La Merkel "boccia" gli eurobond, mercati in picchiata

La Merkel "boccia" gli eurobond, mercati in picchiata

Secondo la cancelleria tedesca, "gli Eurobond sono una soluzione sbagliata sia dal punto di vista politico che economico". La Spagna ha chiesto ufficialmente alla Ue fondi per ricapitalizzare le banche.

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26 giugno 2012

Nonostante le crescenti pressioni dei partner comunitari, il cancelliere tedesco, Angela Merkel,
ribadisce il suo no agli Eurobond e gela le borse, timorose che il vertice europeo del 28 e del 29 giugno termini con un nuovo nulla di fatto. Non accennano a scemare, nel frattempo, la tensione nella periferia dell'Eurozona, con la Spagna e Cipro che hanno ufficializzato la richiesta di aiuti all'Europa per ricapitalizzare le banche e il governo di Atene che perde un pezzo con le dimissioni, legate a motivi di salute, del ministro delle Finanze Vassillis Rapanos. "Quando penso al vertice, cio' che mi preoccupa e' che verra' esposta ogni sorta di idea su come condividere il debito e non abbastanza idee sulle riforme per controllarlo", ha dichiarato Merkel durante un convegno sullo sviluppo sostenibile, definendo gli Eurobond una soluzione "sbagliata sia dal punto di vista politico che economico". Un'altra doccia fredda era arrivata poche ore prima tramite il suo portavoce,Steffen Seibert, che ha escluso la possibilita' di ammorbidire le condizioni del piano di aiuti concesso alla Grecia prima che termini la nuova missione della 'troika', spostata ai primi di
luglio.Gli investitori hanno reagito con ingenti vendite, concentrate in buona parte sul settore
bancario e a indossare la maglia nera e' di conseguenza Milano, dove il comparto del credito ha un peso maggiore. Piazza Affari ha archiviato la seduta con una flessione del 4,02%. Pesante anche Madrid, scivolata del 3,67%. Francoforte ha perso il 2,09%, Parigi il 2,24%, Londra l'1,14%. Crolla Atene, giu' del 3,67%. Continua inoltre ad allargarsi lo spread tra Btp e Bund, risalito oltre 450 punti con il rendimento che ha nuovamente superato la soglia d'allarme del 6%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli ha invece sfondato quota 520 punti. Sara' un test importante l'asta di titoli di stato a tre e a sei mesi prevista per domani, dove Madrid tentera' di collocare bond fino a tre miliardi. Con una lettera al presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, il ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos ha intanto formalizzato la richiesta di aiuti per ricapitalizzare le banche. Non e' stata ancora stabilita la cifra da versare a Madrid. I risultati degli audit indipendenti diffusi la settimana scorsa hanno calcolato a 62 miliardi di euro i fondi necessari, nello scenario peggiore, a mettere al sicuro i bilanci degli istituti di credito iberici ma l'Eurozona si e' impegnata a mettere a disposizione 100 miliardi. Cosi' come non e' ancora stata fissata la somma che andra' versata per salvare Cipro, diventata ufficialmente la quarta economia dell'unione monetaria a chiedere un piano di salvataggio dopo Grecia, Portogallo e Irlanda.

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