Il lusso non sente la crisi

Il lusso non sente la crisi

Nel 2012 il settore ha fatto registrare un +10% rispetto al 2011, mentre secondo il vicepresidente della Fondazione Altagamma, Armando Branchini, per il 2013, "si attende una crescita attorno al 7%".

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16 maggio 2013

Non conosce crisi il settore del lusso: il 2012 ha fatto registrare un +10% rispetto al 2011,  mentre per il 2013, spiega il vicepresidente della Fondazione Altagamma, Armando Branchini, "ci aspettiamo una crescita attorno al 7%". L'anno scorso, dunque, il settore ha centrato per il terzo anno consecutivo una crescita a due cifre. Tuttavia, uno studio realizzato da Bain & Company, per conto appunto della Fondazione Altagamma sulla crescita prevista nel 2013 parla di un +4/5%, un dato dunque meno ottimistico rispetto al +7% ipotizzato da Branchini. In ogni caso, nel 2012, il mercato del lusso ha sfondato quota 200 miliardi di euro, attestandosi a 212 miliardi (192 nel 2011). Secondo l'Altagamma consensus 2013 il mercato che crescerà meno nel settore del lusso sarà l'Europa (+4%). Riviste al rialzo, invece, le stime per America del Nord (+7%) e Giappone (+5%). La progressione dell'Asia conosce un rallentamento ma fa segnare comunque un +10%. Il Medio Oriente, poi, fa segnare un +9%, mentre la crescita maggiore sarà quella dell'America Latina (+11%), che però in termini di valori assoluti resta ancora un mercato piuttosto piccolo. Tra i prodotti in crescita nel 2013 spiccano orologi, gioielli (+7%) e pelletteria, scarpe e accessori (+7%). Dovrebbero crescere del 5% l'abbigliamento e i profumi e i cosmetici. Fanalino di coda 'l'art de la table', con un +2%. Infine, l'ebitda medio delle imprese del settore nel 2013 potrebbe crescere del 9% rispetto al 2012.

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