Le donne, componente sana e vitale del tessuto imprenditoriale

Le donne, componente sana e vitale del tessuto imprenditoriale

Studio dell'Osservatorio sull'imprenditoria femminile del 2011, commissionato da Terziario Donna al Censis. Nel 2011 a trainare la crescita sono soprattutto le donne: dei circa 5mila nuovi imprenditori che si sono affacciati sul mercato, 3.153 sono donne.

DateFormat

8 febbraio 2012

"Dall'ultimo studio dell'Osservatorio sull'Imprenditoria Femminile del 2011, commissionato da Terziario Donna Confcommercio al Censis, emerge che nella difficile fase di passaggio che l'Italia sta vivendo l'imprenditoria femminile, in particolare nel terziario, continua a confermarsi come una delle componenti più sane e vitali del nostro tessuto imprenditoriale". Questo il commento della presidente di Terziario Donna Confcommercio, Patrizia Di Dio, in merito alla ricerca di Amway presentata ieri che segnala una minore propensione delle donne a mettersi in proprio.
"Infatti - prosegue Di Dio - nell'ultimo anno a trainare la crescita sono soprattutto le donne: dei circa 5mila nuovi imprenditori che si sono affacciati sul mercato, infatti, 3.153 sono donne e "solo" 1.838 uomini. Il numero delle imprenditrici attive nel settore ha registrato un incremento più significativo, per quanto sempre contenuto (+0,4%) di quello degli uomini (+0,1%), contribuendo con ciò ad un lieve incremento del tasso di femminilizzazione arrivato a quota 35,8% nel settore terziario. Ancora una volta i dati sulle imprese femminili confermano, quindi, la capacità delle donne di interpretare un modo di fare impresa che, prendendo in considerazione la fase acuta della crisi, si è dimostrato sano e vitale. Si segnala altresì che il 52,8% delle imprenditrici ha un'età compresa tra i 30 ei 49 anni e che il 24% delle donne imprenditrici è laureata".
"I dati sull'età ed il livello di scolarizzazione delle imprenditrici vanno, dunque, letti - conclude il presidente di Terziario Donna- sotto due diversi aspetti: la riluttanza delle giovani generazioni a mettersi in gioco, riconducibile probabilmente alle difficoltà sempre maggiori di accesso al credito per le nuove imprese, aspetto che desta qualche preoccupazione, ma anche la maggiore consapevolezza, determinazione e professionalità della scelta di fare impresa, anche come forma di auto-imprenditorialità".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca