Indicatore consumi settembre: segnali di assestamento ma resta l'incertezza

Indicatore consumi settembre: segnali di assestamento ma resta l'incertezza

Bene l'acquisto di auto nuove, in rallentamento comunicazioni e Ict domestico.106/09
106/09

 

 

106/09

Roma, 4.11.09

 

Bene l’acquisto di auto nuove, in rallentamento comunicazioni e Ict domestico.

 

Indicatore consumi settembre:

segnali di assestamento ma resta l’incertezza

 

 

L’aumento dello 0,2% in termini tendenziali - quarto risultato positivo negli ultimi quattro mesi - pur confermando la tenuta della domanda delle famiglie, evidenzia il permanere di una situazione di debolezza e incertezza dell’attuale fase congiunturale che, seppur meno negativa rispetto alla prima parte dell’anno, non sembra ancora avviata su un sentiero di crescita robusta e consolidata. Questo il dato principale rilevato dall’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) a settembre 2009.

A conferma di questa situazione, si sottolinea come la flessione dello 0,2% in termini congiunturali abbia parzialmente attenuato la moderata tendenza al recupero dei volumi acquistati dalle famiglie in atto da aprile (fig. 2).

La presenza di un contesto contrassegnato da luci ed ombre si evidenzia anche nella flessione registrata ad ottobre dal clima di fiducia delle famiglie, la prima da aprile. Anche dal versante delle imprese emergono segnali non univoci: nel mese di ottobre le sole imprese manifatturiere segnalano un miglioramento del sentiment a fronte di un deterioramento del clima di fiducia degli operatori del commercio e dei servizi rilevato dall’ISAE.


La debolezza dell’attuale fase ciclica si evidenzia anche dall’andamento registrato dalla produzione industriale cresciuta nel mese di ottobre, secondo l’indagine rapida di Confindustria, soltanto dello 0,3% rispetto a settembre. Decisamente contenuto risulta anche il miglioramento sul versante dei nuovi ordini che registrano ad ottobre, sempre in termini congiunturali, un incremento dello 0,1%.

FIG. 1

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

 

Il miglioramento mostrato a settembre dall’ICC, rispetto all’analogo mese del 2008, riflette essenzialmente l’incremento registrato dalla domanda relativa ai servizi, mentre per i beni permane, in linea con quanto rilevato nei mesi precedenti, una moderata tendenza alla diminuzione.

I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC (tab. 3) hanno evidenziato, anche nel mese di settembre 2009, una tendenza al ridimensionamento (-0,5%) sintesi di un’ulteriore riduzione per i beni (1,0%) e di un moderato aumento per i servizi (+0,4%).

 

 


FIG. 2

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La domanda per beni e servizi ricreativi ha registrato rispetto a settembre del 2008 una crescita dello 0,1%, dato decisamente più contenuto rispetto a quanto riscontrato nel bimestre precedente in conseguenza del permanere di dinamiche negative per alcuni beni considerati nell’aggregato e dell’attenuarsi dei tassi di crescita dei concorsi e pronostici.

La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato a settembre una flessione dello 0,9% rispetto all’analogo mese dello scorso anno, sottolineando come le difficoltà in cui versa da mesi questa componente della domanda non siano state ancora superate.

La dinamica della domanda relativa ai beni e servizi per la mobilità mostra nel mese di settembre una crescita sostenuta e pari all’8,8%. In linea con quanto registrato nei mesi precedenti il dato di settembre è da ascriversi in larga misura al sensibile aumento delle immatricolazioni di autovetture intestate a persone fisiche a cui si è associato un andamento positivo dei pedaggi ed una tendenza al ridimensionamento della flessione per i trasporti aerei. Va anche segnalato come anche in termini congiunturali il segmento evidenzi una dinamica positiva.

Il dato di settembre 2009 conferma il ridimensionamento della crescita della domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico (+1,8% tendenziale), a causa di un’evoluzione meno favorevole della domanda di alcuni beni e dei servizi.

La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato una diminuzione in volume dello 0,6% rispetto all’analogo mese del 2008, confermando la tendenza al ridimensionamento dei volumi acquistati in atto ormai da alcuni mesi.

Gli acquisti di articoli di abbigliamento e calzature evidenziano, anche nel mese di settembre, una flessione (-2,8%).

La domanda in quantità di beni e servizi per la casa ha segnalato un ulteriore decremento (-2,1%), confermando, anche in questo caso, le difficoltà del comparto.

Infine, per quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per settembre 2009 segnala una contrazione del 2,1% dei volumi acquistati.

 

 

 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE (variazioni tendenziali)


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 


TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ (variazioni tendenziali)


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 


TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC (variazioni tendenziali)


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

 

 


LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano a settembre 2009 una flessione dell’ICC pari allo 0,2% rispetto ad agosto 2009 (tab. 4).

La tendenza alla riduzione in termini congiunturali coinvolge quasi tutti i segmenti della domanda, con valori positivi solo per le componenti relative alla mobilità ed agli alimentari, bevande e tabacchi.

 

 

TAB. 4 - ICC IN QUANTITA’ (variazioni congiunturali, dati destagionalizzati)

 


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 


 


PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI


 

 

 


CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2008 al 58,5% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2008 al 66,8%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 44,9% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è delL’83,5%.

 

Tra il 2000 e il 2008 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 6,0% a fronte del 4,4% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente all’1,2% ed allo 0,1%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000. Per l’abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l’IPCA riportato a base 2000.

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

PROSSIMA USCITA: 2 dicembre 2009

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