La Bce "taglia" le stime della crescita

La Bce "taglia" le stime della crescita

Gli economisti della Banca centrale europea hanno abbassato le previsioni sulla crescita dell'area euro per il 2012 (fra -0,6 e -0,4 per cento) e il 2013 (fra -0,9 e +0,3 per cento). Nel 2014 Pil tra il +0,2 e il +2,2 per cento.

DateFormat

13 dicembre 2012

La Bce ha rivisto al ribasso le stime sul Pil dell'area euro per il 2012 e il 2013. Gli esperti
dell'Eurosistema, si legge nel bollettino mensile di Francoforte, prevedono che quest'anno l'economia dell'Eurozona subisca una contrazione tra lo 0,6% e lo 0,4% (a settembre era stata stimata una forchetta tra -0,4% e -0,2%) "a causa del peggioramento delle prospettive di breve periodo". Nel 2013, invece, e' ora prevista una variazione compresa tra il -0,9% e il +0,3%, laddove a settembre era stata calcolata una forchetta tra -0,4% e +1,4%. La revisione, spiega il bollettino, e' legata all'"effetto sulla domanda interna delle ulteriori misure di risanamento delle finanze pubbliche in alcuni paesi dell'area dell'euro e dell'impatto avverso della piu' moderata domanda estera sulla crescita di esportazioni", nonche' "una valutazione piu' negativa circa l'impatto sulla domanda interna e soprattutto sugli investimenti fissi della maggiore incertezza connessa alle tensioni nei mercati finanziari dell'area dell'euro". Sono state riviste al ribasso anche le stime sul tasso di inflazione, che nel 2013 e' visto tra l'1,1% e il 2,1% (a settembre era stata stimata una forchetta tra l'1,3% e il 2,5%). Per il 2012 e' stato invece ristretto l'intervallo di valori: se prima era stata prevista un'inflazione tra il 2,4% e il 2,6%, oggi si calcola un incremento dei prezzi del 2,5%. Cio', spiega il bollettino, "rispecchia il passato apprezzamento dell'euro e il calo delle quotazioni petrolifere espresse in dollari".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca