Infrastrutture e territori, governatori a confronto

Infrastrutture e territori, governatori a confronto

I presidenti di Lazio, Liguria e Lombardia - Nicola Zingaretti, Giovanni Toti e Attilio Fontana - concordi nel chiedere un'azione di semplificazione di norme e competenze che permetta di aprire i cantieri in tempi ragionevoli.

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8 ottobre 2018

CERNOBBIO - "Il ruolo delle istituzioni e dei territori": questo l'argomento della seconda sessione del Forum Conftrasporto, con la partecipazione di tre presidenti di Regione. Il primo a intervenire è stato Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che parlando di infrastrutture ha sottolineato "la complessità di una legislazione che ha affastellato le competenze tra Stato ed enti locali che contribuisce in modo determinante a impedire l'apertura di cantieri nei tempi dovuti. E' impossibile pensare che non si riesca a trovare un sistema che – salvaguardando le norme ambientali – permetta di spendere senza intoppi le risorse finanziarie disponibili. Serve una semplificazione del concetto stesso di parere di competenza: oggi tutti fanno un po' tutto, ma è per una grande opera di semplificazione che passa la lotta alla corruzione". Per Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, "non possiamo affidare questo Paese a una serie di commissari e di procedure in deroga. Se c'è un ladro lo si arresti, ma non si può non aprire un cantiere per paura di ladri, è un concetto completamente sbagliato. In questo Paese i soldi ci sono, ma con il sistema attuale altro che un ponte, non si riesce a costruire neanche un marciapiede in tempi decenti. Le opere già decise vanno fatte con una gentlemen agreement tra le forze politiche. E poi serve investire: negli ultimi tempi abbiamo investito poco, ben venga il 2,4%, se è usato per costruire opere che ci servono". Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha concluso il panel evidenziando che "il vero problema di questo Paese è che ci sono troppe leggi contraddittorie, siamo vincolati in una maniera incredibile perché c'è chi crede che rendendo le norme sempre più vincolanti si elimina la corruzione. Non chiedo ulteriori riforme, ma poche leggi semplici che responsabilizzino i responsabili ultimi delle decisioni".

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