Istat: solo un'impresa su tre investe in innovazione

Istat: solo un'impresa su tre investe in innovazione

Secondo un report Istat, tra il 2008 e il 2010 il 31,5 per cento delle imprese italiane con almeno 10 addetti ha introdotto sul mercato o nel proprio processo produttivo almeno un'innovazione.

DateFormat

7 novembre 2012

Nel 2010 le imprese italiane hanno investito complessivamente 28 miliardi di euro per l'innovazione, con una spesa media per addetto di 7.700 euro. Sotto il profilo settoriale, la spesa per addetto varia notevolmente: al primo posto si colloca l'industria con 9.400 euro per addetto, seguita dai servizi con 5.800 euro per addetto e dalle costruzioni con 4.300 euro per addetto. E' quanto emerge da un Report dell'Istat sull'innovazione nelle imprese nel triennio 2008-2010. Nei tre anni in esame, il 31,5% delle imprese italiane con almeno 10 addetti ha introdotto sul mercato
o nel proprio processo produttivo almeno un'innovazione. Nel triennio, l'industria si conferma il settore più innovativo, con il 43,1% di imprese innovatrici contro il 24,5% dei servizi e il 15,9% delle costruzioni. La propensione all'innovazione è maggiore nelle grandi imprese: il 64,1% delle
imprese con 250 addetti e oltre ha introdotto innovazioni, contro il 47,1% delle imprese con 50-249 addetti e il 29,1% di quelle con 10-49 addetti. Il 48,1% delle imprese innovatrici ha innovato sia i prodotti sia i processi produttivi. Il 27,2% ha scelto di investire unicamente in nuovi prodotti, mentre il restante 24,7% ha adottato soltanto nuovi processi di produzione. L'Istat rileva come l'attività di innovazione sia inibita o rallentata soprattutto da fattori di natura economico-finanziaria.
Costi di innovazione troppo elevati e mancanza di risorse finanziarie interne e di altre fonti di finanziamento hanno rappresentato, infatti, il principale vincolo all'introduzione di innovazioni nel
triennio 2008-2010.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca