere esibito dai clienti non soggiornanti.

“Possiamo quindi rassicurare i nostri ospiti – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - sulla possibilità di usufruire normalmente dei servizi di food and beverage presso le strutture turistico ricettive, sia per la prima colazione sia per l’accesso al ristorante e al bar”.

Bocca ringrazia “il ministro del Turismo, il Governo e la Conferenza delle Regioni per aver risposto alle istanze di Federalberghi con una soluzione che consente alle famiglie di trascorrere in tranquillità le proprie vacanze”.

 

Fiavet: “sugli hotel una scelta di buonsenso”
 

"Apprezziamo l'esenzione del green pass per i clienti degli hotel che vogliono recarsi al ristorante e al bar. Riteniamo che sia stata fatta una scelta di buonsenso". Così la presidente di Fiavet-Confcommercio Ivana Jelinic, per la quale "sarebbe stato quantomeno complesso predisporre, in pieno agosto, le necessarie verifiche di controllo delle persone nei locali interni dell'albergo, e sicuramente gli utenti sarebbero stati disturbati diverse volte al giorno scoraggiando ulteriormente una già debole domanda turistica e di viaggi d'affari". "L'aumento delle capienza dei treni dal 50 all' 80% è un segnale veramente positivo. Piano piano si comincia ad avere dei cenni di ritorno alla normalità, e con essa a una normalizzazione del mercato", ha concluso Jelenic.

 

Fto: "non si possono cambiare le regole ogni giorno senza un adeguato preavviso"

"Le regole entrate in vigore, modificate all'ultimo minuto, sono confuse e difficilmente applicabili soprattutto per le imprese che si occupano di incoming: numerose sono state le disdette di pacchetti per la norma sulla ristorazione al chiuso e per musei e luoghi della cultura. Per chi vive di programmazione non si possono cambiare le regole ogni giorno senza un adeguato preavviso". Così Fto, la Federazione del Turismo Organizzato aderente a Confcommercio.  Quanto i trasporti, gli organizzatori di pacchetti turistici "continuano a subire gli oneri derivanti da cancellazioni improvvise da parte delle compagnie aeree low cost. Dal primo settembre cambieranno le regole del green pass per i trasporti: si auspica una maggiore chiarezza e di conoscere in anticipo i provvedimenti per non cogliere ancora una volta gli operatori di sorpresa". 

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