I negozi alla sfida digitale

I negozi alla sfida digitale

Gli hub previsti dal piano nazionale imprese 4.0 accompagnano le piccole imprese nell'Ict.

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2 dicembre 2019

L’Information technology in Italia vale 31 miliardi, come rivela uno studio realizzato da Assintel l'associazione nazionale delle imprese Ict che aderisce a Confcommercio. È lì che si sviluppano le innovazioni, nel mondo delle imprese: ciò che vede il cittadino ne è solo il pallido riflesso. Ci sono aree di questo mercato che crescono a ritmi molto sostenuti: sono le tecnologie emergenti, su cui le aziende stanno evidentemente puntando. Per esempio: l'Internet delle cose cresce in un anno del 2496, il cloud (la nuvola dove ormai possiamo archiviare tutto) cresce del 26,196, le applicazioni di intelligenza artificiale del 39,196, le soluzioni di realtà aumentate e virtuale addirittura del 160,596. Per questo nasce Edi (Ecosistema digitale per l'innovazione), il «Digital Innovation Hub» di Confcommercio a supporto delle imprese nella sfida della trasformazione digitale ed è parte del network di Digital Innovation Hub riconosciuti dal Piano Nazionale Impresa 4.0. L'hub affianca le aziende del settore terziario, dei servizi e del commercio, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese. L'obiettivo «Programmi come Digital Europe sono importanti, ma è necessario raggiungere le imprese che finora non sono state coinvolte nella Digital Transformation», sottolinea Luciano Gaiotti, direttore centrale servizi per il sistema di Confcommercio — La trasformazione digitale richiede un grande cambiamento rispetto al tradizionale modo di fare impresa. Ma cambiare è difficile. Per questo c'è un grande bisogno per gli imprenditori di capire come trasformare il modo in cui si fa impresa. Per tale motivo riteniamo che il programma debba supportare le imprese, specialmente quelle piccole e medie, non solo sul fronte tecnologico ma anche e soprattutto nell'adozione di nuove metodologie, approcci e strumenti che consentano di aggiornare i modelli di business ed i processi di creazione del valore». Per favorire questo tipo di cultura d'impresa digitale, il programma Edi mette a disposizione delle aziende, presso gli sportelli, un catalogo di progetti digitali: pratiche per innovare prodotti, processi, servizi o modelli di business dell'impresa e cogliere opportunità di finanziamento anche europei . "Gli investimenti nel digitale sono molto importanti ed è cruciale aprire la strada all'innovazione — afferma il direttore generale DG Connect della Commissione Europea, Roberto Viola — con il Digital Europe Programme abbiamo una grande missione: 9,2 miliardi per digitalizzare l'Europa dando spazio al futuro, alle nuove competenze e, soprattutto ai giovani». Gli ostacoli C'è poi il tema della difficoltà del trasferimento tecnologico alle imprese, in particolare quelle di dimensioni medio-piccole, che non sono ancora pronte ad affrontare un cambiamento tecnologico radicale. «II fattore dimensionale si conferma infatti discriminante per il nostro Paese. Per questo si è deciso di promuovere i Digital Innovation Hub, affidati alle associazioni di categoria, in grado di intercettare meglio le imprese. Digital Europe avrà successo se riuscirà a sintonizzarsi sulle esigenze delle imprese più piccole, e più in generale di quei soggetti che non hanno sfruttato finora le possibilità offerte dalla trasformazione digitale".

tratto da L'Economia del Corriere della Sera

di Isidoro Trovato

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