Le imprese reclamano un "progetto turismo"

Le imprese reclamano un "progetto turismo"

Alla vigilia della riunione del Comitato Interministeriale per il coordinamento degli aiuti di Stato al turismo, Confturismo, Assoturismo e Federturismo affermano che il recupero di competitività passa attraverso la collaborazione tra pubblico e privati.

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11 novembre 2003
Turismo: imprese unite per una politica nazionale di settore

Turismo: imprese unite per una politica nazionale di settore

 

Alla vigilia della prima riunione, dopo quella di insediamento del febbraio scorso, del Comitato Interministeriale per il coordinamento degli aiuti di Stato al turismo, le imprese turistiche sono unite per una politica nazionale di settore. Anche la Legge Finanziaria 2004 si sta rivelando indifferente al settore, ormai in situazione critica pluriennale; per questo, Confturismo, Assoturismo e Federturismo manifestano ai Ministeri che partecipano al Comitato, alle Regioni, all'Upi ed all'Anci "che senza dialogo, partecipazione e partenariati pubblico-privati non sono presumibili efficaci interventi di recupero della competitività turistica italiana sulla scenario internazionale, nel quale l'offerta nazionale è in sofferenza".

Nel confermare la disponibilità dei sistemi produttivi a dare i propri contributi ad un vero e proprio "progetto turismo" italiano, le organizzazioni imprenditoriali restano in attesa di

essere chiamate al tavolo per contribuire a definire soluzioni di concreta politica settoriale, compartecipazione e corresponsabilità. Il problema del turismo italiano, osservano ancora, "è innanzitutto di ritrovare convergenza e coesione tra Stato e

Regioni, mettendo a regime, senza più la criticità di dissensi e conflittualità ed anzi come una opportunità, il ridisegno costituzionale, il conseguente riparto di ruoli e competenze ed il necessario equilibrio tra autonomie ed interessi unitari nazionali: finora le imprese del turismo si sono trovate, senza responsabilità e senza potervi influire e tuttavia subendone gli effetti, tra l'incudine ed il martello di questa situazione sfavorevole, tanto più grave nella lunga congiuntura negativa del settore".

Confturismo-Confcommercio, Assoturismo-Confesercenti e Federturismo-Confindustria hanno di recente presentato una proposta unitaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri  affinché venga previsto di collocare a quel massimo livello governativo una nuova competenza politico-istituzionale per le materie turistiche di interesse nazionale, con, a supporto, una struttura tecnico-operativa ad effettiva capacità organizzativa

e funzionale stabile, a controllo pubblico e prevalenza regionale insieme alle competenze governative necessarie,  auspicando così la creazione di una nuova Agenzia Italiana del

Turismo. Con vari scopi ed aree di attivitaà: a partire dalla promozione internazionale, rilanciando nel nuovo contesto l'Enit, al monitoraggio di mercato, ai temi della qualità e

della formazione di settore.

Al turismo italiano, concludono associazioni e operatori del settore, servono tanto indirizzi programmatici condivisi tra Stato, Ragioni ed imprese quanto un reale "indirizzo fisico" di

riferimento tecnico, organizzativo ed operativo.

 

 

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