Inquinamento, Fai Conftrasporto: "ministro Prestigiacomo fuoristrada"

Inquinamento, Fai Conftrasporto: "ministro Prestigiacomo fuoristrada"

Secondo il presidente Uggè, "la proposta condivisibile del ministro dell'Ambiente di obbligare gli autotrasportatori a installare dei filtri antiparticolato sui mezzi pesanti contro l'inquinamento, è inutile se non è collegata a un piano più generale".

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11 febbraio 2011

La proposta ''di per se' condivisibile'' del ministro dell'Ambiente di obbligare gli autotrasportatori a installare dei filtri antiparticolato sui mezzi pesanti per combattere l'inquinamento ''diventa però del
tutto inutile se non viene collegata a un piano generale che deve essere definito con tutte le realta' interessate''. Cosi' il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Ugge', secondo il quale ''occorre un vero intervento strutturale di sistema che affronti i grandi problemi: a partire dal declino
del trasporto ferroviario, in diminuzione per le scelte fatte dai vertici delle Ferrovie dello Stato, per proseguire con la mancata attuazione di una politica di potenziamento delle Autostrade del mare''. Ugge' denuncia anche ''la mancanza di un'azione a livello comunitario che favorisca condizioni economicamente valide per la sostituzione del parco circolante; la mancanza di volonta'nell'affrontare lo sviluppo della logistica, che metta fuori mercato il trasporto in conto proprio per i veicoli di portata superiore alle 12 tonnellate che percorrono chilometri a vuoto''. ''Tutte proposte - osserva il presidente nazionale di Fai Conftrasporto - gia' avanzate quasi un anno fa da parte della nostra associazione, ma rimaste senza risposta da parte del ministro dell'Ambiente". I"n un momento nel quale si affaccia la ripresa economica - conclude Ugge' - l'idea di intervenire sull'elemento che incide in modo significativo sulla competitivita' non appare certo una scelta avveduta''.

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