I tabaccai chiedono bonus fiscali per le spese di sicurezza

I tabaccai chiedono bonus fiscali per le spese di sicurezza

I vertici della Fit hanno chiesto incentivi per le tabaccherie che si autotutelano con dispositivi di sicurezza. La federazione di categoria, intanto, si è attivata con un accordo con Beghelli.

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27 settembre 2001

I tabaccai contano sui bonus fiscali per spese sicurezza

 

Nella prossima Finanziaria dovrebbero essere previsti bonus fiscali per i tabaccai che investono per la loro sicurezza. Tanto più che come afferma Sergio Baronci, il segretario generale della Fit, la federazione di categoria che ass ocia 48 mila tabaccai italiani, i soldi spesi "servono a proteggere dei soldi che in buona parte sono dello Stato".

Intanto si apprende che il numero delle rapine nel primo trimestre 2001 è diminuito rispetto allo stesso periodo del 2000: da 741 le rapine alle banche sono scesce a 581; per gli uffici postali 148 a fronte di 222.

La criminalità lavora meno? I numeri del Ministero degli Interni, presentati ieri dalla Fit in occasione dell'accordo con Beghelli per un nuovo sistema di sicurezza, fanno ben sperare, ma quel che è certo, è che sono cresciute la determinatezza e l'efferatezza delle azioni criminali. Non hanno dati da presentare, quasi rassegnati ai furti e alle rapine che subiscono quotidianamente nei loro negozi - di media sono due al giorno i fatti criminosi che avvengono nelle tabaccherie solo che i gestori non sempre li denunciano- m a i vertici della Fit, non dimenticano la loro lista di morti ammazzati: 7 negli ultimi due anni. Gli ultimi due, lo ricordiamo, risalgono ai primi di luglio, una settimana uno dall'altro in provincia di Caserta. In attesa del vigile di quartiere chiesto a gran voce, ma di cui "non se ne vede traccia", numerosi commercianti si stanno autogestendo la propria sicurezza tramite telecamere antirapina o altri dispositivi ad hoc.

La Federazione italiana tabaccai si è data da fare e ha stretto un accordo con l'impresa Beghelli per offrire un servizio studiato per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro di chi svolge la propria attività nelle tabaccherie.

Da dicembre prossimo sarà a disposizione "Tabaccheria sicura" un sistema, operativo su tutto il territorio nazionale, collegato al centro Sos Beghelli, che per 24 su 24 registra gli avvenimenti che si svolgono all'interno o all'esterno della tabaccheria. Non solo. Il sistema è dotato anche di un ricevitore video domestico con cui si può controllare il negozio attraverso il proprio televisore. In caso di tentativo di intrusione nella tabaccheria, il dispositivo compone il numero telefonico dell'utente, invia le immagini di ciò che sta succedendo e attiva i microfoni per l'ascolto. "E' possibile in qualsiasi momento – ha sottolineato Beghelli – vedere ciò che sta accadendo nel negozio direttamente dal televisore semplicemente premendo un tasto".

Più sicurezza quindi per il tabaccaio che sceglie quest'innovazione, ma anche per il comune cittadino che entra nel negozio o ne è in prossimità. Infatti il dispositivo funziona anche come telesoccorso. Premendo un tasto, infatti, il tabaccaio potrà dare l'allarme in caso di furti, ma anche inoltrare richieste di emergenza sanitaria al centro operativo Sos Beghelli che individua la provenienza della chiamata e attiva i servizi pubblici necessari.

I costi del sistema "tabaccheria sicura" si aggirano attorno agli 8 milioni "dilazionabili in 5 anni" ha sottolineato Baronci "ma lo Stato deve aiutarci, in fondo tuteliamo anche i suoi soldi".

(f.c.)

 

 

 

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