Imprese trentine in grave pericolo tra banche e Imu

Imprese trentine in grave pericolo tra banche e Imu

Confcommercio Trentino scrive al governatore Dellai, ai sindaci trentini e alle banche: fortissime criticità nel settore del credito e in vista della nuova Imposta municipale unica.

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19 marzo 2012

Le imprese trentine del terziario sono in grave affanno: contrazione dei consumi, stagione turistica negativa, stretta del credito e - come non bastasse - ulteriore aggravio della pressione fiscale. Con la nuova Imu le imprese arriveranno a pagare oltre il doppio rispetto all'Ici, consolidando il triste primato del nostro Paese per carico fiscale in capo al mondo economico. La Giunta dell'Unione ha affidato al presidente Bort il compito di sollecitare l'intervento del governatore Dellai e di sensibilizzare i sindaci trentini ed i rappresentanti degli istituti di credito. "L'Unione - è la dichiarazione del presidente Bort - è fermamente intenzionata a non lasciare nulla d'intentato e a percorrere qualsiasi strada disponibile per aiutare il mondo delle imprese trentine a sopportare e superare questo momento difficile. La stagione turistica negativa ha aggravato ulteriormente lo stato di salute dell'imprenditoria trentina. Viviamo mesi davvero delicati: da una parte assistiamo alla spettacolarizzazione mediatica della caccia all'evasore (con evidente danno anche degli operatori corretti, che sono la stragrande maggioranza), dall'altra subiamo i pesanti provvedimenti del Governo nazionale che rischiano di falcidiare tutto il settore; da una parte troviamo sempre più difficoltà nel dialogo con le banche, dall'altra la contrazione dei consumi limita pesantemente ripresa e sviluppo. Mentre non si fa nulla per ridurre i costi della politica e dell'apparato pubblico e la semplificazione della burocrazia resta una chimera".

 

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