Inaugurazione Borsa Internazionale del Turismo 2007

Inaugurazione Borsa Internazionale del Turismo 2007

Milano, 22 febbraio 2007

DateFormat

22 febbraio 2007
Macro Carrier

Intervento del Presidente Carlo Sangalli

"Inaugurazione 27° Borsa Internazionale del Turismo"

 

Rho, 22 febbraio 2007

 

Come hanno ricordato coloro che mi hanno preceduto, oggi è il momento d’incontro più importante per il mercato turistico italiano ed uno dei più importanti a livello mondiale.

 

Voglio fare solo poche riflessioni, e poi lasciarvi agli altri relatori, ma soprattutto alla visita degli stand.

 

Il turismo è certamente un settore economico oggi decisivo per il nostro paese, ma soprattutto rappresenta un laboratorio del fare sistema. Insieme all’impegno e alla capacità imprenditoriale di tante aziende, mette insieme i fattori caratterizzanti dell’italian style: dalla cultura alla qualità della vita. 

 

E questo vale per tutto il nostro Paese, in particolare per il nostro meridione, ma vale anche per Milano.

 

Milano è una città globale che svolge una funzione particolare, di attrazione e di casello di entrata per il sistema-Italia.

 

Si tratta di un fattore importante per la competitività “ai tempi della globalizzazione�, che vogliamo valorizzare e monitorare, anche alla luce di quelle che sono le prospettive di crescita e di attrazione di eventi “globali� come l’Expo 2015.

 

L’esposizione universale rappresenta una preziosa opportunità di rilancio della vocazione storica della città, della metropoli dell’Italia del futuro.

 

La sfida dell’Expo 2015 - che vede nel sindaco Moratti determinato e coraggioso capo cordata - solo per il settore turistico, secondo le nostre previsioni, creerà un indotto da quasi 7 miliardi di euro, provenienti per il 62,2% da turisti stranieri.

 

Ma l’impatto dell’Expo 2015 è infatti un’opportunità che coinvolge tutto il territorio, e che si pone quindi anche come responsabilità.

 

Perché l’Expo è prima di tutto simbolo di quel forte impegno interno, per fare sistema e per mettere insieme le risorse e le eccellenze su un obiettivo comune, che è imprescindibile per il settore turistico.

 

Un obiettivo che gioca insieme identità, tradizione ed innovazione.

 

Ed oggi, qui alla Bit, è ben evidente questa “massa critica�, necessaria per una nuova idea di “turismo globale�, cioè non solo come accoglienza ma anche e soprattutto come promozione.

 

Stare dentro i flussi internazionali, economici e sociali, nei quali il turismo è anche scelta d’identità, consente lo sviluppo e la crescita del settore, a partire dalle imprese. Anche quelle più recenti legate al turismo.

 

In Italia sono 11.600 le imprese attive nei servizi al turismo, un settore in crescita che nel 2006 ha fatto registrare un aumento del numero delle imprese di più del 6% in un anno e che dal 2000 è cresciuto di più del 47%.

 

Un’economia diffusa, che sceglie la Bit come luogo d’incontro e di affari, che diventa quindi strategica per l’intera economia nazionale.

 

Perché potenziare il turismo significa potenziare l’economia diffusa.

Il turismo riassume i caratteri distintivi del nostro sistema economico.

E’ infatti un settore trasversale che in un colpo d’occhio offre la sintesi delle eccellenze di un Paese e di un territorio.

 

Direi che il turismo non ha al centro il territorio come un contenitore fisico con dentro tante cose, ma propone un’idea, un concetto del territorio “senza confini� fatto da un mix di risorse culturali ed artistiche, di bellezze naturali, di prodotti e di servizi.

 

Il turismo, insomma, è come un treno. Magari il nostro patrimonio artistico può essere la vettura di testa, ma subito dopo ci sono le carrozze della moda e dell’ambiente, dei prodotti agroalimentari e del design, dell’artigianato tipico e delle risorse culturali.

 

Un’ultima osservazione. La politica sul turismo deve essere forte, integrata e coordinata tra tutti i livelli istituzionali.

 

Oggi è più che mai necessario riuscire a formulare un programma condiviso, con la partecipazione dei protagonisti pubblici e privati del settore, interventi concreti nella programmazione economica a livello centrale e locale.

 

Insomma è necessario lavorare insieme e, come si ripete spesso, “fare sistema� perché il turismo è un banco di prova della sussidiarietà, sia verticale tra le istituzioni, che orizzontale tra pubblico e privato.

 

E il turismo in Italia â€" come voi sapete bene - sta vivendo un momento di difficoltà nei confronti degli altri Paesi mediterranei e anche rispetto a destinazioni più lontane; tale crisi è testimoniata da una crescita lenta rispetto a nostri concorrenti.

 

Tutti insieme dobbiamo intensificare gli sforzi, e dobbiamo farlo in fretta.

 

Chiudo con un’ultima nota.

 

E’ la necessità che la “questione-turismo� venga messa al centro dell’agenda di lavoro della politica con caratteristiche di priorità ed urgenza. E questo significa anche pensare ad una strategia nazionale per il settore, che si integri con il lavoro delle regioni e degli enti locali, delle associazioni e del mondo della cultura, ma che preveda un coordinamento e una responsabilità istituzionale a livello nazionale, in particolare per la promozione del nostro Paese all’estero.

 

Vi ringrazio.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca