Intelligenza artificiale, primo via libera al ddl
Intelligenza artificiale, primo via libera al ddl
Il Senato ha approvato il provvedimento di disciplina dell’utilizzo dell’IA. Confcommercio Professioni: “bene il coinvolgimento delle associazioni delle professioni non ordinistiche nei percorsi di formazione”.

L'Aula del Senato ha dato il via libera il 20 marzo scorso al ddl delega in materia di intelligenza artificiale, collegato alla manovra di finanza pubblica. Il provvedimento, che passa ora alla Camera, detta le definizioni, i principi generali e i principi in materia di informazione, di dati personali e di sviluppo economico. In particolare, viene prevista l’esclusione dall’ambito di applicazione della disciplina delle attività connesse ai sistemi e modelli di intelligenza artificiale condotte dagli organismi preposti alla sicurezza nazionale, alla cybersicurezza, alla difesa nazionale. Vengono poi dettate misure specifiche nei settori della sanità, del lavoro, in materia di professioni intellettuali nonché sull’uso dell’intelligenza artificiale nella Pa e nell’attività giudiziaria.
Da sottolineare l’approvazione degli emendamenti che estendono alle forme aggregative delle Associazioni di cui all’articolo 3 della legge 4/2013 la possibilità di promuovere percorsi di alfabetizzazione e formazione dedicati ai professionisti e agli operatori del settore, favorendo un approccio più consapevole e responsabile alle nuove tecnologie.
Soddisfatta la presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni: "avevamo avanzato queste istanze nel corso dell'evento organizzato lo scorso 7 novembre, incentrato sulle implicazioni dell'intelligenza artificiale per i lavoratori autonomi. Siamo soddisfatti che in parte siano state recepite. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, è essenziale garantire strumenti adeguati per affrontare le sfide che l’IA porta con sé. La formazione rappresenta un elemento chiave per consentire ai professionisti di adattarsi ai cambiamenti in atto, cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e governandone i rischi con consapevolezza e competenza. È bene, quindi, che anche tutte le professioni associative della legge 4/2013 siano state coinvolte nei percorsi di formazione riconoscendo un ruolo alle forme aggregative di rappresentanza".
Univendita: “cruciale l’approccio etico”
"Nel nostro comparto l'Intelligenza Artificiale costituisce e costituirà un ausilio sempre più importante, ma non potrà mai sostituire le qualità umane di empatia, creatività e sensibilità relazionale che si esplicano nella presenza fisica e simultanea di incaricato e cliente e realizzano la sostanza della vendita diretta sia sul piano etico che su quello strettamente economico". Parole di Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione in Italia della vendita diretta aderente a Confcommercio, a proposito del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva su IA e mondo del lavoro, approvato dalla commissione XI della Camera dei deputati.
Dopo il contributo dato in audizione nel febbraio dell'anno scorso, Sinatra ribadisce: "gli algoritmi risultano cruciali nell'analisi rapida e puntuale dei dati, a partire da preferenze di acquisto e modelli di consumo, consentendoci di personalizzare e profilare sempre meglio le offerte. Poi però tocca all'intelligenza dei venditori perfezionare tutte queste attività, stabilendo una durevole relazione di fiducia con l'utente. Il nostro Codice etico, in tal senso, è portatore di principi chiari e cogenti che ci consentono di governare le tecnologie e di non restarne succubi. Dunque, la prospettiva antropocentrica è imprescindibile".
"Si tratta di punti che, ci auguriamo, resteranno centrali anche nella discussione sul disegno di legge governativo che riguarda l'Intelligenza Artificiale e che sta procedendo in Parlamento. Dobbiamo coniugare, e noi daremo sempre il nostro fattivo contributo, gli obiettivi di efficienza e maggiore produttività con la sicurezza e il rispetto della dignità integrale dell'uomo, a partire dal tema delicatissimo della riservatezza dei dati. Ecco perché è altrettanto centrale la sfida della formazione e delle competenze, che devono rimanere aggiornate nel tempo. Una sfida - conclude il presidente di Univendita - che richiede investimenti continui di risorse sulla frontiera delle nuove professionalità necessarie a governare l'evoluzione dei processi tecnologici".