L'Europa avvia la "fase due", "ora crescita e lavoro"

L'Europa avvia la "fase due", "ora crescita e lavoro"

A Bruxelles primo vertice dei capi di Stato e di governo non dedicato, da due anni a questa parte, solo ad austerità e rigore. Van Rompuy rieletto alla presidenza dell'Unione Europea.

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2 marzo 2012

L'Europa vuole voltare la pagina della crisi dei debiti. "Siamo al punto di svolta", secondo il
presidente Ue, Herman Van Rompuy, e per questo è tempo di passare alla 'fase due', anche sfruttando l'occasione fornita dalla Bce che con la sua operazione di liquidità sta sostenendo l'Euro:
nel primo summit dei capi di Stato e di governo da due anni a questa parte non dedicato ad austerità e rigore, l'agenda è tutta puntata sul rilancio di crescita e occupazione, nel giorno in cui la disoccupazione dell'Eurozona raggiunge livelli che Bruxelles definisce "drammatici". Ma, sullo sfondo, restano comunque presenti i temi che ancora dividono la Ue e che tengono l'Eurozona sempre in bilico: Grecia e fondo salva-Stati, i due nodi che i leader ancora non riescono a sciogliere.
CRESCITA E LAVORO. Per rafforzare la competitività i leader Ue hanno deciso di rafforzare il mercato unico, anche basandosi sugli input contenuti "nella lettera dei dodici premier, sopra tutti Cameron e Monti", come ha spiegato Van Rompuy. Tra le priorità indicate: abbattere le barriere al mercato dei servizi, creare un mercato unico del digitale e dell'energia nel giro di due anni, ridurre il peso della regolamentazione Ue. Per la cancelliera Merkel la Bce, con la sua operazione di liquidità alle banche, ha dato tempo ai politici di pensare a competitività, crescita e occupazione:
"ora dobbiamo farlo, altrimenti il mondo non si fiderà di noi". Il presidente della Commissione Ue José Barroso ha proposto di lanciare i 'project bond' per investimenti mirati sulle infrastrutture.
GRECIA. Un Eurogruppo ad hoc, convocato prima del summit, ha fatto il punto sulla situazione: sufficienti le misure prese dal governo, o 'azioni prioritarie' chieste dalla Ue in cambio degli aiuti, ma non ancora abbastanza per sbloccare la prima tranche di fondi. L'Eurozona, prima di allargare i cordoni della borsa, vuole aspettare che le banche aderiscano all'operazione di 'swap' dei titoli. Almeno il 70% deve partecipare, altrimenti l'operazione non porterà il taglio del debito stabilito e gli
aiuti non saranno abbastanza. Il via libera definitivo agli aiuti non si avrà prima del 12 marzo, con il prossimo Eurogruppo. Per il premier Mario Monti si va verso una conclusione "positiva".
FONDO SALVA-STATI. I leader della Ue, come ha annunciato Van Rompuy al termine del Vertice, hanno deciso di rivedere la capacità del fondo salva-Stati entro marzo e di accelerare il versamento delle quote nazionali nel fondo Esm. La decisione di aumentare il fondo, attraverso la 'fusione' tra il vecchio fondo Efsf (ha ancora 250 miliardi di euro) e il nuovo Esm (500 miliardi)potrà essere presa dai soli ministri delle Finanze. La decisione deve comunque essere presa entro la
prossima riunione del G20 di aprile che vuole vedere lo 'sforzo' Ue prima di aumentare il suo contributo al fondo Eurozona del Fmi.
RIELEZIONE HERMAN VAN ROMPUY. Il fiammingo Van Rompuy è stato confermato dai leader presidente della Ue, e resterà in carica fino al 30 novembre 2014. Van Rompuy servirà anche presidente dell'Eurosummit, il forum tra i leader dei 17 Paesi dell'Eurozona.

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