L'Istat conferma la frenata dell'inflazione

L'Istat conferma la frenata dell'inflazione

I dati definitivi confermano il rallentamento dell'aumento dei prezzi a giugno. La crescita dell'indice dei prezzi al consumo si è infatti fermata all'1,2% su base annua, dal +1,4% di maggio.

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14 luglio 2017

I dati definitiviti Istat indicano che a giugno l'inflazione diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell'1,2% rispetto a giugno 2016 (da +1,4% di maggio), confermando la stima preliminare. Il rallentamento dell'inflazione per il secondo mese consecutivo si deve principalmente alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità: Alimentari non lavorati e energetici non regolamentati, che decelerano rispetto al mese precedente (rispettivamente +1,4% da +3,8% i primi e +2,9% da +6,8% i secondi). A mitigare questo rallentamento i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, che accelerano di nuovo (+4,1% da +3,2% di maggio). Pertanto, l'inflazione di fondo'', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di due decimi di punto percentuale (+0,9% da +0,7% di maggio), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta allo 0,9% (da +1,0% del mese precedente). Il lieve calo su base mensile dell'indice generale è dovuto soprattutto ai ribassi dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,9%), in particolare di frutta e verdura, e degli Energetici non regolamentati (-1,6%), i cui effetti sono in larga parte bilanciati dall'aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%). Su base annua rallenta la crescita dei prezzi dei beni (+0,9% da +1,6% di maggio), mentre accelera, seppur di poco, il tasso di crescita dei prezzi dei servizi (+1,5% dal +1,4%). Pertanto, a giugno il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna positivo e pari a +0,6 punti percentuali. L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l'indice generale;+0,7% per la componente di fondo. Nel secondo trimestre 2017 l'inflazione misurata dall'IPCA per le famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quella delle famiglie con capacità di spesa più elevata registra una differenza trascurabile (+1,7% per le prime, +1,6% per le seconde). L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell'1,1% rispetto a giugno 2016.

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