Incontro banche-imprese

Incontro banche-imprese

Roma, 16 luglio 2009

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16 luglio 2009
ASSEMBLEA NAZIONALE

Signor Ministro,

come è noto, le nostre Associazioni hanno accolto con particolare interesse  la sua proposta di costruzione di un avviso comune in materia di moratoria dei crediti.

E ciò perché la crisi “picchia” particolarmente sulle PMI che le nostre Associazioni rappresentano. Parallelamente, è proprio sul versante dei rapporti tra banche e PMI che la questione “credito” registra oggi le principali criticità.

Dunque, siamo qui, oggi, per manifestare la volontà di portare tutto il nostro contributo all’iniziativa dell’avviso comune.

Un avviso comune richiede, infatti, un lavoro comune: comune tra tutte le principali Associazioni di rappresentanza delle imprese; comune tra imprese e banche; comune tra Associazioni e Governo.

Un lavoro comune e – aggiungo – “lungimirante”.

Noi, infatti, non chiediamo certamente alle banche di rinunciare al loro ruolo fondamentale di selezione del merito di credito. Non chiediamo di dare credito a tutti, o di fare cattivo credito.

Ma chiediamo  - questo sì -  che il loro ruolo, il loro compito sia esercitato, appunto, con quella lungimiranza, significativamente richiamata dal Governatore Draghi nelle Considerazioni finali di quest’anno.

Pensiamo, infatti, che, anche su questo terreno, una delle lezioni fondamentali della crisi sia quella di sottrarsi ad una lettura dei fatti economici tutta schiacciata sul breve termine.

E che, dunque, andamenti, esigenze e prospettive dei bilanci delle imprese possano e debbano essere lette con una prospettiva più ampia, riconoscendo l’impegno di chi, pur in tempi difficilissimi, non sta tirando i remi in barca, cerca di non interrompere l’attività, prepara il tempo della ripresa.

  Ecco perché – sul piano tecnico – poniamo quattro questioni fondamentali:

-          evitare, per quanto possibile, repentine richiesto di rientro degli affidamenti a breve, concordando, invece, processi di ristrutturazione del debito e piano di rimborso rateale di medio termine;

 

-          per gli affidamenti a medio e lungo termine, sospendere temporaneamente il rimborso della quota capitale, procedendo al solo pagamento degli interessi;

 

-          rendere concretamente operativa l’ormai larghissima condivisione circa la revisione dei parametri di Basilea 2, il cui impatto risulta particolarmente negativo – per le Pmi e per le banche – proprio in un tempo di crisi;

 

-          favorire scelte di ricapitalizzazione delle imprese, premiandole fiscalmente. 

   Fare presto e bene, è, ancora una volta, un’esigenza cui rispondere con la responsabilità di tutti.

 

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