Inflazione ai minimi storici: +0,9%

La stima provvisoria dell’Istat indica che a maggio l’inflazione è cresciuta dello 0,2% rispetto ad aprile mentre su base annua si è attestata allo 0,9%dall’1,2% di aprile. Il dato annuo è il più basso dal novembre 1968, mese in cui si attestò a +0,7%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), che tiene conto anche dei saldi e degli sconti, registra nel mese di maggio una variazione di +0,2% rispetto al mese precedente e di  +0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tornando all'indice per l'intera collettività, il rallentamento di maggio rispetto ad aprile è dovuto soprattutto  alla decelerazione della crescita di alimentari e energia. Al  netto di queste due componenti infatti, l’inflazione di fondo è pari all’1,9%. In particolare, gli alimentari sono passati dalla  crescita tendenziale del 2,8% registrata ad aprile al +2,4% di  maggio (+1,1% per il pane e +4,8% per la pasta, da rispettivamente +1,4% e +7,7%). L'energia ha accentuato ulteriormente la tendenza al ribasso, registrando un calo  tendenziale dell'11,1% dal -8,3% di aprile. Gli aumenti congiunturali più significativi si sono  verificati per i capitoli comunicazioni (+0,9% dovuto  soprattutto all'aumento del 5,6% degli apparecchi telefonici), trasporti (+0,6%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,3%); una variazione nulla si e' registrata nel  capitolo istruzione, mentre negativo e' stato l'andamento di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati invece nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+5,0%),  prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,5%) e altri beni e  servizi (+2,4%). Unica variazione tendenziale negativa è stata quella dei trasporti (-3,4%).