Di Maio: "il lavoro da fare è evitare gli aumenti Iva"

Di Maio: "il lavoro da fare è evitare gli aumenti Iva"

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26 settembre 2019

Per la lotta all'evasione lanciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte prende forma l'idea, lanciata dal sottosegretario al Mef Alessio Villarosa, di una 'card unica' in cui raccogliere i documenti identificativi dei singoli cittadini e che contemporaneamente funga anche da card prepagata con cui effettuare pagamenti e ricevere i bonus previsti per stimolare l'uso della moneta elettronica.  Con la card "qualsiasi cittadino, anche un pensionato che non ha un conto o non ha la carta", spiega Villarosa a Skytg24, "potrà fare la ricarica dal tabaccaio con i contanti e poi  pagarci le bollette" e così usufruire dello sconto "per chi fa pagamenti tracciabili". Una sorta di Postepay insomma, ma che sia anche carta di identità, codice fiscale, tessera sanitaria. Il paragone con la carta di pagamento di Poste non è casuale perché il governo ha già avviato una collaborazione con l'azienda per il reddito di cittadinanza - erogato proprio su card - e il premier ha visto in mattinata l'ad Matteo Del Fante per ragionare insieme sulla fattibilità dell'operazione, anche dal punto di vista del rispetto delle norme sulla privacy. Di questo e di altro il premier ha poi parlato nel lungo incontro con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri: i due si sono riuniti dopo il Cdm fino alla serata per fare il punto sulla situazione, anche perché i tempi stringono e lunedì il governo dovrà approvare la nota di aggiornamento al Def, che costituisce l'ossatura della manovra. E se le stime aggiornate su crescita e debito sono tutt'altro che favorevoli, con margini ancora più stretti del previsto, le misure da adottare vanno attuate con estrema precisione. Il governo punta moltissimo sul piano anti-evasione, che dovrebbe finire in un decreto fiscale, per aggredire il problema e incrementare il gettito nelle casse statali. Uno dei punti principali riguarda lo scoraggiare il nero incentivando l'uso di moneta elettronica. Ecco perché si lavora a un accordo con l'Abi per ridurre costi e commissioni dei pagamenti con le carte: "non voglio sanzionare i professionisti ma non voglio le commissioni che su un anno sono più alte dell'incasso. Sotto una certa soglia  - spiega Di Maio- eliminarle è una soluzione, e poi ci sono gli incentivi". Il lavoro da fare, continua Di Maio,  è evitare l'aumento dell'Iva - gli aumenti ammontano a 23,1 miliardi solo il prossimo anno - ma anche "abbassare l'Iva a chi utilizza il bancomat o la carta di credito innescando così un meccanismo virtuoso". E le risorse? "Noi contiamo di recuperare una parte dei soldi che ci servono da una lotta all'evasione, soprattutto alla grande evasione, che dovrà essere senza quartiere".  L'idea di aumenti selettivi dell'Iva comunque non è stata abbandonata: è un'opzione come tante altre allo studio dei tecnici del Mef, e del resto già l'ex ministro gialloverde Giovanni Tria l'aveva caldeggiata, ottenendo però un secco niet del duo Di Maio-Salvini. "Un'analisi delle aliquote andrebbe fatta - ammette Villarosa -  se devo ritoccare qualcosa al rialzo ne devo ritoccare un'altra al ribasso. Non devo fare cassa ma abbassarne altre. A carico fiscale invariato". Di sicuro, conferma Di Maio, non verranno toccati i capitoli di spesa di quota 100  e reddito di cittadinanza per fare cassa, piuttosto si punta ancora al riordino delle tax expenditures, a un'estensione della fatturazione elettronica, mentre resta la flat tax per le partite Iva fino a 65mila euro ma senza l'estensione fino a 100mila prevista in origine.

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