L'Aquila: le tasse rischiano di abbattersi come scure

L'Aquila: le tasse rischiano di abbattersi come scure

La prevista sospensione dei tributi per imprenditori e professionisti che fatturano 200 mila euro? C'è differenza, dice la Confcommercio, tra i guadagni dei professionisti, vicini al volume d'affari e dei commercianti, ridotti a una piccola percentuale.

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16 giugno 2010
TERREMOTO: CIONI (CONFCOMMERCIO), DEBITI AUMENTATI DEL 40%

 

A seguito del terremoto del 6 aprile 2009 l'esposizione debitoria delle piccole e medie imprese commerciali nei confronti di banche e fornitori è cresciuto del 40%. Lo ha reso noto il direttore provinciale di Confcommercio L'Aquila, Celso Cioni, sulla base di una ricerca condotta con in collaborazione con l'Ascom nazionale. In un momento delicato come questo le tasse rischiano di abbattersi come una scure anche sulle attività commerciali.

Se da un lato la manovra correttiva prevede la sospensione di tributi e contributi per imprenditori e professionisti dal volume d'affari di 200 mila euro, sono poche le attività commerciali il cui fatturato è inferiore a tale cifra.

“Bisogna fare distinzione - ha fatto notare Cioni - tra imprenditore e libero professionista: mentre per quest'ultimo i guadagni sono vicini al volume d'affari, i commercianti guadagnano solo una piccola percentuale, spesso ridotta al 15% del fatturato. Così, un'azienda che non ha un volume d'affari superiore a quello indicato dalla manovra non ha ragione di esistere, in quanto non consentirebbe neanche un reddito accettabile”.

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