Inflazione ai minimi da inizio anno

Inflazione ai minimi da inizio anno

Le stime preliminari Istat indicano un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,7% su base annua dell'indice nazionale dei prezzi al consumo. Confcommercio: "Segnale di speranza per la ripresa dell'economia". 

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30 settembre 2024

A settembre l'inflazione è scesa a +0,7% su base annua, il livello più basso da inizio anno, mentre l’aumento su base congiunturale è risultato pari allo 0,2% su base mensile. Queste le stime preliminari dell’Istat (link ai dati completi in pdf), che rispetto allo stesso mese dello scorso anno indicano in frenata soprattutto i prezzi dei beni energetici, sia regolamentati (da +14,3% a +10%) che non regolamentati (da -8,6% a -11%). Rallentano, anche se in misura minore, i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,5% a +4%) e quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +2,5%). Accelerano, invece, i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da -0,5% a +0,3%) e lavorati (da +1,5% a +1,8%).

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO NIC Gennaio 2019-settembre 2024, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100)

La "inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende a +1,8% (era +1,9% ad agosto) e quella al netto dei soli beni energetici a +1,7% (da +1,8%).

Quanto al confronto con il mese precedente, scendono principalmente i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-2,1%), dei beni energetici regolamentati (-1,5%) e dei beni energetici non regolamentati (-1,1%). In aumento, invece, i beni alimentari non lavorati (+1,4%) e i beni durevoli e semidurevoli (+0,3% entrambi).

Confcommercio: "Il calo dell'inflazione è un segnale di speranza per l'economia"

Il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, commentando i dati preliminari sui prezzi al consumo dell'Istat ha sottolineato che "il rallentamento dell’inflazione rilevato a settembre, superiore alle nostre stime, è un segnale di speranza per la possibilità di performance dell’economia nei mesi autunnali meno stagnanti rispetto a quanto rilevato in estate. In un contesto in cui la fiducia delle famiglie mostra segnali di miglioramento il permanere di una dinamica dei prezzi molto contenuta, soprattutto per quei beni e servizi acquistati con maggior frequenza, potrebbe agevolare il trasferimento del recupero della capacità reddituale sui consumi". "Miglioramento del contesto - ha detto Bella - che potrebbe essere favorito anche da un atteggiamento più “coraggioso” da parte della BCE. Anche alla luce dei significativi rientri dell’inflazione rilevati in altri grandi paesi europei, Francia e Spagna, si rende sempre più urgente l’avvio di una politica monetaria in grado di stimolare sia la crescita della domanda delle famiglie sia di migliorare la capacità d’investimento delle imprese".

Notizie e approfondimenti sul tema sono disponibili sulla pagina del nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio.

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