Immobiliare, "serve un piano per l'emergenza abitativa popolare che tenga conto del già edificato"

Immobiliare, "serve un piano per l'emergenza abitativa popolare che tenga conto del già edificato"

Secondo il presidente di Fimaa-Confcommercio, Santino Taverna, "le richieste di alloggi popolari potrebbero trovare risposta immediata nei tanti immobili già edificati e rimasti tuttora invenduti per colpa della crisi economica che ha impoverito molte famiglie del Paese".

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21 marzo 2016

"Le richieste di alloggi popolari potrebbero trovare risposta immediata nei tanti immobili già edificati e rimasti tuttora invenduti per colpa della crisi economica che ha impoverito molte famiglie del Paese. Sarebbe un modo efficace per alleggerire il disagio abitativo consolidato negli ultimi 20 anni, evitando consumo di nuovo territorio e permettendo una boccata di ossigeno alle tante imprese della filiera immobiliare che hanno subito la perdita di oltre 800mila posti di lavoro negli ultimi 8 anni. Servono inoltre politiche appropriate per il recupero del patrimonio immobiliare dismesso che oltre al degrado paesaggistico contribuisce anche al disagio sociale, spesso anticamera della criminalità". È quanto sostiene Santino Taverna, presidente FIMAA - Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari, (Agenti Immobiliari, Mediatori Creditizi, Mediatori Merceologici e Agenti in Attività Finanziaria) aderente a Confcommercio.

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