Le imprese "vedono" la fine del tunnel

Le imprese "vedono" la fine del tunnel

Indagine di Bankitalia sulle aspettative di inflazione e crescita dell'economia. Maggiore ottimismo per il futuro. Resta il problema dell'accesso al credito: per il 20 per cento delle imprese la situazione è peggiorata.

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11 gennaio 2010
Maggiore ottimismo per il futuro nonostante il problema dell'accesso al credito che per il 19,9% delle imprese italiane si è a

Maggiore ottimismo per il futuro nonostante il problema dell'accesso al credito che per il 19,9% delle imprese italiane si è aggravato negli ultimi mesi. Sono i dati salienti dell’indagine condotta dalla Banca d’Italia e dal Sole 24 Ore sulle aspettative di inflazione e crescita. “C’è una sostanziale stabilizzazione delle valutazioni in merito all'attuale situazione economica generale, che è ritenuta immutata rispetto a tre mesi fa dal 65,3% delle imprese (contro il 63,9% della rilevazione di settembre); rimane invariato (a 3,1 punti percentuali) il saldo tra giudizi positivi e negativi”. Secondo l’indagine, “le valutazioni circa le prospettive a breve termine della situazione economica generale confermano i segnali più favorevoli emersi a partire dall'inchiesta di giugno: rispetto al 6 settembre, si riscontra una riduzione di circa 4 punti percentuali della quota di imprese che giudica nulla o assai modesta la probabilità di miglioramento nei prossimi tre mesi”. Note negative arrivano sul fronte del credito e dell'occupazione. Rimangono sfavorevoli le attese a breve termine sul mercato del lavoro: la quota di imprese che stimano una riduzione del numero di addetti (28,6%) si conferma superiore a quella che ne prevede un incremento (9,7), in misura  analoga alla rilevazione precedente. Il saldo negativo è particolarmente ampio nell’industria, dove il 30,8% delle imprese prevede una riduzione dell’impiego di lavoro e solo il 7,4% ne attende un incremento. Il 19,9% delle imprese (18,6 a settembre) valuta che le condizioni di accesso al credito siano peggiorate rispetto a tre mesi fa; il 74,8% (75 a settembre) le giudica invariate, mentre il restante 5,3% (6,3 a settembre) ne indica un miglioramento. Rispetto alla precedente rilevazione il saldo tra giudizi positivi e negativi passa da -12,3 a -14,6. L'indagine mostra una sostanziale stabilizzazione delle valutazioni in merito all'attuale situazione economica generale, che è ritenuta immutata rispetto a tre mesi fa dal 65,3 per cento delle imprese (contro il 63,9 della rilevazione di settembre; rimane invariato (a 3,1 punti percentuali) il saldo tra giudizi positivi e negativi. Le valutazioni delle imprese segnalano un lieve recupero congiunturale della domanda; il saldo percentuale tra le imprese che indicano un miglioramento e quelle che indicano un peggioramento e' diventato positivo (3,1 punti da -4,4 in settembre). L'incidenza dei giudizi di stabilità delle condizioni operative aziendali nei prossimi tre mesi sale al 73,2 per cento dal 63,4 del trimestre precedente. Al momento delle interviste, per il 70,5 per cento delle imprese le condizioni per l'investimento risultano invariate rispetto al periodo precedente; il 13 per cento ne segnala un peggioramento, il 16,5 un miglioramento, confermando, pur con una riduzione, il saldo positivo rilevato in settembre. Le valutazioni sono più favorevoli nel comparto dei servizi.

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