Indicatore consumi novembre: si consolida la fase di superamento della crisi

Indicatore consumi novembre: si consolida la fase di superamento della crisi

Determinante l'effetto incentivi per l'acquisto di auto5/2009
05/09

05/09
Roma, 8.1.2010

 

 

Determinante l’effetto incentivi per l’acquisto di auto.

 

INDICATORE CONSUMI NOVEMBRE:

SI CONSOLIDA LA FASE DI SUPERAMENTO DELLA CRISI

 

 

Dopo l’incremento dell’1,2% di ottobre, anche a novembre l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala un aumento dell’1,7% in termini tendenziali (tab. 2), confermando così l’avvio di una fase di più solida ripresa dei consumi da parte delle famiglie. Una tendenza al miglioramento che appare anche più evidente se si guarda alle variazioni congiunturali (tab. 4). A novembre, infatti, l’indicatore segnala un incremento dello 0,3%, che si innesta su un trend di moderato, ma continuo, miglioramento del profilo della spesa reale, fenomeno che comincia nel secondo trimestre dell’anno (come evidenziato dalla media mobile a tre mesi, fig. 2). Al netto della componente relativa alle autovetture vendute a privati la tendenza al recupero appare, però, decisamente più contenuta e spostata di un trimestre (fig. 2).

Il quadro economico generale continua, peraltro, ad essere caratterizzato da alcuni elementi critici, soprattutto sul versante del mercato del lavoro. Ciò porta ad ipotizzare una fase di recupero dell’economia molto contenuta anche nei prossimi mesi. L’incertezza sulle modalità e l’entità dell’uscita dalla fase recessiva trovano riscontro anche nel clima di fiducia delle famiglie e delle imprese rilevato dall’ISAE. Infatti, a fronte di un progressivo miglioramento del sentiment delle famiglie e degli operatori del manifatturiero, nel mese di dicembre il clima di fiducia degli imprenditori del terziario (commercio e servizi) evidenzia un modesto arretramento. Tra gli elementi che confermano come il nostro Paese stia uscendo dalla recessione in misura graduale vi sono i risultati dell’indagine rapida di Confindustria che segnala, a dicembre, un incremento della produzione industriale rispetto al mese precedente dello 0,2% (+1,4% a novembre). La tendenza al miglioramento dei livelli produttivi dovrebbe proseguire, sia pure a ritmi non particolarmente elevati, anche nei primi mesi del 2010, in considerazione di un incremento dei nuovi ordini nell’ultimo mese del 2009 dello 0,4% rispetto al mese precedente (+0,7% a novembre).

 

FIG. 1

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

Il miglioramento mostrato a novembre dall’ICC, rispetto all’analogo mese del 2008, riflette un incremento dei volumi acquistati dalle famiglie sia per i beni che per i servizi.

I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato a novembre 2009, dopo 12 mesi di continua tendenza alla riduzione, una modesta crescita (+0,4%). Il dato riflette, oltre agli effetti statistici derivanti dal confronto con un periodo di forte decelerazione dell’inflazione, anche la progressiva tendenza all’aumento dei prezzi dei servizi (tab. 3).

 

 

FIG. 2

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La domanda per beni e servizi ricreativi ha registrato, rispetto a novembre del 2008, una diminuzione dell’1,1%, in linea con la dinamica registrata negli ultimi mesi. All’interno di questo aggregato la componente più espansiva continua ad essere rappresentata dalla spesa sostenuta dalle famiglie per i concorsi a pronostici.

La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, a novembre, una flessione dello 0,4% rispetto all’analogo mese dello scorso anno. La tendenza alla riduzione sembra interessare in misura più sensibile i servizi di ristorazione.

Anche a novembre 2009 la componente più dinamica della domanda delle famiglie è stata quella relativa ai beni e servizi per la mobilità, con un incremento, rispetto allo scorso anno, del 22,8%. L’aumento registrato nell’ultimo mese riflette, oltre al deciso incremento della spesa per autovetture intestate a persone fisiche e motocicli, conseguenza anche dell’approssimarsi della fine degli incentivi, una decisa ripresa della domanda per i trasporti aerei.

Il dato di novembre 2009 evidenzia un ulteriore ridimensionamento della domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico (-0,5% tendenziale), sintesi di una diminuzione dei volumi acquistati dalle famiglie per quasi tutti i beni e servizi considerati nell’aggregato.

La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato una crescita in volume 2,1% rispetto a novembre del 2008. Il dato continua a riflettere essenzialmente l’aumento degli acquisti per i prodotti e gli articoli farmaceutici. Gli acquisti di articoli d’abbigliamento e calzature sono tornati a registrare, dopo la stasi di ottobre, una tendenza alla riduzione (-1,8%). Il dato, seppure meno negativo rispetto a quanto registrato nei periodi precedenti ,conferma come il settore non sia ancora uscito dalla fase di profonda crisi che attraversa ormai da mesi.

La domanda in quantità di beni e servizi per la casa ha segnalato, dopo il modesto rimbalzo di ottobre, un ulteriore decremento (-0,9% rispetto a novembre del 2008), confermando, anche in questo caso, la situazione critica del comparto. Unico elemento positivo continua ad essere rappresentato dagli elettrodomestici e tv sulla cui domanda sta incidendo il progressivo passaggio al digitale terrestre. Infine, per quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per novembre 2009 segnala una contrazione dello 0,5% dei volumi acquistati.

 


 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE (variazioni tendenziali)

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ (variazioni tendenziali)

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC (variazioni tendenziali)

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 


 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano a novembre 2009 un incremento dell’ICC dello 0,3% rispetto ad ottobre (tab. 4).

La tendenza alla crescita in termini congiunturali sembra interessare in misura più significativa i servizi rispetto ai beni e anche in questo caso gli incrementi più rilevanti hanno riguardato la componente della domanda relativa ai beni e servizi per la mobilità, con variazioni particolarmente accentuate per le automobili e i trasporti aerei.

Da segnalare come per l’alimentare, le bevande ed i tabacchi la contenuta diminuzione registrata nell’ultimo mese, dopo un bimestre lievemente positivo, conferma le difficoltà per questo segmento di tornare su dinamiche di crescita più robuste.

 

 

TAB. 4 - ICC IN QUANTITA’ (variazioni congiunturali, dati destagionalizzati)

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 


PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

 

 

 

 

 

 

 

CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2008 al 58,5% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2008 al 66,8%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 44,9% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è delL’83,5%.

 

Tra il 2000 e il 2008 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 6,0% a fronte del 4,4% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente all’1,2% ed allo 0,1%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000. Per l’abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l’IPCA riportato a base 2000.

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

PROSSIMA USCITA: 3 febbraio 2010

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