La crisi non risparmia i saldi

La crisi non risparmia i saldi

Indagine Confcommercio-Format Research sui saldi invernali 2014: quasi sei italiani su dieci faranno acquisti, ma cala del 6,3% il numero di quanti ritengono importante questo periodo. Budget fino a 200 euro per tre consumatori su quattro e sconto medio del 30%, mentre sono in forte crescita gli acquisti sul web.

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3 gennaio 2014

Rimane alta la percentuale di italiani che acquisterà in saldo (58,3%), anche se è in calo (-6,3%) il numero dei consumatori che ritengono importante il periodo dei saldi. La tendenza è confermata anche dal lato delle imprese del commercio che si attendono, quest'anno,  una lieve flessione delle visite da parte dei clienti (-0,4%). Questi i principali risultati che emergono dall'indagine sui saldi invernali 2014 realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research (vedi allegato, ndr). Il 67% farà shopping nei negozi abituali e l'83% comprerà prodotti sia di marca che non, anche se cala  la quota di chi è interessato esclusivamente all'acquisto delle ‘griffe'(-4,3% rispetto al 2013). Nove consumatori su dieci confermano il giudizio positivo sulla qualità dei prodotti in saldo e tre su quattro attribuiscono maggior importanza alla qualità che al prezzo. Segno meno per tutte  le principali tipologie di acquisti (calzature, accessori, biancheria intima e per la casa, pelletteria, eccetera). Fino a 200 euro il budget di spesa per il 76,7% dei consumatori. In controtendenza gli acquisti sul web che, quest'anno, crescono del 37% contro 27% del 2013. Il 57,7% delle imprese applicherà uno sconto medio sui prodotti a saldo del 30%. Aumentano i consumatori che si sentono molto tutelati negli acquisti a saldo (quest'anno 65% contro il 58 % di un anno fa).

 

 

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