L'ANDAMENTO DEI PREZZI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI

L'ANDAMENTO DEI PREZZI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI

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1 agosto 2002

 

L'ANDAMENTO DEI PREZZI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI

 

 

Premessa metodologica della ricerca

 

Stando alle indagini condotte mensilmente dalla Commissione europea nei paesi della UE, il differenziale tra gli andamenti dei prezzi, così come sono rilevati dagli organismi ufficiali, e l'inflazione percepita da parte dei consumatori si è notevolmente ampliato negli ultimi mesi, confermando che le polemiche degli ultimi tempi sulla reale dinamica dell'inflazione non sono una peculiarità del nostro Paese.

 

In Italia sono derivate da questo andamento divergente accuse di non completa rispondenza degli indici alla realtà, per quanto attiene i prodotti e la loro rilevanza all'interno del paniere, e di comportamenti non corretti dei settori della distribuzione e di alcuni comparti dei servizi collegati anche all'introduzione dell'euro.

 

E' opportuno sottolineare come, al di là delle polemiche, il permanere di questa situazione possa determinare nel medio periodo alcuni problemi di non poco conto.

La percezione da parte dei consumatori di una inflazione più elevata di quella reale può, infatti, spingere da un lato ad assumere comportamenti eccessivamente prudenti nei confronti del consumo, con le inevitabili ripercussioni negative sul sistema economico, dall'altro portare a richieste salariali non in linea con la politica dei  redditi,  che  ha  rappresentato  per  il  nostro  Paese  la  chiave  per  riportare

l'inflazione entro i limiti "fisiologici".


 

Senza entrare nel merito delle caratteristiche della rilevazione, si è voluto verificare se gli andamenti registrati negli ultimi mesi nella dinamica dei prezzi al consumo italiani possano essere ritenuti anomali o ingiustificati.

 

Per andamento anomalo si è considerata una evoluzione dei prezzi crescente nell'arco di quasi un decennio, senza che vi sia alternanza di fasi di accelerazione con altre di stabilizzazione, così come ingiustificata è stata considerata una dinamica dei prezzi di prodotti o servizi che non trova all'origine aumenti dei costi delle diverse componenti che concorrono alla sua formazione.

Si è quindi proceduto ad analizzare, sulla base dei deflatori della spesa delle famiglie di contabilità nazionale e degli indici di prezzo al consumo per l'intera collettività, il comportamento tra il 1992 ed il primo semestre del 2002 dei prezzi di oltre 200 tra beni e servizi.

 

Al fine di valutare in modo più esaustivo gli andamenti si è calcolato il prezzo reale, cioè la variazione rispetto al livello generale dei prezzi in un determinato periodo, sia delle voci aggregate, che dei singoli prodotti.

 

L'analisi condotta ha portato a conferme su comportamenti "anomali" in alcuni settori, già più volte evidenziati, quali le assicurazioni, ma ha anche sottolineato come molti dei generi di largo consumo abbiano evidenziato una diminuzione dei prezzi reali nell'arco di tempo considerato.

Tra questi vi è da segnalare anche il comparto dell'alimentazione, in quanto alla netta accelerazione registrata dai prezzi a partire dall'inizio del 2001, che trova la sua origine nei diversi shock che hanno interessato il comparto del fresco, segue una lunga fase di progressiva flessione dei prezzi reali.

 

 

Prezzi: le tendenze di lungo periodo

 

Sulla base delle indicazioni provenienti dal deflatore dei consumi delle famiglie si evidenzia come, tra il 1992 ed il 2001, il dato più significativo sia rappresentato dalla diminuzione, anche nominale, dei prezzi dei tecnologici.

Evoluzione che ha influenzato sia il comparto delle comunicazioni, con una diminuzione in termini reali dei prezzi di poco inferiore al 30%, che dei servizi ricreativi, aggregato che ha beneficiato della riduzione di oltre il 30% del prezzo in termini reali degli hi-fi, computer e prodotti per la riproduzione.

