La vigilanza e la sicurezza privata in Italia
La vigilanza e la sicurezza privata in Italia
Presso la sede nazionale di Confcommercio a Roma è stato presentato il Rapporto Federsicurezza-Confcommercio 2009 sulla vigilanza e la sicurezza privata in Italia. Molti e interessanti i numeri contenuti nello studio.
In estrema sintesi, la “fotografia” del settore scattata a fine 2008 indica che la vigilanza privata in Italia ha generato un fatturato pari a 2 miliardi e 450 milioni di euro, con una crescita annua del 2%. Un’impresa su due, però, si trova con bilanci in rosso a causa principalmente della caduta delle tariffe per via dell’affidamento di servizi a prezzi al ribasso e dell’elevato peso dell’Irap. In leggera flessione il numero di imprese (954), le più numerose delle quali operano come Srl (72%), così come il numero totale di addetti (poco meno di 50mila) con scostamenti importanti tra regioni e macroregioni: aumentano i lavoratori al Nord (+6,5% rispetto al 2007) e al Sud (+4,1%), mentre si riducono al Centro (-15,5%). Il numero maggiore di imprese e di addetti del settore si trova in Lombardia, mentre ogni impresa occupa una media di 51 lavoratori. L’Italia è ultima in Europa nel rapporto tra guardie giurate e popolazione (1 addetto ogni 1.200 abitanti circa) e tra guardie giurate e forze dell’ordine (1 ogni 6,3).
Quanto alle imprese di custodia e guardiania, sono 1.559 e impiegano circa 48mila addetti. Quasi la metà (729) e oltre la metà dei lavoratori (26.255) si concentra nel Lazio, in Lombardia, in Campania e in Sicilia.
Grazie all’utilizzo delle tecnologie satellitari per sventare furti e rapine nel settore del trasporto merci, infine, vengono risparmiati circa 55 milioni di euro all’anno dalle compagnie di assicurazioni, dai privati, dalle imprese di autotrasporti e dai committenti del trasporto.