La crisi dell'auto ci costa 0,4 punti di Pil

La crisi dell'auto ci costa 0,4 punti di Pil

L'Unrae stima che il mancato rinnovo degli incentivi porterà nel 2010 a 400.000 immatricolazioni in meno rispetto al 2010. Verranno a mancare 5 miliardi di fatturato ai quali si aggiunge un miliardo di entrate fiscali in meno per le casse dello Stato.

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8 aprile 2010
La crisi prevista per il comparto auto nel 2010 in seguito alla fine degli incentivi comporterà uno 0,4% di Pil in meno nell’a

La crisi prevista per il comparto auto nel 2010 in seguito alla fine degli incentivi comporterà uno 0,4% di Pil in meno nell’anno per il Paese. Lo prevede l’Unrae all’indomani delle stime Ocse sul primo e secondo trimestre che accreditano l’Italia di un +1,2% per i primi tre mesi, proprio grazie al sostegno ricevuto dalla scia incentivi ancora operanti sulle consegne fino a fine marzo degli ordini terminati il 31 dicembre scorso.

Il mancato rinnovo degli incentivi porterà – secondo l’Unrae - a una caduta di immatricolazioni nel 2010 di 400.000 unità rispetto al 2009 (totale 1.750.000 consegne), per 5 miliardi di fatturato in meno e appunto uno 0,4% di Pil in meno per il Paese a cui si aggiunge un miliardo di entrate fiscali in meno per le casse dello Stato.

“La sofferenza prevista per l’anno dal comparto - rimarca il direttore generale, Gianni Filipponi - rischia di far chiudere i battenti a 400 concessionarie sulle 3.500 in attività, per una perdita di 15.000 posti lavoro nella filiera commerciale-assistenziale, ovvero il 12% del totale”.

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