 

Nel lungo periodo, particolarmente significativo risulta anche l'andamento dei prezzi reali dell'intero comparto dell'alimentazione, con una flessione di circa il 9%. A tale evoluzione hanno contribuito, nei diversi periodi, quasi tutti i prodotti che formano l'aggregato, con particolare riguardo alla frutta, il cui prezzo reale segnalava nel 2001 una diminuzione di quasi il 20% rispetto al '92, e le acque minerali e le altre bevande non alcoliche.

 

Positivo in termini di contenimento della spesa delle famiglie è risultato anche il contributo dei mobili e dell'abbigliamento, che registrano entrambi una diminuzione in termini reali dei prezzi.

 


Al contrario, aumenti nettamente superiori all'inflazione si riscontrano per l'abitazione, al cui interno si segnala l'aumento degli affitti e della fornitura d'acqua, le bevande alcoliche e tabacchi, evoluzione conseguente quasi esclusivamente alla crescita dei prezzi dei tabacchi (oltre il 20% in termini reali) in conseguenza di una politica mirata a scoraggiarne il consumo e di manovre che hanno teso ad aumentare le entrate pubbliche.

 


Fonte: elaborazione Centro Studi Confcommercio

 

Un discorso particolare riguarda il variegato comparto dei servizi vari il cui aumento in termini reali è stato complessivamente del 5%, ma al cui interno si distinguono i fortissimi aumenti registrati dalle assicurazioni (+45%) e dai servizi finanziari (oltre il 19%).

Per entrambe le voci la tendenza ad una crescita dei prezzi non sembra, tra l'altro, aver subito nell'arco del decennio in esame significative battute d'arresto. Ciò è particolarmente vero per le assicurazioni per le quali non è servito neanche il blocco temporaneo dei prezzi.

 

Nell'arco dell'ultimo decennio anche il settore degli alberghi e pubblici esercizi ha evidenziato un aumento dei prezzi reali di poco superiore rispetto all'inflazione (+3%), tendenza che riflette in larga misura i mutamenti qualitativi intervenuti dal lato dell'offerta sia nella ristorazione, che nei servizi di alloggio.

 

I significativi mutamenti intervenuti rendono peraltro particolarmente complesso il confronto dei prezzi nel lungo periodo, in quanto ci si potrebbe riferire a servizi tra loro non perfettamente omogenei e quindi non comparabili.

 

 

 

PREZZI REALI 2001-1992

(Variazioni percentuali)

GLI AUMENTI

PIU' CONSISTENTI

 

 

LE RIDUZIONI

PIU' CONSISTENTI

 

 

 

 

 

 

Assicurazioni

44,5

 

Telefoni ed equipaggiamento telefonico

-44,1

Affitti

29,8

 

TV, Hi-Fi, computer, fotografia

-34,5

Tabacco

25,8

 

Servizi telefonici, telegrafi e telefax

-20,8

Servizi finanziari

19,3

 

Frutta

-19,7

Fornitura di acqua e altri servizi dell'abitazione

12,5

 

Beni non durevoli per la casa

-14,2

Altri beni durevoli per la ricreazione e la cultura

10,9

 

Acque minerali, bevande gassate e succhi

-13,7

Servizi sociali

8,0

 

Elettrodomestici e riparazioni

-12,3

Servizi medici e paramedici non ospedalieri

4,7

 

Altri articoli ricreativi

-11,6

Acquisto mezzi di trasporto

3,1

 

Generi alimentari n.a.c.*

-10,8

Servizi ospedalieri

2,6

 

Servizi postali

-10,3

Bevande alcoliche

2,4

 

Pane e cereali

-9,8

Combustibili e lubrificanti

2,0

 

Effetti personali n.a.c.

-9,5

Spese d'esercizio dei mezzi di trasporto esclusi i combustibili

1,1

 

Vegetali incluse le patate

-9,5

Calzature

1,0

 

Pesce

-8,5

Altri servizi n.a.c.

0,7

 

Carne

-8,4

*n.a.c.= non altrove classificati

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confcommercio su dati ISTAT

 

Sulla base delle dinamiche sopra evidenziate si riscontra come, posto uguale a 100 euro un paniere di spesa medio della famiglia nel 1992, per acquistare nel 2001 lo stesso numero di beni e servizi si sia dovuto provvedere a degli spostamenti di spesa tra gruppi di prodotti.

