Mercato auto: il commento di Federauto

Mercato auto: il commento di Federauto

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1 dicembre 2015

 

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti il mese di novembre si e' chiuso con 134.021 immatricolazioni di auto nuove, segnando un +23,5% rispetto allo
stesso mese del 2014. Per Federauto, l' associazione che rappresenta anche i concessionari di auto di tutti i brand commercializzati in Italia, il risultato delle immatricolazioni a novembre e' oltre ogni aspettativa anche se influenzato, nel raffronto con lo scorso anno, dalla presenza di un giorno lavorativo in piu' che amplifica la crescita. Commenta il presidente Filippo Pavan Bernacchi: "Temevamo quello che io chiamo ' effetto Isis', che rischia di frenare la ripresa, ma le promozioni messe in campo dalle case automobilistiche, in partnership con i concessionari, stanno facendo presa sui consumatori, in particolare sui privati, ossia le famiglie. Anche per un contesto macroeconomico positivo di cui alcuni segnali importanti sono la diminuzione del tasso di disoccupazione e l'aumento della fiducia dei consumatori". Per Enzo Zarattini, presidente dei concessionari BMW-Mini, "a questo deve aggiungersi un forte impulso del noleggio, ampiamente pronosticato da Federauto, determinato dal rafforzamento delle flotte per il prossimo Giubileo". Federauto ritiene che in questa situazione, pur mantenendo un cauto ottimismo, temperato in particolare dalle recenti stime al ribasso sulla crescita del PIL, dalle incognite determinate dall'emergenza terrorismo e dal rallentamento delle economie emergenti, per il 2016 sembra compatibile una crescita del mercato di un +5%, salvo interventi normativi per il rinnovo del parco circolante o sul fronte della fiscalita' automobilistica.Conclude Pavan Bernacchi: "Ora la sfida e' quella lanciata, tra gli altri, dall' attuale premier, Matteo Renzi ossia: ' Non cambiare stile di vita in conseguenza degli attacchi terroristici sul suolo europeo'. I terroristi di matrice islamica vogliono farci vivere nella paura proprio per indurci a frenare i consumi e minare quindi la nostra economia. A noi tutti spetta dimostrare, non cambiando le nostre abitudini, che questi barbari attacchi non possono scalfirci. E' per questo che il risultato di novembre, pur alto, vale doppio".

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