L'Ecofin allunga le scadenze dei prestiti a Portogallo e Irlanda

L'Ecofin allunga le scadenze dei prestiti a Portogallo e Irlanda

Dai ministri delle finanze Ue un boccata d'ossigeno per i due Paesi. Via libera anche al "Two Pack" ma ancora nessuna decisione sul tetto ai bonus dei manager bancari.

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6 marzo 2013

 

 
L'Ecofin, nella riunione del 5 marzo, ha deciso di allungare le scadenze dei prestiti concessi a Portogallo e Irlanda. I ministri hanno chiesto alla Troika, composta da Commissione europea, Bce e Fondo monetario internazionale, di elaborare "la migliore opzione possibile" relativa ai prestiti Efsf e Efsm, , in modo da arrivare a una decisione al prossimo Ecofin che si terrà ad aprile a Dublino. Secondo i ministri delle finanze Ue, i programmi di aiuto a Dublino e Lisbona, nonostante la difficile situazione economica, sono ''sul binario giusto''. Proprio alla luce della decisione di concedere più tempo ai Paesi in difficoltà, lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi si è ristretto, scendendo sotto la quota dei 320 punti base. 
 
La riunione dei ministri delle Finanze europei è stata anche l'occasione per dare il via libera al "Two pack", la serie di vincoli sulle politiche di bilancio per l'Eurozona. La prossima settima il 'Two pack' passerà al voto definitivo dell'Europarlamento. Il vincolo più importante è l'obbligo per gli Stati a presentare i progetti di bilancio alla Commissione e all'Eurogruppo prima di metà ottobre, cioè prima dell'approvazione da parte dei parlamenti nazionali. Se le finanziarie non rispettano il patto di stabilità Bruxelles può chiedere delle modifiche. Il 'Two pack' completa le misure a disposizione dell'Eurozona per coordinare le politiche di bilancio ed economiche preventivamente.

Nessuna decisione, invece, sul tetto ai bonus dei manager bancari. Secondo l'Econfin serve più tempo per risolvere ''dettagli tecnici'' tra cui la questione della data di entrata in vigore della CRD4 (la proposta di direttiva per i requisiti di capitale delle banche, ndr) e quella della modalità di applicazione del massimale di remunerazione" - ha annunciato il ministro irlandese dell'economia Micheal Noonan -. "Il compromesso sul CRD4 ha un'ampia maggioranza, oggi e stato raggiunto un accordo politico, ma comunque ci sono dei problemi e speriamo che ci sia una conclusione nelle prossime settimane. Sul CRD4 c'era l'unanimità – ha spiegato il ministro – la divergenza nasce sui bonus dei manager e sulla remunerazione. Noi riteniamo sia il miglior compromesso possibile ma oggi sono venuti fuori dubbi sui tempi di approvazione in sede nazionale e su altre questioni tecniche in sospeso''. Ora sarà il Coreper (il Consiglio a livello di ambasciatori, ndr) ad occuparsi della finalizzazione del testo, e ''non è detto che il Parlamento debba rientrare di nuovo in questione, perché dovrebbero essere solo aspetti tecnici e non politici''. Tutto dovrebbe comunque essere fatto entro fine marzo, ha assicurato.
 

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