 

In particolare, si sottolinea come per acquistare lo stesso paniere di prodotti alimentari del 1992 si sia passati dai 18,24 euro ai 17,54 del 2001.

 

Tale evoluzione è stata compensata quasi esclusivamente dall'incremento delle spese per l'abitazione, in quanto per questi beni e servizi su 100 euro se ne spendevano al 1992 16,58 cifra salita a 19,44 nel 2001.

 

 


 

 


 

 

 

 


Le tendenze recenti

 

Al fine di evidenziare gli andamenti dei singoli capitoli di spesa e dei prodotti nel primo semestre del 2002, si è preso a riferimento l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale.

Nel corso dei primi sei mesi del 2002 è risultato particolarmente rilevante l'incremento registrato dalla voce relativa all'alimentazione, che segnala un aumento del prezzo reale rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente di quasi il 2%.

Tale evoluzione, imputabile in misura quasi esclusiva al segmento del fresco, rappresenta la parte terminale di un processo iniziato nei primi mesi dello scorso anno, periodo nel quale i prezzi erano espressi in lire, ed è riconducibile alle turbolenze che hanno interessato inizialmente il settore delle carni e poi i prodotti agricoli.

 

Ciò nonostante, per questo importante segmento di spesa la dinamica nel lungo periodo dei prezzi continua a risultare inferiore rispetto all'indice generale.

E' anche importante sottolineare come diminuzioni di rilievo nei prezzi reali dei singoli prodotti abbiano quasi sempre seguito le fasi di espansione, a confermare come siano gli shock temporanei a determinarne l'aumento.

 

Tra i prodotti e servizi che negli ultimi mesi hanno segnalato una sensibile tendenza all'aumento vi sono, come già avvenuto nell'ultimo decennio, quelli relativi alle assicurazioni - il cui incremento del prezzo reale è stato nel primo semestre superiore all'11% ad ulteriore conferma della scarsa efficacia delle misure dirigistiche sui prezzi - e ai servizi finanziari, in particolare quelli bancari.

 

In controtendenza rispetto alle dinamiche di lungo periodo si segnala l'evoluzione dei prezzi dei trasporti aerei.

Dopo quasi un decennio di diminuzioni dei prezzi reali, tendenza che non si era interrotta neanche in concomitanza con la recente crisi petrolifera, per questa voce si segnala un aumento in termini reali di quasi il 3%.

Tale evoluzione è probabilmente imputabile alla crisi che ha coinvolto molte compagnie dopo l'11 settembre del 2001 e agli aumentati costi per la sicurezza.

Il realizzarsi di una dinamica dei prezzi del trasporto aereo più sostenuta rispetto al passato si è tradotta anche in un incremento del costo delle vacanze organizzate, capitolo sul quale stanno comunque cominciando ad evidenziarsi i primi benefici del riapprezzamento dell'euro.

 

Relativamente agli altri beni e servizi si segnala il sensibile aumento dei prezzi reali dei giornali (oltre l'11% nei confronti del primo semestre del 2001), evoluzione che ha compensato la perdita subita in termini relativi negli ultimi anni nei quali il prezzo era rimasto invariato.

 

Analizzando nel dettaglio l'andamento dei prodotti che compongono i singoli aggregati si evidenzia come all'interno del capitolo relativo all'istruzione nel primo semestre del 2002 sia proseguita la tendenza, iniziata negli anni precedenti, ad un aumento dei prezzi per l'istruzione secondaria ed universitaria a ritmi decisamente più elevati rispetto alla media.

 

Anche per il comparto degli alberghi e ristoranti la tendenza appare improntata ad una crescita dei prezzi più sostenuta rispetto all'indice generale, riflettendo in parte sia gli adeguamenti dei prezzi di alcuni prodotti e servizi rimasti fermi negli anni precedenti, sia le spinte derivanti dall'aumento di alcuni costi a monte.

 


 

 

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