Il manifesto del turismo: si chiama turismo l'Italia di domani

Il manifesto del turismo: si chiama turismo l'Italia di domani

Billé scrive a Berlusconi e Rutelli

Il presidente di Confturismo Sergio Billé scrive ai candidati premier della Casa delle Libertà e dell'Ulivo, Silvio Berlusconi e Francesco Rutelli elencando le priorità del turismo e il conseguente contributo che questo settore può dare all'economia italiana in termini di sviluppo e nuova occupazione.

"In vista delle imminenti elezioni, Confturismo, l'organismo che attraverso le sue cinque organizzazioni costituenti Faita, Federalberghi, Fiavet, Fipe, Rescasa rappresenta la gran parte del sistema imprenditoriale turistico in Italia, esprime le richieste di un settore che reputa urgente affiancare lo sforzo di modernizzazione del mercato con un quadro legislativo ed amministrativo adeguato ai nuovi scenari della competizione internazionale e, soprattutto, con un modello di sviluppo turistico coerente con le risorse del Paese.
Il manifesto di Confturismo - prosegue la lettera - intende stimolare nel Paese una grande riflessione sul valore sociale, economico e culturale del turismo e fare in modo che esso diventi una priorità nazionale dei prossimi anni.
Confturismo - conclude la lettera - intende anche richiamare l'attenzione sulle cose da fare perché il turismo possa accelerare il suo contributo allo sviluppo economico ed occupazionale dell'Italia e dell'Europa".

La proposta complessiva di Confturismo sintetizzata in una locandina dallo slogan "Si chiama turismo l'Italia di domani" rimarrà affissa per l'intera stagione estiva e fino al 27 settembre, giornata mondiale del turismo, nelle 200mila imprese associate a Confturismo (alberghi, bar, ristoranti, campeggi, agenzie di viaggio, discoteche, stabilimenti balneari e residence).

SINTESI DEL MANIFESTO

Il Turismo è destinato ad avere uno sviluppo mondiale formidabile. Si stima che, nei prossimi 20 anni, la quota di mercato complessiva di questo settore possa superare i 5 milioni di miliardi di lire.
Il turismo italiano vale oggi 115mila miliardi in termini di valore aggiunto, occupa, direttamente e indirettamente, 2 milioni di persone, presenta una struttura imprenditoriale di assoluto rilievo: 300.000 imprese.
Ma soprattutto, negli ultimi anni, il turismo è stato tra i pochissimi settori di attività economica a segnare saldi occupazionali positivi.

E' convinzione di Confturismo che per vincere la sfida che la globalizzazione del turismo propone, si debba fare molto di più e di diverso di quanto non si sia fatto fino ad oggi, a cominciare dalla rimozione dei vincoli e degli ostacoli creati e alimentati negli anni da una cultura statalista e da una burocrazia lenta e costosa.
Nell'era della globalizzazione, ciò che conta è la qualità dello Stato, che deve essere più piccolo, migliore, più intelligente e più veloce, dotato di una burocrazia che possa regolare i liberi mercati senza soffocarli né lasciarli totalmente liberi di controlli.

Confturismo ritiene che sia giunto il momento di attuare tutte quelle strategie e quelle azioni necessarie per salvaguardare, anche attraverso il turismo, il senso di identità del nostro Paese. Inteso non solo come spazio fisico, ma anche e soprattutto come grande contenitore di valori, da quelli della cultura, delle tradizioni e della storia, a quelli ambientali, della sicurezza, dell'esperienza e della cultura enogastronomica.

Per questo, Confturismo ritiene indispensabile mettere a fuoco un modello di sviluppo del turismo italiano che, a differenza di quello "industriale", sia chiaro, trasparente, democratico e pluralista per consentire a tutte le tipologie di impresa di comprenderlo e, quindi, di coglierne le opportunità di sviluppo.
Confturismo ritiene che un modello di viluppo del turismo che sia veramente su misura per questo settore, debba affrontare e risolvere undici nodi fondamentali:

 

  1. La riforma delle regole
  2. La destatalizzazione della cultura e dei programmi
  3. Una politica fiscale per lo sviluppo
  4. Un mercato del lavoro a misura del turismo
  5. Incentivi per gli investiment
  6. Un credito al servizio delle idee
  7. Un turismo sostenibile
  8. La sicurezza come fattore competitivo
  9. Il turismo per lo sviluppo del Mezzogiorno
  10. Obiettivo sicurezza alimentare
  11. Il turismo nella programmazione europea

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