Jobs act autonomi e smart working, primo sì del Senato

Jobs act autonomi e smart working, primo sì del Senato

Il ddl, collegato alla legge di stabilità 2016, introduce diverse novità, dall'estensione del congedo parentale alle mamme e ai papà iscritti alla gestione separata, all'apertura di sportelli ad hoc nei centri per l'impiego.

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28 luglio 2016

Primo sì al Jobs act per gli autonomi e allo smart working: la commissione Lavoro del Senato ha approvato il testo, che dopo la pausa estiva andrà in Aula. Il ddl (collegato alla legge di stabilità 2016) sulle misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e per favorire il lavoro agile o smart working introduce diverse novità, che vanno dall'estensione del congedo parentale alle mamme e ai papà iscritti alla gestione separata, ai rimborsi ed ai tempi di pagamento; dall'apertura di sportelli ad hoc nei centri per l'impiego fino all'organizzazione del lavoro subordinato "per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici", con il solo limite di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Alla base del lavoro agile, l'obiettivo di "incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro". Novità anche per le libere professioni ordinistiche e non e per le casse private. Il testo nasce da una 'sintesi' del ddl presentato dal governo sul lavoro autonomo e del ddl parlamentare a prima firma del presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama, Maurizio Sacconi, sul lavoro agile. Dovrebbe approdare in Aula a settembre. Tra i punti principali, il congedo parentale alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi viene esteso a sei mesi (dai tre mesi) entro i primi tre anni del bambino, dal primo gennaio 2017; più garanzie sui tempi di pagamento, dato che viene considerata "abusiva" qualsiasi clausola del contratto che preveda un pagamento della prestazione oltre i 60 giorni dalla presentazione della fattura o della richiesta, così come "abusivo" viene considerato il rifiuto a stipulare contratti per iscritto. I centri per l'impiego si dotano, "in ogni sede aperta al pubblico", di uno sportello dedicato al lavoro autonomo che raccoglie le domande e offerte di lavoro, con il compito anche di fornire informazioni a professionisti e imprese, per esempio sull'avvio dell'attività o per l'accesso a commesse ed appalti pubblici o per le opportunità di credito e agevolazioni. Vengono esclusi dalla determinazione del reddito da lavoro autonomo i rimborsi delle spese di alloggio e vitto relativi alle trasferte in seguito ad un incarico da parte del committente. 

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