Da Federsicurezza il "Manifesto 2020"

Da Federsicurezza il "Manifesto 2020"

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8 maggio 2020

Il comparto rappresentato da Federsicurezza (Federazione del Settore della Vigilanza e Sicurezza Privata, promossa da Confcommercio, che associa Univ, Anivp, Anssat e PiùServizi), aveva sinora come nemico accertato il male endemico del settore e come nemico sofferto un mercato dislessico. Oggi abbiamo “vinto” anche un nemico invisibile che risponde alla sigla Covid 19.

Ad uno sguardo generale, nella narrazione siamo tutti bagnati da una pioggia di miliardi; nella realtà le tasche di imprenditori e lavoratori si avviano ad essere deserticamente asciutte.
Certo possiamo sempre decidere di indebitarci per pagare i debiti, ottenendo elargizioni compresse dai soliti passaggi burocratici, risucchiate in rinegoziazioni di linee di credito già esistenti e rischiando, alla faccia della garanzia di Stato, di trovarci nel temuto elenco dei “cattivi pagatori”.

E certo ci sorride nel futuro un arcobaleno di “sospensioni”, che alle scadenze (drammaticamente imminenti) non si saprà però come fare fronte con un'economia ormai bloccata da mesi.
L’unica cosa che funziona, e bene, è l'italica catena dei mancati pagamenti: io non pago, tanto Tizio non paga, perché Caio ha smesso e Sempronio ha chiuso.

Guardando più da vicino la Filiera della Sicurezza - comparto che paradossalmente, pur in presenza di flessioni, potrebbe utilmente espandere la propria sfera di attività - inciampiamo nel rapporto con l’Istituzione tutoria, che da tempo ha declassato il settore ed il suo sistema di rappresentanza ad asettici interlocutori da informare “a cose fatte”, invece di farsi parte attiva nel costruire assieme agli stakeholder nuovi ruoli per la security privata. 

Eppure, per un'Amministrazione dell'Interno mai propositiva ma assai solerte ad iperegolamentare quanto già è inutilmente imbrigliato, il momento di ascoltare le mutate esigenze di sicurezza di questo settore è oggi. Non domani o dopodomani: oggi.
Oggi è il momento di mettere mano ad un ampliamento delle possibilità di intervento dei nostri operatori. Oggi è il momento di sanzionare con forza un abusivismo strisciante, che si fa ancor più pericoloso in tempi di disagio sociale. Oggi è il momento di prevedere sgravi fiscali per chi deve (non solo vuole!) dotarsi di strumenti supplementari di sicurezza. Oggi è il momento di ridurre un'aliquota IVA per noi sempre al massimo, come per settori assai meno socialmente indispensabili.

Oggi è in sostanza il momento di dare respiro ad un settore che si è reso visibile a tutti nella sua essenzialità e che è stato chiamato “eroico” dai cittadini italiani, ma del quale sul fronte istituzionale e politico, è triste ammetterlo, pare non importare proprio a nessuno. E parlando di politica: oggi è per noi il momento di tornare a fare Politica di comparto, quella politica sana, seria e matura di cui davvero si sente la mancanza. Il manifesto programmatico di Federsicurezza, oggi, è questo.
 

 

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