I gestori dicono all'aumento delle accise

I gestori dicono all'aumento delle accise

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2 febbraio 2017

No a un incremento delle accise. E' netta la presa di posizione delle organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti, Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Figisc/Anisa-Confcommercio alle notizie di misure ulteriormente gravanti sui consumi del settore. "Ci risiamo con il ricorso all'incremento delle accise sui carburanti: il classico metodo da bancomat - commentano le associazioni - per qualunque esigenza di finanza pubblica, che ora puntualmente, per un ammontare che è tutto da determinare entro un fabbisogno complessivo di 3,4 miliardi di euro, si ripete in presenza dei rilievi mossi dall'Unione europea ai conti pubblici del Paese". I gestori ricordano anzitutto al Governo che le imposte gravanti sui carburanti in Italia nella media dell'ultimo quinquennio (ossia dagli aumenti del 'Salva Italia' del Governo Monti nel dicembre 2011) sono state superiori di ben 22,2 centesimi/litro alla media dell'Unione europea, con un corrispondente effetto sul prezzo finale al consumo dei carburanti, e che le accise da allora non sono mai state rivedute al ribasso e che, anzi, l'aumento di un punto dell'Iva - che su di esse grava - ne ha ulteriormente accresciuto, dall'ultimo trimestre 2013 in poi, il peso sul prezzo finale corrisposto da famiglie ed imprese.

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