La sintesi del progetto

La sintesi del progetto

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12 ottobre 2012
MANGIAR SANO IN PAUSA PRANZO

PROGETTO “MANGIAR SANO IN PAUSA PRANZO”

 

Il Dipartimento di Prevenzione della ULSS 9 – Treviso, promuove il progetto “Mangiar sano in Pausa Pranzo” nell’ambito delle azioni  che facilitano le scelte salutari nell’alimentazione. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che uno degli fattori determinati con impatto positivo sulla salute è l’alimentazione corretta e si propone di migliorare la qualità nutrizionale dei pasti consumati nella pausa di lavoro negli esercizi di ristorazione.

Anche in Italia, come in tutto il mondo sviluppato, il sovrappeso e l’obesità rappresentano uno dei principali problemi di salute pubblica. Si parla di una vera e propria epidemia globale che ha un impatto sulla perdita di anni di vita in buona salute e sulla mortalità molto pesante. L’attenzione a questo problema a livello internazionale è massima e anche l’OMS ha in atto strategie mirate alla prevenzione e controllo dell’obesità.

Nel 2007, il Governo ha approvato un programma nazionale intersettoriale per promuovere stili di vita sani, denominato “Guadagnare Salute”, nel quale rendere più facili comportamenti alimentari salutari rappresenta uno dei quattro programmi specifici basilari.

La ristorazione costituisce un contesto privilegiato per favorire l’acquisizione da parte dei consumatori di scelte alimentari corrette. L’Unione Europea, molti Paesi esteri e alcune regioni italiane hanno già avviato diversi progetti specifici di miglioramento dell’alimentazione dei lavoratori in pausa pranzo.

L’impegno del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 9 in quest’ambito è iniziato già da qualche anno e “Mangiar sano in pausa pranzo” si pone in continuità con altri progetti di miglioramento della qualità dell’alimentazione nelle mense aziendali.

Negli ultimi vent’anni in Italia l’abitudine a consumare il pranzo fuori casa è andata sempre più diffondendosi, interessando diverse categorie di persone, in particolare i lavoratori. Secondo un’indagine della FIPE-Confcommercio del 2010, il 36% dei lavoratori consuma il pranzo fuori casa, e di questi il 34% presso la mensa aziendale, il 21% presso il ristorante-pizzeria e il 16% al bar ed il 38% sul posto di lavoro. Il lavoro condiziona le scelte alimentari: il tempo da dedicare al pranzo nella pausa di lavoro è poco e la scelta quasi sempre è limitata. Spesso, le persone si trovano di fronte a piatti eccessivamente calorici, poveri in vitamine e minerali, ricchi in sodio e grassi, e, anche se lo desiderano, non possono scegliere piatti sani. Le opportunità di trovare ristoranti circostanti la sede di lavoro che offrano opzioni sane nel menù sono veramente scarse.

Per chi non pranza nel posto di lavoro, il criterio più importante nella scelta del ristorante o bar è la vicinanza al posto di lavoro (56%), mentre incidono molto meno la convenienza economica (32%) e la varietà dell’offerta (30%) (dati FIPE- Confcommercio, 2010).

L’esigenza di mangiar sano è sentita da buona parte delle persone: da una recente indagine del Censis-Coldiretti 2010, emerge che il 37% degli italiani vorrebbe mangiar sano ma non ci riesce e che il 33% dichiara di seguire una dieta sana perché l’alimentazione è un fattore importante per la salute.

Un’indagine europea (FOOD 2010) sui lavoratori che normalmente consumano il pranzo presso esercizi di ristorazione, risulta che solo il 58 % ritiene di avere un’alimentazione sufficientemente salutare. Altri dati disponibili ci dicono che solo il 27% compie scelte consapevoli e nutrizionalmente sane, ma che il 50% vorrebbe che sul menù fossero indicati i piatti bilanciati e  e nutrizionalmente corretti.

Un’indagine effettuata a livello locale attraverso la modalità del focus group , coinvolgendo le associazioni dei consumatori, e attraverso un questionario compilabile via web, ha confermato  un generale interesse da parte dei lavoratori ad alimentarsi in modo sano anche in pausa pranzo  e un’alimentazione tendenzialmente meno sana di chi consuma usualmente il pranzo al bar o al ristorante rispetto a chi utilizza la mensa aziendale o si porta il cibo da casa.

E’ stato indagato anche l’atteggiamento dei professionisti del nostro territorio attraverso un questionario diffuso a tutti i ristoratori ed un focus group. Si è evidenziato come i ristoratori abbiano un’ idea corretta di “pasto sano”  e come “sano” venga spesso  associato anche a qualità del prodotto e rispetto delle norme igieniche. 

In generale c’è disponibilità degli esercenti ad una collaborazione in un progetto che aumenti l’offerta di pasti sani, supportata dalla convinzione che gli esercenti stessi possono avere un ruolo per la salute delle persone che pranzano fuori casa.

In linea con l’indagine europea (FOOD 2010) sono emersi, comunque, elementi di difficoltà al cambiamento sia dei clienti che dei ristoratori, in particolare l’idea che cibo sano significhi maggiori costi, maggiore difficoltà e tempi più lungi nella preparazione.

La ristorazione costituisce, dunque, un contesto privilegiato dove mettere in atto azioni che favoriscano scelte alimentari salutari e l’acquisizione di abitudini alimentari corrette: aumentando “l’offerta sana”, infatti, oltre a favorire la scelta di “piatti sani” nei locali di ristorazione, si può agire anche sull’acquisizione di buone abitudini, con ricadute positive sulle scelte alimentari del singolo e di tutta la famiglia.

 

IL PROGETTO

Il Progetto “Mangiar sano in pausa pranzo” si propone di creare una rete di esercizi, tra i 1777 che effettuano attività di ristorazione e bar nel territorio dei comuni della ULSS 9, che offrano ai cittadini nella pausa di lavoro piatti di buona qualità nutrizionale, sicuri ed appetibili.

Il progetto prevede che gli esercenti che aderiscono all’iniziativa sottoscrivano un disciplinare nel quale sono indicati i requisiti nutrizionali ed igienici da soddisfare per acquisire il marchio del progetto “Buonpranzo”. L’identificazione del locale da parte dell’utenza sarà favorita dall’esposizione del marchio all’ingresso e lo stesso simbolo caratterizzerà i piatti che rispondono ai requisiti indicati nel disciplinare.

Gli esercizi commerciali che aderiscono saranno sottoposti a verifica del rispetto dei requisiti del disciplinare da parte del personale del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione

Punto di forza di questo di progetto, coerentemente con le indicazioni delle agenzie internazionali e nazionali che si occupano di promozione di stili di vita sani e seguendo gli obiettivi regionali riguardo i programmi di promozione alla salute, è il “partenariato” di istituzioni territoriali, in particolare le associazioni di categoria e le associazione dei consumatori, per la condivisione degli obiettivi e delle azioni che contribuiscono alla realizzazione di questo importante programma di salute pubblica.

 

Obiettivi

-          Offrire ai cittadini l’opportunità di una maggiore disponibilità di piatti nutrizionalmente equilibrati nella pausa di lavoro presso gli esercizi di bar e ristorazione.

-          Incrementare le conoscenze dei professionisti e dei consumatori in materia di alimentazione sana

-          Influenzare positivamente le abitudini alimentari di chi pranza nei bar e ristoranti (favorire scelte alimentari sane)

-          Assicurare le migliori condizioni igieniche nella preparazione dei piatti negli esercizi di bar e ristorazione

 

Soggetti coinvolti e partner

Il progetto è promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS 9 di Treviso, in particolare sono coinvolti il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ed il Servizio Educazione e Promozione della Salute.

I destinatari del progetto sono i pubblici esercizi del territorio dell’ULSS 9 a cui si rivolgono i cittadini per consumare il pranzo nella pausa di lavoro.

I beneficiari del progetto sono i cittadini del nostro territorio che consumano, presso gli esercizi di ristorazione almeno un pasto alla settimana, nella pausa di lavoro.

Il progetto è costruito con il coinvolgimento e la collaborazione delle Associazioni di tutela consumatori (Federconsumatori, ADOC, Lega Consumatori) e delle Associazioni di categoria del territorio (ASCOM-Confcommercio-FIPE, Confesercenti, Confartigianato).

Risultati

Con la realizzazione del progetto ci si aspetta di aumentare la disponibilità di piatti nutrizionalmente equilibrati negli esercizi del territorio che effettuano attività di bar e ristorazione nella pausa di lavoro.

