L'Fmi promuove l'Italia ma chiede riforme strutturali

L'Fmi promuove l'Italia ma chiede riforme strutturali

Secondo gli economisti di Washington, "le politichye adottate sono state una giusta risposta alla crisi". "Mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e fare riforme strutturali per far ripartire l'economia".

DateFormat

30 marzo 2010
In Italia è ora in atto una ripresa “modesta e fragile basata sulla domanda esterna”

In Italia è ora in atto una ripresa “modesta e fragile basata sulla domanda esterna”. Questo il giudizio degli ispettori del Fondo Monetario internazionale nel corso della conferenza stampa al termine della missione alla presenza del ministro dell'Economia Giulio Tremonti.  Gli economisti del Fmi, hanno sottolineato che per il futuro “sarà essenziale mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e fare riforme strutturali che aumentino il potenziale di crescita dell'economia”. “Ma tale ripresa - hanno avvertito - non è ancora completamente affermata e molto dipende da cosa succederà in Europa e in particolare in Germania”. “E’ importante contenere la spesa pubblica, anche se un buon lavoro durante la crisi è stato fatto, ma è molto importante ridurre il debito pubblico. Inoltre saranno molto importanti le riforme strutturali che aumenteranno il potenziale di crescita dell'economia italiana”. Nel documento consegnato a Tremonti al termine della missione del Fondo si legge in particolare che la “lenta ripresa dei principali partner commerciali italiani e il significativo gap di competitività limiteranno la crescita dell’export; l'aumento delle sofferenze e la necessità di rafforzare il capitale delle banche ridurrà l'offerta di credito; l'aumento della disoccupazione minerà i consumi privati; e gli investimenti saranno limitati a causa dei vincoli finanziari, del basso utilizzo dei fattori produttivi e della diminuzione della produttività”. “Anche se i peggiori effetti della crisi sono passati – hanno avvertito ancora gli economisti di Washington - restano alcune vulnerabilità chiave”. E in particolare, si legge, “l’elevato livello di debito e l’insoddisfacente performance di crescita potrebbe rendere l'Italia vulnerabile a shock esterni”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca