L'indagine Confcommercio sulle imprese

L'indagine Confcommercio sulle imprese

DateFormat

24 settembre 2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INDAGINE SULL'ADEGUAMENTO E SULLA PREPARAZIONE ALL'EURO DELLE IMPRESE CONDOTTA ATTRAVERSO LE ORGANIZZAZIONI DEL SISTEMA CONFCOMMERCIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

24 settembre 2001


PREMESSA

 

 

Il passaggio all’euro rappresenta per il sistema associativo di Confcommercio una tappa particolarmente impegnativa in quanto le associazioni e le organizzazioni aderenti svolgono un ruolo chiave di informazione, di formazione e di assistenza nei confronti delle imprese.

 

Per monitorare complessivamente il processo di adeguamento in corso è stata avviata una indagine presso le associazioni territoriali - Ascom e Unioni regionali - e le organizzazioni di categoria utilizzando il metodo delle interviste tramite questionario.

 

Scopo dell'indagine, quello di individuare il livello di conoscenza dei diversi aspetti legati alla fase di introduzione dell’euro da parte delle imprese dei servizi di mercato e mettere in luce eventuali problemi che si troveranno ad affrontare gli operatori del settore.

 

Un altro aspetto importante evidenziato dall’indagine riguarda le iniziative per aiutare le imprese del terziario nei rapporti con i consumatori che si troveranno inevitabilmente di fronte a difficoltà nel quantificare i costi dei propri acquisti nella fase di introduzione della nuova moneta.

 

Su alcune questioni come il grado di preparazione e di adeguamento alle fasi dell’euro, si è ritenuto utile raccogliere anche il parere di altri soggetti quali istituti di credito, uffici postali ed enti locali.

 

 

 

1. IL LIVELLO DI CONOSCENZA DELL'EURO

 

 

Il livello di conoscenza delle fasi per l'introduzione dell'euro

 

Nell'imminenza dell'introduzione dell'euro, è diffusa la percezione che ci sia ancora molto lavoro da fare per informare e per spiegare a imprese e consumatori i meccanismi di questo passaggio. Il livello di conoscenza delle fasi di introduzione della nuova moneta lascia margini, anche se non molto ampi, all'incertezza, all'insicurezza e non sembra prevalere una generale e solida consapevolezza delle grandi novità che questa rivoluzione introdurrà nei comportamenti delle imprese e dei consumatori.

 

Circa il 40% dei responsabili tecnici del sistema organizzativo Confcommercio, infatti, ritiene che il livello di conoscenza delle fasi dell'introduzione dell'euro sia sufficiente e questo dato si associa al 44,1% di chi ritiene che il livello di conoscenza sia adeguatamente diffuso. Esiste, comunque, una quota significativa di responsabili (16,2%) che valuta insufficiente il livello di conoscenza in materia (cfr. Tav. 1).

 

Differenti valutazioni si riscontrano da parte dei responsabili tecnici di altri enti. In particolare il 63,7% di chi opera negli istituti di credito ritiene che ci sia un livello di conoscenza diffuso o molto diffuso, mentre per il 18,1% dei casi si tratta di un livello sufficiente; chi valuta che sia ancora insufficiente registra una quota percentuale pari al 18,2%.

 

Negli uffici postali le valutazioni tendono ad essere più ottimiste in quanto i responsabili tecnici di tali uffici ritengono per il 60% dei casi che ci sia un livello di conoscenza diffuso o molto diffuso, per il 30% sufficiente e per il 10% insufficiente.

 

Chi sta più a contatto con le imprese, come le camere di commercio, ritiene per il 46,2% che ci sia un livello di conoscenza diffuso o molto diffuso, mentre vi è una quota significativa di giudizi che ritiene esista un livello di conoscenza sufficiente (46,2%) mentre un livello insufficiente è riscontrato solo per il 7,6% dei casi.

 

Dal punto di vista territoriale si percepisce un divario tra i livelli di conoscenza al Centro-Nord e il Mezzogiorno. E' questo il parere dei responsabili tecnici del sistema organizzativo Confcommercio che rilevano un livello di conoscenza insufficiente più nelle regioni del Mezzogiorno (22,7%) rispetto al Centro-Nord (12,5%); un livello adeguato di conoscenza (molto diffuso/diffuso) si riscontra al Centro-Nord (47,5%) rispetto alle regioni meridionali (36,4%), mentre si equivalgono i giudizi sulla presenza di una conoscenza sufficiente nelle due ripartizioni (40%).

 

Analogo il giudizio dei responsabili tecnici delle poste che registrano un livello di conoscenza più insufficiente nel Mezzogiorno (40%).

 

Interpellati sull'aspetto informativo, che è un elemento cruciale per accompagnare le imprese e i cittadini nel passaggio all'euro, le risposte dei responsabili tecnici del sistema organizzativo Confcommercio hanno evidenziato carenze su alcuni aspetti legati all'introduzione della nuova moneta (cfr. Tav. 2).

 

Se il 60% degli intervistati ritiene, infatti, che l'informazione attuata sia stata sufficiente per quanto riguarda i perché dell'euro e i motivi di fondo che hanno condotto gli stati a questa scelta, oltre che per quanto riguarda le diverse tappe dell'euro, su altri aspetti evidenziano, però, il mancato raggiungimento dell'obiettivo.

 

In particolare il 56,7% degli intervistati non ritiene sufficiente quanto è stato fatto in campo informativo riguardo al periodo di doppia circolazione, una fase transitoria che comporterà, sicuramente, difficoltà di ordine tecnico ma anche psicologico per le imprese e i consumatori. Più alta (66,2%) è la percentuale di chi ritiene che non vi sia stata sufficiente informazione nell'evidenziare i vantaggi dell'euro.

 

L'analisi dei dati per macro-aree presenta qualche differenza: sul perché dell'euro il Mezzogiorno ritiene che l'opera di informazione sia stata sufficiente (63,2%) a differenza del Centro-Nord che per il 52,5% dei giudizi è valutata insufficiente, mentre sia nel Centro-Nord che nel Mezzogiorno si reputa sufficiente quanto è stato operato per spiegare le tappe dell'euro. Anche per quanto riguarda i vantaggi dell'euro, Centro-Nord (72,5%) e Sud (61,1%) sono accomunati dal giudizio che quello che è stato fatto è ancora insufficiente.

 

 

 

2. LA TUTELA DEI CONSUMATORI

 

 

Quali sono i soggetti maggiormente impegnati nell’attività di assistenza ai consumatori e come ci si sta organizzando per dare una mano ai consumatori

 

L’opera di sensibilizzazione e assistenza ai consumatori è un lavoro che sta coinvolgendo diversi soggetti, ma sono le organizzazioni di categoria quelle ritenute maggiormente impegnate, secondo il giudizio del 40% degli intervistati e tale valutazione è comune, nella stessa misura, sia al Centro-Nord che nel Mezzogiorno (cfr. Tav. 3).

 

Gli altri soggetti attivi su questi temi, secondo una valutazione che non differisce tra gli intervistati del Centro-Nord e del Mezzogiorno, sono per il 33% le banche, per il 15% le camere di commercio e per il 9% le istituzioni territoriali .

 

Emerge, comunque, la necessità di potenziare ed accelerare il processo di informazione ai cittadini e di adeguamento da parte delle imprese al passaggio all’euro.

 

In questa direzione devono essere mobilitate tutte le istituzioni pubbliche, sia nazionali che locali, le associazioni di categoria, oltre naturalmente le aziende di credito, e tutte gli organismi che hanno un ruolo nella vita quotidiana dei cittadini (uffici postali, ecc.) per recuperare un ritardo che potrebbe diventare pericoloso.

 

Per gli operatori del terziario si tratta di una situazione che li vede in prima linea, vivendo direttamente tutti i problemi connessi all’adeguamento delle attrezzature, ma anche perché si trovano inevitabilmente a fare da filtro a tutte le preoccupazioni e alla necessità di informazione da parte dei cittadini.

 

Per aiutare i consumatori a superare le difficoltà legate all'utilizzo della nuova moneta, il sistema organizzativo di Confcommercio ha avviato una serie di iniziative finalizzate a facilitare al consumatore la conoscenza dei meccanismi legati all'introduzione dell'euro: il 57% degli intervistati sta realizzando direttamente, o con altri enti, seminari di sensibilizzazione e incontri con esperti di banche, il 35,4% sta predisponendo o diffondendo materiale informativo, mentre oltre il 7% sta promuovendo iniziative quali simulazioni di vendita e l’adesione al Protocollo Eurologo.

