Dichiarazione del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli su congiuntura dei consumi

5 agosto 2014

"I dati che ci consegna l'indicatore dei consumi Confcommercio ci fanno dire che purtroppo il 2014 sarà ancora un anno di transizione e che se continua così rischia di compromettere anche le prospettive di crescita del 2015. Ad eccezione del dato sull'occupazione, che negli ultimi due mesi ha fatto registrare il segno più, il che dimostra che c'è un risveglio del sistema produttivo, tutti gli altri indicatori sono negativi: produzione industriale, Pil e prezzi in calo, imprese del terziario di mercato che continuano a chiudere.

In questo quadro, il bonus di 80 euro, anche se ha mosso qualcosa, non è certo riuscito a provocare uno shock sui consumi e a stabilizzare la fiducia, sconfiggendo l'incertezza.

Quella del bonus è una misura che va nella giusta direzione anche se ha ingiustamente escluso i lavoratori indipendenti ma per ricostituire il reddito delle famiglie, tornato ai livelli di quasi 30 anni fa, bisogna fare molto di più.

Abbiamo la netta impressione che il bonus sia stato percepito dai consumatori come una misura episodica e non strutturale, redistributiva e non per la crescita.

La crescita deve essere, invece, la priorità nell'agenda di governo perché solo così eviteremo l'ennesima manovra correttiva. Perchè la migliore medicina per curare la disoccupazione e la povertà assoluta e per restituire un po' di futuro alle giovani generazioni è e resta la crescita.

E per tornare a crescere, e fare, finalmente, del 2015 l'anno della ripartenza, non ci sono scorciatoie: è necessario e urgente abbattere la pressione fiscale - ormai da record mondiale - utilizzando le risorse derivanti dal taglio della spesa pubblica improduttiva e dal contrasto all'evasione e all'elusione fiscale.