Lavoro: Renzi, "dialogo ma niente veti"

Lavoro: Renzi, "dialogo ma niente veti"

Vertice a Palazzo Chigi con le parti sociali. Il premier: "Ascoltiamo tutti ma veti non ci bloccano". Tfr: "comprensibili le preoccupazioni delle pmi". "Con i sindacati diversi punti d'intesa". Apertura della Cisl, bocciatura della Cgil. Nuovo incontro con le imprese tra qualche settimana sulla Legge di Stabilità. Domani si voterà la fiducia sul Jobs Act.

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7 ottobre 2014

 

"Siamo assolutamente disponibili alle opinioni di chiunque, l'importante e' che si vada avanti. Miglioriamo quel che c'e' da migliorare ma il Paese deve andare avanti e non ci faremo bloccare dai veti".  Matteo Renzi risponde ai giornalisti che, al termine dell'incontro con le parti sociali, chiedono conto delle critiche dei sindacati per la convocazione a poche ore dalla questione di fiducia. "Se li vediamo non va bene, se non li vediamo non va bene...". "C'e' stata la richiesta, li abbiamo ricevuti, li rivedremo, non ho visto un clima di rabbia perche' si e' deciso di porre la
fiducia, avendo noi promesso di fare le riforme le dobbiamo fare e le stiamo facendo". L'occupazione in Italia non si crea solo con i nuovi ammortizzatori sociali o con la riforma della giustizia ma tutte le riforme insieme ''consentiranno di tornare a fare investimenti e questo e' quello che vogliamo''. In mattinata l'incontro con i sindacati aveva registrato l'apertura della Cisl al governo mentre la Cgil sbatte la porta in faccia a Renzi: "Nessuna novità" ha sentenziato Susanna Camusso uscendo dalla Sala Verde di Palazzo Chigi. "Il Paese ha bisogno di fiducia" ha detto il premier ai rappresentanti dei lavoratori aprendo l'incontro che precede quello con le imprese. In otto minuti di introduzione, il permier ha incardinato i temi della discussione: salario minimo, rappresentanza e contrattazione decentrata, oltre ovviamente a articolo 18 (nel Jobs Act) e Tfr in busta paga. A quest'ultimo proposito, il premier ha peraltro affermato: "gli imprenditori non vogliono il tfr in busta paga perche' hanno preoccupazioni corrette e comprensibili per le piccole e medie imprese. Noi abbiamo detto che lo faremo se queste piccole e medie imprese saranno garantite dai sistemi bancari, sistemi di garanzia o di credito  agevolato". Garantito anche il bonus degli 80 euro che dal 2015 "sarà strutturale". Dal tavolo, Renzi ha fatto partire l'invito a "salvare gli stabilimenti di Termini, Terni e Taranto. Sono le tre 't' di cui bisogna subito occuparsi insieme", ha detto in riferimento alle crisi dell'ex impianto Fiat e alle acciaierie Ast e Ilva. Il nocciolo della questione sul piatto, però, si è trovato nel maxi emendamento che il governo ha illustrato, con alcune novità sul Jobs Act: le regole sui licenziamenti e il reintegro in alcune fattispecie, oltre alla precisazione dei casi nei quali si potrà ricorrere al giudice. In sostanza quello che è stato scritto nel documento approvato dalla direzione del Pd. Parlando alle parti sociali, Renzi ha confermato anche alcuni impegni nella Legge di Stabilità, dove ci saranno 2 miliardi per la riduzione delle tasse sul lavoro e 1 miliardo per la scuola. Sarà inserita pure una quota aggiuntiva di 1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali I nodi di sciogliere, però, sono ancora tanti. E molti si prestano a possibili scambi tra imprese e lavoratori: "Abbiamo molti punti di incontro - ha detto Renzi -, ci rivederemo il 27 ottobre". Fredda la reazione dei sindacati. Per Camusso "l'unica novità sono i nuovi incontri. La nostra valutazione non cambia. Registriamo una disponibilità del Premier a discutere sulla rappresentanza sindacale, ma sul resto non condividiamo il piano. Restano la manifestazione del 25 ottobre e tutte le attività di contrasto". Furlan chiede, invece, "lotta all'evasione fiscale e maggiori tagli agli sprechi. Sul lavoro convidiamo la revisione delle politiche attive e l'assorbimento di tutte le forme di precariato nel contratto unico a tutele crescenti. Basta con le false partite iva". Angeletti ribadisce che il Tfr "è il salario differito dei lavoratori". 
 
 

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