L'inflazione resta ferma al palo

L'inflazione resta ferma al palo

A gennaio il tasso d'inflazione è rimasto stabile allo 0,7% annuale, il valore più basso da novembre 2009, secondo la stima preliminare dell'Istat. Su base mensile il tasso aumenta dello 0,2%, come a dicembre.

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4 febbraio 2014

 

A gennaio 2014 l'inflazione su base annua resta ancora ferma allo 0,7%, lo stesso valore gia' registrato a dicembre e novembre, che risulta il piu' basso da oltre quattro anni (novembre 2009). Lo rileva l'Istat nelle stime. Basti pensare che a inizio 2013 il tasso era il triplo (2,2%). Su base mensile invece l'aumento e' dello 0,2%. A determinare la stabilita' tendenziale dell'inflazione sono, da un lato, l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e l'ulteriore riduzione della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati, dall'altro, i rallentamenti delle dinamiche inflazionistiche di gran parte delle rimanenti tipologie di beni e servizi, il piu' marcato dei quali interessa gli Alimentari freschi. L'"inflazione di fondo", al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, sale all'1,%, dallo 0,9% di dicembre; mentre, al netto dei soli beni energetici, resta stabile all'1,%. Il rialzo mensile dell'indice generale e' dovuto sia a fattori stagionali, che spiegano la crescita dei prezzi dei vegetali freschi (+4,2%), sia agli aumenti congiunturali di buona parte delle altre tipologie di beni e servizi; a mitigare questo rialzo e' il calo mensile dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,5%), anch'essi influenzati da fattori di natura stagionale. L'inflazione acquisita per il 2014 e' pari allo 0,2%. Rispetto a gennaio 2013, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende allo 0,3%, dallo 0,4% di dicembre, mentre quello dei prezzi dei servizi sale all'1,1% (era +1,% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale rispetto a dicembre 2013. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,1% su base annua (in attenuazione dal +1,2% di dicembre). Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce del 2,1% su base mensile e cresce dello 0,6% su base annua, con un rallentamento di un decimo di punto percentuale rispetto a quanto registrato a dicembre (+0,7%). La flessione congiunturale e' in larga parte da ascrivere ai saldi invernali dell'abbigliamento e calzature di cui l'indice Nic non tiene conto.

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