INFLAZIONE FERMA AL 2,8% IN AGOSTO

INFLAZIONE FERMA AL 2,8% IN AGOSTO

Nel mese scorso i prezzi sono rimasti stabili, confermando le anticipazioni sulle città campione. Alla finestra, però, ci sono le inevitabili conseguenze della tragedia americana. (P:02-01)

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18 settembre 2001

Inflazione ferma al palo nel mese scorso

 

Il mese di agosto non ha portato una ventata calda sul fronte dei prezzi. Secondo i dati diffusi dall'Istat, infatti, tutti gli indici dei prezzi al consumo hanno presentato una variazione nulla rispetto al mese precedente. Il dato tendenziale annuo si è dunque attestato al 2,8%, in linea con quanto anticipato dai dati sulle città campione.

Tuttavia, soprattutto in considerazione dell'inevitabile impatto economico della tragedia americana, sembra del tutto prematuro parlare di un "raffreddamento dei prezzi". Come ha sottolineato il Presidente di Confcommercio Sergio Billè "la situazione registrata dall'Istat è ben diversa da quella che deriverà dai fatti dello scorso 11 settembre. Basti pensare ai minori introiti sul fronte del turismo, che per il 25% provengono dagli stranieri e con una importante componente Usa".

Bisogna tenere i nervi saldi, insomma, e aspettare di vedere come reagiranno gli Stati Uniti.

Per quanto riguarda i dati diffusi dall'Istat, gli aumenti congiunturali più elevati si sono registrati nei comparti Mobili e articoli per la casa (+0,3%) e Spettacoli e cultura (+0,3%). Il calo più marcato, invece, ha riguardato i tra sporti (-0,3%). Rispetto ad agosto 2000, resta ancora elevata la crescita dei prezzi di energia, acqua e combustibili (+5,1%), degli

alimentari (+4,7%) e di alberghi e ristoranti (+4,4%), mentre continua la discesa tendenziale delle comunicazioni (-2,6%).

Relativamente alle città capoluogo, l'aumento tendenziale più importante si è avuto a Bari (+3,6%), mentre ad Aosta e Cagliari spetta il primato della moderazione (+1,6% per entrambe).

 

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