 

 

I programmi specifici di assistenza agli associati

 

In particolare il sistema organizzativo Confcommercio, consapevole del ruolo strategico che riveste e che gli viene riconosciuto, ha predisposto una serie di iniziative per assistere gli imprenditori commerciali in questa delicata fase di accelerazione in vista del 1 gennaio 2002 (cfr. Tav. 4).

 

Il 38,2% sta predisponendo interventi di tipo formativo, il 36,8% di informazione ed il 22,1% di assistenza tecnica (per la gestione della contabilità o la prenotazione degli euro).

 

 

In quali campi i consumatori e gli operatori economici si aspettano gli interventi più incisivi

 

Nonostante le tante iniziative in atto, i consumatori e gli operatori economici ritengono necessari interventi più incisivi da parte delle associazioni di categoria e degli altri enti o istituzioni (cfr. Tav. 5).

 

Viene avvertita soprattutto la necessità di una maggiore attività formativa da parte delle associazioni di categoria (45,6% a livello nazionale) e tale esigenza è sentita con più evidenza nel Mezzogiorno (50%) rispetto al Centro-Nord (45%).

 

Comunicazione (per il 65%) e formazione (20%) sono gli interventi principali che consumatori e operatori economici si aspettano dalle aziende di credito; mentre dalle camere di commercio, per il ruolo istituzionale che queste ricoprono, l'aspettativa in entrambi i casi è del 41,7%.

 


3. I COMMERCIANTI E L'EURO

 

 

I problemi principali per i commercianti

 

Dal momento che l'euro entrerà in circolazione, le imprese del commercio saranno subito chiamate a sostenere un impatto cruciale con le esigenze dei consumatori e da ciò ne deriverà una serie di problemi che non devono essere sottovalutati (cfr. Tav. 6).

 

A giudizio dei responsabili tecnici del sistema organizzativo Confcommercio, al primo posto tra i problemi che i commercianti si troveranno ad affrontare è stato indicato con maggiore frequenza l'attuazione dei meccanismi di arrotondamento (47%) a cui si associa anche la modalità di distribuzione del contante (31,8%). Sembrano destare meno preoccupazione sia il funzionamento di scontrini fiscali e Pos (13,6%) che i criteri di esposizione dei prezzi (7,6%), anche se quest'ultimo problema viene richiamato con una frequenza non prioritaria, ma che è comunque significativa.

 

Centro-Nord e Mezzogiorno non divergono da questa classifica dei principali problemi anche se il Centro-Nord avverte di più gli effetti dell'attuazione dei meccanismi di arrotondamento (50%) rispetto al Mezzogiorno (42,9%).

 

 

Le iniziative degli operatori del commercio, del turismo e dei servizi per adeguare l'attività aziendale all'introduzione dell'euro

 

Quanto è stato fatto dagli operatori del terziario per rendere adeguata la propria impresa alle novità che verranno introdotte con la circolazione dell'euro? Su questo aspetto l'indagine ha messo chiaramente in evidenza forti ritardi in diverse aree dell'attività aziendale.

 

A giudizio dei responsabili tecnici del sistema organizzativo Confcommercio è stato fatto poco per quanto riguarda (cfr. Tav. 7):

 

¨      la prenotazione del contante in euro (89,4%);

¨      l'addestramento del personale di cassa (80,6%);

¨      l'aggiornamento della contabilità (79,5%);

¨      l'informazione dei consumatori (77,6%);

¨      la gestione corrente degli assegni (70,1%).

 

Passi avanti sono stati fatti nell'adeguamento e/o aggiornamento dei registratori di cassa e nella predisposizione di nuovi prezzi e listini, problemi che per il 50% degli intervistati è stato fatto abbastanza/molto, mentre per l'altro 50% è stato fatto poco.

L'analisi del macro-aree evidenzia che, a giudizio degli intervistati, nel Mezzogiorno si è fatto poco nelle seguenti aree:

 

¨      prenotazione del contante in euro (totalità del campione);

¨      aggiornamento della contabilità (95,5%);

¨      addestramento del personale di cassa (86,4%);

¨      informazione dei consumatori (86,4%).

