L'inchiesta al Porto di Livorno, Conftrasporto: "rivedere il sistema delle concessioni"

L'inchiesta al Porto di Livorno, Conftrasporto: "rivedere il sistema delle concessioni"

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28 febbraio 2019

"L'inchiesta che si è abbattuta sul porto di Livorno, al di là degli aspetti penali di competenza dell'autorità giudiziaria, è l'ennesima conferma che il sistema delle concessioni nei porti va assolutamente rivisto". Così il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, che sottolinea come la Confederazione dei trasporti avesse già denunciato le distorsioni del sistema concessorio nel Forum Internazionale dei Trasporti, a Cernobbio, un problema ribadito anche nel corso di un recente incontro tra i vertici della Confederazione e il ministro Toninelli.  "È inconcepibile - afferma Uggè - che a distanza di 25 anni non sia stato ancora emanato il relativo regolamento previsto dalla legge. Attualmente ogni porto fa ‘Stato' a sé, con regole diverse sulla durata delle concessioni, con canoni che variano da realtà a realtà, operando spesso in mancanza di trasparenza e reale apertura al mercato. Occorre una regolamentazione seria e omogenea su scala nazionale". "Ribadiamo la proposta lanciata a suo tempo da Conftrasporto, che aveva denunciato il rischio di situazioni come quella emersa a Livorno - prosegue Uggè -  In sostanza, chiediamo che il ministro dei Trasporti affidi alla autorità di regolazione del settore la supervisione e la regolamentazione delle concessioni demaniali portuali rendendole omogenee e vigilando sul rispetto dei piani d'impresa, degli investimenti, dei livelli occupazionali, e impedendo il ‘mercato delle concessioni', che è vietato dalla legge".

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