Icc: l'inverno dei consumi non è ancora finito

Icc: l'inverno dei consumi non è ancora finito

Anche a febbraio prosegue la contrazione dei consumi con una riduzione annua del 4 per cento. Dodici mesi consecutivi col segno meno. Forte calo della domanda di beni (-5,1 per cento), prosegue la riduzione della domanda per i servizi (-1,4 per cento).

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6 aprile 2009
Icc febbraio: “l’inverno” dei consumi non è finito

Icc febbraio: “l’inverno” dei consumi non è finito

 

Secondo l’analisi dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), anche a febbraio 

prosegue la contrazione dei consumi con una riduzione tendenziale del 4,0%. Un dato non solo in linea con quanto registrato a gennaio, ma che porta, anche, a dodici i mesi consecutivi col segno meno confermando, quindi, come la fase critica per i consumi non si sia ancora esaurita. Il dato dell’ultimo mese risulta, peraltro, significativamente peggiore rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2008 (+1,0%,). In linea con queste dinamiche – secondo l’Indicatore - a marzo il clima di fiducia delle famiglie è tornato a scendere, dopo un bimestre caratterizzato da un moderato recupero. Particolarmente pesanti continuano a risultare gli effetti della riduzione della domanda interna ed estera sulla produzione industriale. Stando all’indagine rapida di Confindustria a marzo 2009, si è segnalata una ulteriore contrazione della produzione industriale (-2,7% in termini congiunturali) e degli ordinativi (-6,6% la variazione rispetto al mese precedente).  Il dato di febbraio dell’ICC è sintesi di una flessione particolarmente accentuata della domanda relativa ai beni (-5,1%), a cui si è continuata ad associare una riduzione della domanda per i servizi (-1,4%). La dinamica dei prezzi al consumo, relativa al paniere dei beni e servizi che compongono l’ICC ha evidenziato nel mese di febbraio una moderata tendenza all’aumento (+0,6% su base annua rispetto al +0,3% di gennaio), imputabile all’arrestarsi della fase riflessiva dei prezzi nel settore dei beni e servizi per la cura della persona. In termini reali, il dato di febbraio riflette il permanere di una situazione particolarmente negativa per la domanda relativa al settore della mobilità a cui si sono associate evoluzioni negative per quasi tutte le componenti considerate, ad esclusione delle comunicazioni (comprensive dell’ICT domestico) che evidenziano un sensibile rallentamento nel trend di sviluppo.

Dopo la moderata crescita registrata a gennaio, la domanda per beni e servizi ricreativi ha registrato a febbraio 2009 una diminuzione dell’1,6%. All’interno di questo aggregato la componente più dinamica continua a risultare quella relativa ai concorsi a pronostici.

La stima per febbraio 2009 della domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio mostra una flessione dei consumi delle famiglie (–1,9% in termini tendenziali), proseguendo in un trend negativo che permane ormai da alcuni mesi e che riflette sia la minore domanda degli italiani che la minore presenza dei turisti stranieri.

Anche a febbraio 2009 la dinamica della domanda relativa ai beni e servizi per la mobilità ha mostrato una decisa tendenza alla diminuzione (-16,4% rispetto all’analogo mese dello scorso anno). Questo andamento continua a riflettere sia la riduzione delle vendite di automobili e motocicli a persone fisiche, trend che dovrebbe interrompersi a breve con il pieno esplicarsi degli effetti degli incentivi, sia la forte concorrenza esercitata sul trasporto aereo dal trasporto ferroviario (del quale l’ICC non tiene conto per mancanza di dati sul traffico ferroviario di passeggeri).

Il dato di febbraio 2009, pur confermando il permanere di una dinamica positiva della domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni, con una variazione in termini reali del +3,7%, evidenzia una sensibile tendenza al rallentamento, che sembra derivare essenzialmente dalla componente relativa ai servizi.

Anche la domanda relativa ai beni e servizi per la cura della persona, che era risultata nei mesi precedenti una delle poche voci con un’intonazione positiva, ha registrato a febbraio 2009 una contenuta diminuzione (-0,1%). Tale evoluzione è derivata da un peggioramento della domanda per gli articoli di profumeria a cui si è associata una stagnazione dei consumi per prodotti farmaceutici e terapeutici.

Dopo la stagnazione registrata a gennaio 2009 gli acquisti di articoli d’abbigliamento e calzature hanno mostrato a febbraio un’ulteriore tendenza alla riduzione (-2,6% rispetto all’analogo mese dello scorso anno), confermando lo stato di forte difficoltà del settore.

Anche a febbraio la domanda di beni e servizi per la casa ha subito una flessione delle quantità vendute (-2,2%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. All’interno di questo aggregato elementi di difficoltà continuano a caratterizzare il settore dei mobili che sconta ormai da tempo un ridimensionamento dei consumi.

Infine, per quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per febbraio 2009 segnala una sensibile contrazione dei volumi acquistati dalle famiglie, proseguendo lungo un trend negativo che permane ormai da oltre un anno.

 

 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici segnalano a febbraio una crescita dello 0,6% dell’ICC rispetto al mese precedente. Da segnalare come l’incremento registrato nell’ultimo mese rifletta essenzialmente il miglioramento registrato dal comparto relativo ai beni e servizi per la mobilità derivante dal normalizzarsi di alcune situazioni nel trasporto aereo e dall’avvio degli incentivi all’acquisto di autovetture.

Relativamente agli altri aggregati si evidenzia il permanere di una fase congiunturale negativa per i beni e servizi ricreativi (-1,6% rispetto al gennaio) e, sia pure in tono minore rispetto al mese precedente, per i servizi ricettivi e di ristorazione. Da segnalare come l’aggregato alimentari, bevande e tabacchi registri anche a febbraio una moderata crescita.

 

 

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