Cresce il reddito delle famiglie ma i consumi ristagnano

Cresce il reddito delle famiglie ma i consumi ristagnano

Conti trimestrali Istat: tra marzo e giugno il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell'1,3% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,1%. Cresce la propensione al risparmio.

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3 ottobre 2018

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell'1,3% tra marzoe  giugno scorsi rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,1%. E' quanto rileva l'Istat nei conti trimestrali indicando che di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è risultata superiore di 1,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, salendo all'8,6%. A fronte di un incremento dello 0,1% del deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie è cresciuto dell'1,2% rispetto al trimestre precedente. La quota di profitto delle società non finanziarie è diminuita di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente scendendo al 42,2%. Il tasso di investimento delle società non finanziarie è risultato pari a 21,9%, in netto aumento (+0,5 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente. L'Istat rileva che il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto in misura "accentuata, con un netto recupero congiunturale rispetto ai due trimestri precedenti". "Il marcato aumento del reddito disponibile, in ampia parte spiegato dal concentrasi dell'effetto degli incrementi retributivi del pubblico impiego, non si è trasferito sui consumi, risultati quasi stagnanti in termini congiunturali; ne è derivata una netta risalita della propensione al risparmio". Nel secondo trimestre 2018 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stato pari allo 0,5%, a fronte del 2,1% dello stesso trimestre del 2017 che aveva pero' risentito (per 1,1 punti percentuali) dell'effetto del trasferimento in conto capitale operato per l'intervento sulla crisi delle Banche Venete. Il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil del 3,5% (2,3% nel secondo trimestre del 2017). Il saldo corrente e' stato anch'esso positivo, con un'incidenza sul Pil del 2,9% (2,8% nel secondo trimestre del 2017). La pressione fiscale è stata pari al 40,8%, in riduzione di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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