La crisi dell'auto ci costa 0,4 punti di Pil
La crisi dell'auto ci costa 0,4 punti di Pil
La crisi prevista per il comparto auto nel 2010 in seguito alla fine degli incentivi comporterà uno 0,4% di Pil in meno nell’anno per il Paese. Lo prevede l’Unrae all’indomani delle stime Ocse sul primo e secondo trimestre che accreditano l’Italia di un +1,2% per i primi tre mesi, proprio grazie al sostegno ricevuto dalla scia incentivi ancora operanti sulle consegne fino a fine marzo degli ordini terminati il 31 dicembre scorso.
Il mancato rinnovo degli incentivi porterà – secondo l’Unrae - a una caduta di immatricolazioni nel 2010 di 400.000 unità rispetto al 2009 (totale 1.750.000 consegne), per 5 miliardi di fatturato in meno e appunto uno 0,4% di Pil in meno per il Paese a cui si aggiunge un miliardo di entrate fiscali in meno per le casse dello Stato.
“La sofferenza prevista per l’anno dal comparto - rimarca il direttore generale, Gianni Filipponi - rischia di far chiudere i battenti a 400 concessionarie sulle 3.500 in attività, per una perdita di 15.000 posti lavoro nella filiera commerciale-assistenziale, ovvero il 12% del totale”.