 

Nel Centro-Nord la situazione è la seguente:

 

¨      prenotazione del contante in euro (95%);

¨      addestramento del personale di cassa (85%);

¨      aggiornamento della contabilità (82,5%);

¨      informazione dei consumatori (77,5 %).

 

Contrariamente il 92,5% degli intervistati ritiene, invece, che si sia provveduto in maniera adeguata per quanto riguarda l'adeguamento e/o l'aggiornamento dei registratori di cassa e dei Pos, mentre è maggioritaria l'opinione (52,5%) che sia stato fatto abbastanza per quanto riguarda la predisposizione di nuovi prezzi e nuovi listini in euro.

 

 

I possibili disagi nelle operazioni di resto, secondo gli operatori e secondo i consumatori

 

Tra le operazioni connesse al pagamento, quella relativa al resto suscita notevole preoccupazione perché si prevede che comporterà dei disagi per i consumatori che, a giudizio degli intervistati, saranno molto elevati per il 63,6% e mediamente elevati per il 36,4% (cfr. Tav. 8).

 

Anche gli operatori commerciali potranno risentire dei disagi nelle operazioni di resto e tale rischio è giudicato mediamente elevato per il 52,2% degli intervistati e molto elevato per il 41,8%, mentre solo il 6% lo ritiene di modesta entità.

 

 

Le preoccupazioni dei commercianti riguardo le falsificazioni e la gestione degli assegni e delle cambiali

 

E' presente anche un forte timore per possibili falsificazioni in quanto il rischio è mediamente elevato per il 44,1% degli intervistati e molto elevato per il 26,5%; circa il 30% giudica tale rischio modesto (cfr. Tav. 9).

 

E' diffusa, inoltre, la preoccupazione per i problemi che potrebbero derivare dalla gestione degli assegni e delle cambiali. In tal senso il 47% degli intervistati esprime una preoccupazione mediamente elevata a cui va ad associarsi il 15,1% che ha una preoccupazione molto elevata (cfr. Tav. 10).

 

 

I vantaggi delle carte di credito

 

L'utilizzo delle carte di credito e del bancomat è considerato un forte vantaggio nella fase di avvio dell'euro sia per i consumatori che per gli operatori commerciali (86,8%) (cfr. Tav. 11).

 

 

Le attività commerciali e di servizio che rischiano di trovarsi in maggiori difficoltà durante i primi mesi di introduzione dell'euro

 

L'avvio dell'euro non sarà facile per tutte le imprese ed è quasi unanime il giudizio nell'indicare soprattutto nel piccolo dettaglio alimentare (83,3%), ma anche nel bar (12,2%) le attività che avranno maggiori problemi nei primi tempi di utilizzo della nuova moneta (cfr. Tav. 12).

 

D'altra parte sono proprio queste le aziende che in virtù di un contatto quotidiano con il consumatore saranno chiamate a svolgere, più di altri, il ruolo di cambiavalute.

 

Alla base di questa valutazione vi è anche la convinzione che queste imprese risentiranno, più di altre tipologie di vendita e di servizio, dei maggiori costi di adeguamento, del minor livello tecnologico in possesso e del ritardo nella formazione.


TAVOLA  1

 

QUALE E' IL LIVELLO DI CONOSCENZA DELLE FASI

PER L'INTRODUZIONE DELL'EURO?

 

 

 

SISTEMA ORGANIZZATIVO CONFCOMMERCIO

 

 

Valori percentuali

Molto diffuso  (oltre il 70%)

14,7

Diffuso            (dal 60% al 70%)

29,4

Sufficiente       (tra il 50% e il 60%)

39,7

Insufficiente    (meno del 50%)

16,2

Totale

100,0

 

 

 ISTITUTI DI CREDITO

 

 

Valori percentuali

Molto diffuso  (oltre il 70%)

27,3

Diffuso            (dal 60% al 70%)

36,4

Sufficiente       (tra il 50% e il 60%)

18,1

Insufficiente    (meno del 50%)

18,2

Totale

100,0

 

 

UFFICI POSTALI

 

 

Valori percentuali

Molto diffuso   (oltre il 70%)

10,0

Diffuso             (dal 60% al 70%)

50,0

Sufficiente       (tra il 50% e il 60%)

30,0

Insufficiente     (meno del 50%)

10,0

Totale

100,0

 

 

SOGGETTI ISTITUZIONALI

 

 

Valori percentuali

Molto diffuso   (oltre il 70%)

12,5

Diffuso             (dal 60% al 70%)

12,5

Sufficiente       (tra il 50% e il 60%)

62,5

Insufficiente     (meno del 50%)

12,5

Totale

100,0

 

                                                                                                       (segue)

 

CAMERE DI COMMERCIO

 

 

Valori percentuali

Molto diffuso   (oltre il 70%)

15,4

Diffuso             (dal 60% al 70%)

30,8

Sufficiente       (tra il 50% e il 60%)

46,2

Insufficiente     (meno del 50%)

7,6

Totale

100,0

 

 


TAVOLA 2

 

 

 E' SUFFICIENTE L'INFORMAZIONE SU:

 

 

 

 

Valori percentuali

 

 

 

Il perchè dell'euro

No

40,6

 

Si

59,4

 

Totale

100,0

 

 

 

Le tappe  dell'euro

No

40,0

 

Si

60,0

 

Totale

100,0

 

 

 

Il periodo di doppia circolazione

No

56,7

 

Si

43,3

 

Totale

100,0

 

 

 

I vantaggi dell'euro

No

66,2

 

Si

33,8

 

Totale

100,0

 

 

 

 

 


TAVOLA  3

 

IL LIVELLO DI CAMBIO LIRA-EURO A 1936,27 COMPORTA ALCUNE DIFFICOLTA' NEL QUANTIFICARE IL COSTO DEGLI ACQUISTI.

 

 

 

QUALI SONO I SOGGETTI MAGGIORMENTE IMPEGNATI NELL'ATTIVITA' DI ASSISTENZA AI CONSUMATORI?

 

 

Valori percentuali

Organizzazioni di Categoria

40,3

Camere di Commercio

14,9

Banche

32,8

Organizzazioni provinciali del Tesoro

0,0

Istituzioni territoriali

9,0

Altri

3,0

Totale

100,0

 

 

 

COME CI SI STA COMPORTANDO PER AIUTARE I CONSUMATORI?

 

 

Valori percentuali

Predisposizione o diffusione materiale informativo

35,4

Promozione simulazioni di vendita

2,9

Realizzazione direttamente o con altri enti seminari di sensibilizzazione

44,1

Attuazione incontri pubblici con esperti di banche

13,2

Adesione al Protocollo Eurologo sulla stabilità dei prezzi

4,4

Totale

100,0

 

 

 

 


TAVOLA 4

 

QUALI PROGRAMMI SPECIFICI DI ASSISTENZA

AGLI ASSOCIATI INTENDETE ATTIVARE?

 

 

 

Valori percentuali

Di tipo informativo

36,8

Di tipo formativo

38,2

Di interfaccia nei confronti delle istituzioni

2,9

Di assistenza tecnica

22,1

Totale

100,0

 

 

 

 


TAVOLA 5

 

 IN QUALI CAMPI I CONSUMATORI E GLI OPERATORI ECONOMICI  SI ASPETTANO INTERVENTI PIU' INCISIVI DA PARTE :

 

 

SISTEMA ORGANIZZATIVO CONFCOMMERCIO

 

 

Valori percentuali

Comunicazione

39,7

Avvio organizzativo

8,8

Formazione

45,6

Adeguamento amministrativo contabile

1,5

Adeguamento delle attrezzature

4,4

Altro

0,0

Totale

100,0

 

 

 ISTITUTI DI CREDITO

 

 

Valori percentuali

Comunicazione

65,0

Avvio organizzativo

5,0

Formazione

20,0

Adeguamento amministrativo contabile

0,0

Adeguamento delle attrezzature

10,0

Altro

0,0

Totale

100,0

 

 

 UFFICI POSTALI

 

 

Valori percentuali

Comunicazione

14,3

Avvio organizzativo

28,6

Formazione

28,6

Adeguamento amministrativo contabile

14,3

Adeguamento delle attrezzature

14,2

Altro

0,0

Totale

100,0

 

                                                                                                       (segue)

 

 

 

SOGGETTI ISTITUZIONALI

 

 

Valori percentuali

Comunicazione

20,0

Avvio organizzativo

20,0

Formazione

60,0

Adeguamento amministrativo contabile

0,0

Adeguamento delle attrezzature

0,0

Altro

0,0

Totale

100,0

 

 

 CAMERE DI COMMERCIO

 

 

Valori percentuali

Comunicazione

41,7

Avvio organizzativo

0,0

Formazione

41,7

Adeguamento amministrativo contabile

0,0

Adeguamento amministrativo contabile

16,6

Altro

0,0

Totale

100,0

 


TAVOLA 6

 

QUALI CREDETE POSSANO ESSERE I PRINCIPALI PROBLEMI

PER I COMMERCIANTI ?

 

 

Valori

percentuali

Il funzionamento di scontrini fiscali e POS

13,6

La modalità di distribuzione del contante

31,8

L'attuazione dei meccanismi di arrotondamento

47,0

I criteri di esposizione dei prezzi

7,6

Totale

100,0

 


TAVOLA 7

 

IN CHE MISURA GLI OPERATORI DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DEI SERVIZI HANNO GIA' PROVVEDUTO A:

                                                                                                               

 

 

Valori percentuali

Adeguare e/o aggiornare registratori di cassa, Pos

Poco

50,0

 

Abbastanza

45,5

 

Molto

4,5

 

Totale

100,0

 

 

 

Aggiornare contabilità

Poco

79,3

 

Abbastanza

17,6

 

Molto

2,9

 

Totale

100,0

 

 

 

Informare i consumatori

Poco

77,6

 

Abbastanza

22,4

 

Molto

0,0

 

Totale

100,0

 

 

 

Prenotare il contante in euro

Poco

89,4

 

Abbastanza

10,6

 

Molto

0,0

 

Totale

100,0

 

 

 

Gestire gli assegni

Poco

70,1

 

Abbastanza

26,9

 

Molto

3,0

 

Totale

100,0

 

 

 

Predisporre nuovi prezzi e nuovi listini in euro

Poco

50,0

 

Abbastanza

47,1

 

Molto

2,9

 

Totale

100,0

 

 

 

Addestrare il personale di cassa

Poco

80,6

 

Abbastanza

19,4

 

Molto

0,0

 

Totale

100,0

NOTA BENE:                   Poco (meno del 50%)

                                            Abbastanza (tra il 50% e il 70%)

                                            Molto (oltre il 70%)


TAVOLA 8

 

SONO ATTESI DISAGI NELLE OPERAZIONI DI RESTO?

 

 

PER I COMMERCIANTI

 

 

Valori

percentuali

 

 

Modesti

6,0

Mediamente elevati

52,2

Molto  elevati

41,8

Totale

100,0

 

 

 

 

PER I CONSUMATORI

 

 

Valori

percentuali

 

 

Modesti

0,0

Mediamente elevati

36,4

Molto  elevati

63,6

Totale

100,0

.

 

 

 


TAVOLA 9

 

LE PREOCCUPAZIONI TRA I COMMERCIANTI RIGUARDO LE FALSIFICAZIONI SONO:

 

 

Valori percentuali

 

 

Modeste

29,4

Mediamente elevate

44,1

Molto  elevate

26,5

Totale

100,0

 

 

 

 

 

TAVOLA 10

 

LE PROCCUPAZIONI DEI COMMERCIANTI RIGUARDO

LA GESTIONE DEGLI ASSEGNI E DELLE CAMBIALI SONO:

 

 

Valori percentuali

 

 

Modeste

37,9

Mediamente elevate

47,0

Molto  elevate

15,1

Totale

100,0

 

 

 

 

 

TAVOLA N. 11

 

PER CHI SONO UN VANTAGGIO LE CARTE DI CREDITO

E I BANCOMAT?

 

 

Valori percentuali

 

 

I consumatori

10,3

Gli operatori

2,9

Entrambi

86,8

Totale

100,0

 

 


TAVOLA 12

 

QUALI ATTIVITA' RISCHIANO DI TROVARSI IN MAGGIORI DIFFICOLTA' DURANTE I PRIMI MESI DI INTRODUZIONE DELL'EURO?    

 

 

 

Valori percentuali

 

 

Piccolo dettaglio alimentare

83,3

Piccolo dettaglio non alimentare

1,5

Supermercati

3,0

Bar

12,2

Ristoranti

0,0

Alberghi

0,0

Agenzie di viaggio

0,0

Totale

100,0

 

 

 

 

 

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