Indicatore consumi: giù ad aprile per mancanza incentivi

Indicatore consumi: giù ad aprile per mancanza incentivi

73/2010

                                                                                                                                                                 

 

73/10                                                                                        

Roma, 07.06.10

 

Per maggio prevista una stabilizzazione dei consumi

 

INDICATORE CONSUMI:

GIU’ AD APRILE PER MANCANZA INCENTIVI

 

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad aprile 2010 una diminuzione dell’1,6% in termini tendenziali interrompendo un periodo, che durava dall’ultimo trimestre del 2009, di graduale recupero dei livelli di consumo delle famiglie (tab.2). La battuta d’arresto registrata dalla domanda nel mese di aprile - fenomeno che sembra interessare anche altre economie europee - si legge in modo più evidente guardando al dato destagionalizzato che mostra una riduzione dell’1,7% rispetto a marzo, dopo un bimestre di graduale miglioramento.

Il dato dell’ultimo mese è stato peraltro largamente influenzato dalla dinamica della domanda di autovetture, come segnala il ripiegamento più sensibile, negli ultimi tre mesi, dell’aggregato totale rispetto a quanto registrato da quello computato al netto della domanda di autovetture (fig.2).

La presenza di un clima meno favorevole sul versante dei consumi sembra confermato dalla flessione registrata a maggio dal clima di fiducia delle famiglie, dopo il modesto recupero di aprile. Il dato dell’ultimo mese potrebbe essere stato influenzato dai timori riguardanti la crisi greca e dalle aspettative, poi confermate, di interventi sul versante della finanza pubblica.

Più articolata appare la situazione sul versante del sentiment delle imprese. A maggio a fronte di un ulteriore miglioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un peggioramento.

La presenza di aspettative più favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra derivare dal progressivo miglioramento registrato dalla produzione. Stando ai risultati dell’indagine rapida di Confindustria, nel mese di maggio la produzione è aumentata del 2,4% rispetto ad aprile, tendenza che, stando agli ordinativi (+0,3% congiunturale) ed al netto ridimensionamento registrato dalle scorte dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.

 


FIG. 1

 


          Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La riduzione registrata ad aprile dall’ICC, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,2% che segue il +4,4% di marzo) ed un moderato aumento della domanda di servizi (+0,4%).

I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato, ad aprile 2010, una tendenza lievemente meno espansiva rispetto a quanto registrato a marzo (+0,9% a fronte dell’1,2% del mese precedente). Il dato riflette il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi dei beni, nonostante la progressiva tendenza all’aumento registrata dai carburanti (tab. 3).

 

 

FIG. 2


 

 


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

La domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, rispetto ad aprile del 2009, un aumento dell’1,8%, proseguendo in un trend di crescita che permane ormai da mesi, a cui hanno contribuito essenzialmente le dinamiche registrate dai concorsi a pronostico e dai prodotti audio-visivi.

La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, ad aprile, una flessione dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sul dato hanno probabilmente influito anche le difficoltà dei trasporti aerei che hanno limitato l’afflusso di turisti provenienti dall’estero.

Dopo un periodo di decisa espansione della domanda, i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato, ad aprile 2010, una decisa battuta d’arresto con una diminuzione del 14,8% rispetto all’analogo mese dello scorso anno. Sul dato ha influito, oltre alla fine degli incentivi per l’acquisto di autovetture da parte dei privati, con volumi che hanno toccato i minimi, anche lo stop di alcuni giorni del traffico aereo nei principali aeroporti del nord.

Il dato di aprile conferma la tendenza al miglioramento, in atto da alcuni mesi della domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico (+2,7% tendenziale). A questa dinamica ha contribuito essenzialmente la componente relativa ai beni a cui si è associato un moderato recupero dei servizi.

La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato, ad aprile, una crescita dell’1,6% dei volumi acquistati dalle famiglie, rispetto all’analogo mese del 2009.

Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione dello 0,6% rispetto ad aprile del 2009. Il dato segue un bimestre abbastanza favorevole. La decisa crescita registrata nel mese di marzo, superiore alle prime indicazioni, potrebbe evidenziare con la pubblicazione da parte dell’Istat dei dati definitivi, una correzione al ribasso.

Nel mese di aprile la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dell’1,1%, legata in larga parte alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV. E’ presumibile che nei prossimi mesi, con il dispiegarsi degli effetti degli incentivi all’acquisto per molti prodotti considerati nell’aggregato, questo comparto possa evidenziare un’ulteriore tendenza al miglioramento della domanda

Infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per aprile segnala una diminuzione del 2,0% dei volumi acquistati, confermando come il deciso aumento registrato in marzo, +4,3%, derivasse da fattori occasionali e non da un’inversione di tendenza nei comportamenti delle famiglie.

 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE (variazioni tendenziali)

 

2009

 2010

 

 

 

 

 

ANNO

I Trim.

Gen.

Feb.

Mar

Apr.

SERVIZI

-0,7

2,7

2,6

2,4

3,0

2,1

BENI

-1,7

3,2

1,5

2,4

5,6

-1,8

TOTALE

-1,4

3,0

1,8

2,4

4,9

-0,7

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

0,2

3,6

1,6

3,4

5,8

3,9

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

-1,4

0,6

0,3

0,7

0,9

0,4

Beni e servizi per la mobilità

-4,3

19,6

24,2

17,6

17,5

-6,9

Beni e servizi per le comunicazioni

-2,3

1,4

1,2

1,8

1,3

0,0

Beni e servizi per la cura della persona

-0,7

-0,4

-2,8

-0,2

1,4

0,3

Abbigliamento e calzature

-2,5

0,5

-1,5

0,5

3,1

-0,1

Beni e servizi per la casa

-0,4

0,2

-1,5

0,3

1,7

0,5

Alimentari, bevande e tabacchi

-0,9

-0,1

-3,5

-2,1

4,9

-1,7

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ (variazioni tendenziali)

 

2009

 2010

 

 

 

 

 

ANNO

I Trim.

Gen.

Feb.

Mar

Apr.

SERVIZI

-1,6

1,4

1,3

1,5

1,4

0,4

BENI

-0,4

2,5

1,2

1,9

4,4

-2,2

TOTALE

-0,7

2,2

1,2

1,8

3,6

-1,6

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-0,9

2,5

0,2

2,7

4,6

1,8

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

-2,5

-0,9

-1,3

-0,8

-0,7

-1,3

Beni e servizi per la mobilità

2,7

13,6

19,1

12,7

10,0

-14,8

Beni e servizi per le comunicazioni

2,7

2,8

3,9

2,1

2,6

2,7

Beni e servizi per la cura della persona

0,0

0,5

-2,7

0,8

2,9

1,6

Abbigliamento e calzature

-2,8

0,7

-1,6

1,2

3,5

-0,6

Beni e servizi per la casa

-1,8

0,7

-1,0

0,9

2,2

1,1

Alimentari, bevande e tabacchi

-3,1

-0,8

-4,5

-2,8

4,3

-2,0

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC (variazioni tendenziali)

 

2009

 2010

 

 

 

 

 

ANNO

I Trim.

Gen.

Feb.

Mar

Apr.

SERVIZI

1,0

1,3

1,3

1,0

1,6

1,7

BENI

-1,3

0,6

0,3

0,4

1,2

0,5

TOTALE

-0,7

0,8

0,6

0,6

1,2

0,9

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

1,1

1,1

1,4

0,7

1,2

2,0

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

1,3

1,6

1,7

1,5

1,6

1,7

Beni e servizi per la mobilità

-6,9

5,1

4,2

4,3

6,9

9,3

Beni e servizi per le comunicazioni

-5,0

-1,4

-2,6

-0,3

-1,2

-2,6

Beni e servizi per la cura della persona

-0,7

-0,8

-0,1

-0,9

-1,5

-1,3

Abbigliamento e calzature

0,4

-0,3

0,2

-0,7

-0,4

0,6

Beni e servizi per la casa

1,5

-0,6

-0,5

-0,7

-0,5

-0,6

Alimentari, bevande e tabacchi

2,2

0,8

1,1

0,7

0,6

0,3

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano ad aprile 2010 una netta flessione dell’ICC rispetto al mese precedente (-1,7%). Il dato risulta peraltro largamente influenzato da quanto registrato nel segmento relativo alla mobilità ed in particolare alla domanda di autovetture. Al netto di questa componente, la dinamica risulta, infatti, decisamente meno negativa portando a leggere in modo meno sfavorevole il dato dell’ultimo mese (tab. 4).

La variazione di aprile è sintesi di una flessione della componente relativa ai beni e di una sostanziale stabilità della domanda di servizi. 

Si segnala la moderata crescita registrata dalla voce alberghi, pasti e consumazioni fuori casa e dei beni e servizi per la casa.

Per l’abbigliamento e le calzature dopo un periodo di sostanziale stabilizzazione della domanda riappare il segno negativo sulle quantità domandate.

Anche per l’alimentare, bevande e tabacchi, dopo un bimestre sostanzialmente positivo la domanda in aprile flette sensibilmente.

 

TAB. 4 - ICC IN QUANTITA’ (variazioni congiunturali, dati destagionalizzati)

 

 

 2009

 

 

 

 

 

 

 

2010

 

 

 

 

Mag

Giu

Lug

Ago

Set

Ott

Nov

Dic

Gen

Feb

Mar

Apr

SERVIZI

1,4

-0,9

0,6

0,1

-0,3

-0,2

0,2

1,2

-0,3

0,3

-0,9

0,1

BENI

-1,1

1,4

0,0

-0,3

0,8

-0,1

0,3

0,7

-2,1

0,1

1,1

-2,4

  Di cui alimentari e bevande

-1,4

0,6

-0,1

0,1

0,1

0,1

-0,4

0,5

-0,6

0,3

0,8

-0,6

TOTALE

-0,5

0,8

0,2

-0,2

0,5

-0,1

0,3

0,8

-1,6

0,2

0,6

-1,7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

1,7

0,0

1,5

0,0

-0,3

-0,1

-0,8

-0,6

0,3

-0,1

0,5

-0,3

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

1,4

-0,5

0,2

0,1

-0,1

-0,5

-0,2

1,7

-0,8

0,1

-1,6

0,5

Beni e servizi per la mobilità

-3,8

4,4

-1,6

-3,8

7,5

-1,7

3,2

2,7

-13,7

3,6

4,9

-15,2

Beni e servizi per le comunicazioni

-1,9

2,2

0,6

0,9

-1,7

0,5

0,7

2,2

1,9

-2,5

-0,1

0,5

Beni e servizi per la cura della persona

0,9

-0,4

0,5

1,2

-0,1

0,4

-0,2

-1,0

-1,0

0,5

1,0

0,1

Abbigliamento e calzature

0,5

-0,3

0,3

-0,4

-0,5

0,6

-0,5

0,0

0,4

0,1

0,0

-0,3

Beni e servizi per la casa

-0,1

0,0

0,2

0,4

-0,3

-0,1

-0,2

0,1

0,2

0,5

-0,1

0,4

Alimentari, bevande e tabacchi

-1,3

0,7

-0,1

-0,2

0,3

0,0

-0,3

0,5

-0,7

0,2

1,0

-0,6

 

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio


 


PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

 

 

 


CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2008 al 58,5% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2008 al 66,8%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 44,9% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è delL’83,5%.

 

Tra il 2000 e il 2008 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 6,0% a fronte del 4,4% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente all’1,2% ed allo 0,1%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000. Per l’abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l’IPCA riportato a base 2000.

 

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

 

PROSSIMA USCITA: 6 luglio 2010

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