 

ATTIVITA’

1.       Creazione di una rete di esercizi di bar e ristorazione che aderiscono al progetto condividendo le finalità e le specifiche linee guida definite in un disciplinare

 

a. Accordi formali

Per la creazione della rete di esercizi si formalizzeranno i rapporti di collaborazione tra l’ULSS 9 e le Associazioni degli esercenti attraverso la firma di un accordo.

 

b. Adesione al progetto

L’adesione al progetto degli esercenti della ristorazione, promossa con la collaborazione delle Associazioni di categoria, avverrà attraverso la compilazione di un’apposita scheda (scheda di adesione) e la sottoscrizione del disciplinare. Il disciplinare contiene linee guida specifiche ed è prodotto dal personale del SIAN per guidare la preparazione di piatti sani. Tale documento tiene conto della letteratura scientifica di riferimento ed in particolare delle Linee Guida per una corretta alimentazione dell’INRAN 2003 ed i LARN 1996 oltre che della normativa vigente sui requisiti igienico-sanitari.

c. Valutazione requisiti igienici e assegnazione marchio “Buon Pranzo”

Alla richiesta di aderire al progetto seguirà una valutazione congiunta personale tecnico del SIAN ed esercente, con modalità e nello spirito dell’ audit, dei requisiti igienici della struttura. Alla fine della visita verrà consegnato l’attestato di assegnazione del marchio e il kit “Buon Pranzo” per allestire il locale. Nel caso in cui si evidenziassero importanti problematiche igienico–strutturali verranno dati all’esercente le necessarie indicazioni per mettersi a norma e la visita si conclude senza esiti.

 

d. Impegni dei ristoratori

I pubblici esercizi che aderiscono all’iniziativa:

Ø       Si impegnano a garantire che l’offerta dei piatti presenti le caratteristiche riportate nel disciplinare, ponendo attenzione al gusto, al gradimento e alla loro presentazione.

Ø       Collaborano con l’ULSS alla rilevazione e raccolta di elementi per acquisire informazione sull’andamento del progetto.

Ø       Utilizzano e diffondono il materiale informativo o altro materiale appositamente predisposto.

 

e. Opportunità per i ristoratori

I pubblici esercizi che aderiscono all’iniziativa:

Ø       Assumono un ruolo attivo di promotore di salute, avendo l’opportunità di orientare e facilitare le scelte del consumatore.

Ø       Possono contare sulla consulenza del personale del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione.

Ø       Ricevono visibilità attraverso i vari canali informativi: mezzi di informazione, siti web istituzionali.

Ø       Possono essere coinvolti in iniziative dell’ULSS per la promozione di corretti stili di vita.

e. Verifica adesione al disciplinare

 

PROMOZIONE

-           Assegnazione del marchio di qualità “Buon Pranzo”

Il gruppo di lavoro ha elaborato un marchio che identifica il progetto, presentato, prima dell’adozione formale, ai beneficiari ed ai destinatari del progetto nell’ambito di focus group ed alle Associazioni di categoria degli esercenti.

Gli esercizi che partecipano al progetto esibiranno il marchio identificativo esponendolo all’esterno ed all’interno del locale, inserendolo anche nel menù per evidenziare i piatti che presentano le caratteristiche definite nel disciplinare.

-          Materiale promozionale

Verrà prodotto materiale informativo a sostegno dell’iniziativa diretto ai clienti degli esercizi di ristorazione ed agli esercenti stessi (depliant che illustri il progetto e che riporti le principali indicazioni della sana alimentazione, locandina) e diffuso attraverso le strutture della ULSS aperte al pubblico, studi dei medici convenzionati, farmacie,  e nei luoghi di lavoro (banche, uffici pubblici e privati, ecc..) dove più di frequente sono impiegati  i clienti degli esercizi di bar e ristorazione.

-          Promozione nelle manifestazioni a carattere popolare

Questo progetto sarà inserito nelle attività di promozione di stili di vita sani del Dipartimento di Prevenzione nell’ambito di eventi, manifestazioni, fiere, giornate della salute (giornata mondiale del diabete, dell’ipertensione, world cancer day, ecc.).

 

Tempi previsti per la realizzazione

L’obiettivo è rendere il progetto stabile nel tempo.

 

 

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