Il Governo studia i "tagli", sanità nel mirino

Il Governo studia i "tagli", sanità nel mirino

DateFormat

27 luglio 2015

La spending review è necessaria per efficientare la macchina pubblica ma soprattutto per reperire risorse. Che serviranno però, almeno l'anno prossimo, non tanto a finanziare il maxi-taglio delle tasse promesso dal premier Matteo Renzi ma a disinnescare la 'mina' di un maxi-aumento di Iva e accise da oltre 16 miliardi, eredità sotto forma di clausole di salvaguardia del governo Letta e dell'ultima legge di Stabilità. Il menù allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi e Tesoro, guidati dal nuovo commissario Yoram Gutgled, è ricco e in parte noto (e almeno un terzo dei risparmi dovrà arrivare da una nuova sforbiciata ai ministeri da 3-4 miliardi) anche se per fissare l'entità dei singoli interventi serviranno "scelte politiche" che non dovrebbero arrivare prima di settembre.

- TAX EXPENDITUR NEL MIRINO: è il caso della revisione degli sconti fiscali, già indicata nel Def e regolata con un decreto attuativo della delega fiscale, che diventerà annuale. Indiscrezioni di stampa parlano di un possibile intervento sul 2016 da 1-1,3 miliardi. Fonti di maggioranza spiegano che si potrebbe anche arrivare a 2 miliardi, ma che il tema è "molto delicato" anche perché ridurre  glisconti fiscali, viene spiegato, di fatto si traduce in un "aumento delle  tasse" per le categorie interessate. Si potrebbe comunque partire da quegli sconti che appaiono "sussidi" mascherati, come ha suggerito l'Ufficio parlamentare di bilancio. Il faro potrebbe accendersi su trasporti e agricoltura, i settori più 'premiati' dagli sconti (rispettivamente 3,5 e 1,7 miliardi). In passato si era affacciata anche l'idea di una revisione più profonda, legando ad esempio al reddito alcune agevolazioni, come quelle per le spese sanitarie. Al setaccio anche gli incentivi alle imprese che, secondo il Def, insieme alle agevolazioni fiscali dovrebbero riportare in casa circa due miliardi e mezzo.

- SANITA' ANCORA NEL MENU': come ogni anno riparte il 'tormentone' tagli alla sanità. Quest'anno le Regioni si sono viste 'sforbiciare' il budget sanitario di oltre 2 miliardi, spalmati attraverso una revisione del Patto per la Salute. Le misure (inserite nel dl Enti locali) vanno dalla stretta sulle prestazioni inutili ai risparmi sugli acquisti. Ora si guarda anche, ha spiegato Gutgeld, agli ospedali 'in rosso', che vanno aiutati a rimettere a posto i conti. Una delle ipotesi è che i risparmi che si potranno ottenere anche nei prossimi anni non rimangano, come sempre predicato dal ministro Beatrice Lorenzin, all'interno del settore ma vengano dirottati (si ipotizza per altri due miliardi) per la tenuta dei conti generale.

- MENO SPESA CON ACQUISTI CENTRALIZZATI: una delle misure su cui l'esecutivo punta molto è quella della riduzione, e di un uso più intensivo, delle centrali d'acquisto, uno dei cardini della spending review targata Cottarelli, insieme a una accelerazione sui costi standard per i Comuni. Le 34 'stazioni appaltanti' individuate da gennaio dovrebbero gestire le grandi gare di enti locali e amministrazione centrale (per l'energia,ad esempio, l'intera P.a. spende ogni anno circa 10 miliardi, 1 miliardo per i buoni pasto). Nel 2014 la sola Consip, che presidia circa 40 miliardi di euro di spesa della P.a. ha generato risparmi per 8 miliardi.

- VIA 'GIUNGLA' PARTECIPATE LOCALI: era l'altro 'cavallo di battaglia' dell' ex commissario Cottarelli, ed è rimasto in cima alla lista degli interventi. Con la legge di stabilità per il 2016 dovrebbero essere supportati e 'cifrati' gli interventi già introdotti con la scorsa manovra di bilancio ma anche con la delega di riforma della P.a., che ne limita il numero e prevede anche il commissariamento di quelle in rosso. Nei mesi scorsi si sono ipotizzati risparmi per 2-3 miliardi a regime.

- STRETTA SU INVALIDITA', PER FINANZIARE NON AUTOSUFFICIENZA:  tra i capitoli della nuova revisione della spesa (15 i cantieri di lavoro su tutta l' attività della p.a., all'incirca gli stessi attivati da Cottarelli) ci sarà anche un assegni di invalidità, per eliminare "differenze regionali non giustificate". Un intervento in questo campo, però, potrebbe essere usato come 'partita di giro' per garantire il finanziamento al fondo per la non autosufficienza.

- RAZIONALIZZAZIONE FORZE DI POLIZIA: si punta a un "maggior coordinamento" come ha spiegato Gutgeld, che porterà, ad esempio, al coordinamento della sorveglianza sul mare da parte della Guardia di Finanza. Arriverà poi l'accorpamento della Forestale (probabilmente ai Carabinieri) ma anche il numero unico per le emergenze, tutte misure previste dalla legge Madia. Risparmi poi potranno arrivare da una revisione della presenza territoriale dello Stato. 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca