I POSSIBILI EFFETTI DELLE DINAMICHE MACROECONOMICHE SUL SETTORE TURISTICO

I POSSIBILI EFFETTI DELLE DINAMICHE MACROECONOMICHE SUL SETTORE TURISTICO

Tendenze dell'economia ed evoluzione del turismo

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14 dicembre 2001

I possibili effetti delle dinamiche macroeconomiche sul settore turistico

 

Il contesto internazionale non sembra evidenziare, allo stato attuale, una significativa inversione rispetto alle dinamiche recessive che hanno caratterizzato le principali economie a partire da settembre, quando gli attentati negli Stati Uniti hanno amplificato gli effetti del rallentamento ciclico.

 

Solo alcuni Paesi europei, come la Francia e la Gran Bretagna, sono riusciti a contenere questa tendenza registrando anche nel terzo trimestre una debole dinamica espansiva. Situazione che potrebbe modificarsi già a partire dal quarto trimestre del 200, periodo nel quale è attesa una stagnazione se non una diminuzione del PIL, con una possibile amplificazione del fenomeno nei primi mesi del prossimo anno.

 

PIL NEI PRINCIPALI PAESI

Variazioni percentuali sul trimestre precedente

 

 

2000

 

 

 

2001

 

 

 

I Trim.

II Trim

III Trim.

IV Trim.

I Trim.

II Trim

III Trim

Italia

0,8

0,4

0,4

0,9

0,8

0,0

0,2

Germania

1,0

1,2

0,1

0,2

0,4

0,0

-0,1

Francia

0,8

0,9

0,7

0,9

0,4

0,2

0,5

Spagna

1,0

1,0

0,5

1,0

0,8

0,5

n.d

EUR 11+GRECIA

1,0

0,8

0,5

0,6

0,5

0,1

0,1

Regno Unito

0,4

0,9

0,8

0,4

0,5

0,4

0,5

USA

1,2

1,4

0,3

0,5

0,3

0,1

-0,3

Giappone

2,2

0,2

-0,7

0,6

0,1

-0,7

n.d

FONTE: Elaborazioni Centro Studi CONFCOMMERCIO su dati Istituti nazionali di Statistica

 

Allo stato attuale ed in considerazione della influenza degli eventi bellici, per i quali è ancora incerta l’entità e la durata, sul quadro economico di riferimento non è ancora possibile individuare il probabile punto di svolta di questa fase ciclica.

 

D’altra parte si sta facendo sempre più evidente, anche negli USA, la difficoltà di applicare in tempi rapidi le politiche anticicliche necessarie a correggere le dinamiche economiche.

 

Questa situazione che dovrebbe tradursi, anche nell’ipotesi di attenuazione delle tensioni politiche internazionali nel corso della prima parte del 2002, in una crescita molto contenuta dell’economia mondiale nel prossimo anno, non potrà non avere un impatto su tutto il settore turistico.

 

Secondo le indicazioni della World Tourism Organization all’inizio di novembre si registrava un calo dei movimento internazionale del 12-15% , situazione che dovrebbe portare ad una crescita nella media del 2001 dell’1,0%, valore molto modesto se confrontato con i tassi di incremento superiori al 4% registrati nell’ultimo decennio. Tale evoluzione, seppure rappresentativa di una tendenza generalizzata, non sembra coinvolgere nella stessa misura le diverse aree economiche.

 

In particolare in Europa le tendenza appare lievemente meno negativa rispetto a quanto registrato  nelle Americhe, in considerazione della prevalenza di viaggi a corto raggio che possono essere effettuati anche con mezzi diversi dall’aereo.

 

Le tendenze registrate in Italia non sembrano discostarsi sensibilmente da quanto si sta registrando in Europa con una forte flessione del turismo verso l’estero ed una consistente diminuzione dei viaggi d’affari.

 

Se gli effetti di questa situazione sulle dinamiche produttive del settore potrebbero essere «limitati» per l’anno in corso, in quanto il quarto trimestre è normalmente quello che registra il minor numero di viaggi, circa il 15%, conseguenze decisamente più pesanti potrebbero aversi nel 2002.

 

E’ evidente che qualsiasi stima sugli andamenti futuri del turismo non può prescindere dal verificarsi di alcune ipotesi non solo relativamente al quadro economico di riferimento, ma principalmente per quanto concerne l’evoluzione politico-militare nelle diverse aree di crisi.

 

Nell’ipotesi di una attenuazione delle pressioni internazionali nella prima parte del 2002 e con un graduale miglioramento del contesto economico, in particolare in Paesi come la Germania, da cui provengono quasi il 30% dei flussi turistici stranieri in Italia, e gli USA il prossimo anno potrebbe registrare, nella media, un andamento solo di poco più contenuto rispetto al 2001.

 

Nel primo semestre dell’anno si concentrano, infatti oltre il 40% dei viaggi degli italiani, derivanti per quasi il 20% da motivi d’affari, situazione che in presenza di un calo medio tra gennaio e giungo del 10% e di una ripresa, con un incremento nei mesi estivi del 5%, ed il ritorno nella fase finale dell’anno sui livelli registrati nel quarto trimestre del 2000 dovrebbe produrre una diminuzione prossima al 3% dei viaggi degli italiani.

 

Un andamento sostanzialmente analogo dovrebbe registrarsi anche per la componente estera della domanda.

 

Nell’ipotesi del permanere di una condizione critica a livello internazionale e di un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche questi valori, di per se già negativi, potrebbero conoscere un ulteriore peggioramento.

 

Se la crisi coinvolgesse anche i mesi estivi, nei quali si concentra oltre il 40% dei viaggi la flessione potrebbe raggiungere il 10% con ripercussioni negative non solo sul settore, ma su tutto il sistema in considerazione dell’indotto che genera il turismo sui trasporti e sul commercio.

 

L’impatto potrebbe essere stimabile in una minore crescita del PIL dell’ordine dello 0,3% nel 2002 portando le stime di sviluppo del nostro Paese dall’1,5% all’1,2%, ed un ridimensionamento della spesa delle famiglie dall’1,1% all’1,0%.


 

Quadro Macroeconomico:

 (variazioni %)

 

 

2000

2001

2002 (*)

2002 (**)

2003

PIL

2,9

1,9

1,5

1,2

2,3

Importazioni di beni e servizi

8,3

4,1

3,8

3,7

5,9

Consumi finali interni

2,6

1,2

1,1

1,0

1,7

- Spesa delle famiglie residenti

2,9

1,3

1,1

1,0

1,9

- Spesa delle AP e delle ISP

1,7

0,8

0,9

0,9

0,9

Investimenti fissi lordi

6,1

1,8

3,2

3,0

4,5

Esportazioni di beni e servizi

10,2

5,1

3,5

3,3

5,2

 

 

 

 

 

 

INFLAZIONE

2,5

2,8

2,2

2,2

1,6

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazioni e previsioni del Centro Studi CONFCOMMERCIO.

(*) Ipotesi di attenuazione delle tensioni internazionali nei primi mesi del 2002 e miglioramento del turismo nei mesi estivi

(**) Ipotesi del permanere di tensioni internazionali con effetti negativi sui flussi turistici estivi

 

 

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