Nuova edizione del giornale on-line

Nuova edizione del giornale on-line

Le previsioni economiche del Centro Studi e un'indagine Datamedia sull'andamento dell'economia italiana

Aggiornato, migliorato e più funzionale, riparte oggi "Confcommercio on-line", il giornale telematico della Confederazione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Pmi che, con una nuova veste grafica, è stato anche arricchito nei contenuti per dare più spazio ai commenti, alle notizie, alle inchieste.

Due gli articoli di apertura del giornale: le conseguenze sull'economia mondiale dell'eventuale conflitto bellico in Iraq, contenute in un approfondimento del secondo numero dell'Osservatorio Economico del Centro Studi di Confcommercio, e un'indagine, realizzata in collaborazione con Datamedia, sull'andamento attuale e futuro della nostra economia secondo i giudizi e le valutazioni degli italiani.

 

Nell'approfondimento dell'Osservatorio Economico, il Centro Studi Confcommercio analizza, in particolare, gli scenari alternativi ipotizzati dal Center for Strategic and International Studies sulla base di diverse variabili e il loro relativo impatto sull’economia americana e su quella dei principali Paesi industrializzati con riferimento alle variabili del Pil e del prezzo del petrolio.

E proprio in considerazione della dipendenza della nostra economia dall’importazione di greggio e dell’impatto che potrebbe avere l’evento bellico sul prezzo del petrolio, il Centro Studi ha focalizzato l’attenzione su questo problema. Nell’ultimo quinquennio il peso dell’olio combustibile nella produzione di energia elettrica si è ridotto dal 28% a poco più del 16%, a vantaggio delle fonti alternative. Tuttavia questo miglioramento potrebbe essere reso vano dal verificarsi dello scenario peggiore nel caso di conflitto tra Stati Uniti e Iraq con una quotazione del greggio che potrebbe arrivare fino al prezzo medio di 60 dollari al barile.

 

Per quanto riguarda l'indagine realizzata in collaborazione con Datamedia, emerge complessivamente un giudizio abbastanza negativo sullo stato di salute della nostra economia anche rispetto alle aspettative future degli italiani che, secondo i risultati della ricerca, rilevano anche una forte influenza derivante da questa situazione sulle loro abitudini di consumo.

In sintesi, quasi i tre quarti degli intervistati danno un giudizio complessivamente negativo dell'attuale andamento della nostra economia (il 59,5% negativo, il 14% molto negativo); e valutando, in particolare, lo scenario degli ultimi 12 mesi, la valutazione degli intervistati è fortemente negativa (per il 74% l’economia italiana è peggiorata o molto peggiorata, solo il 18 per cento vede un miglioramento); cautela nel giudizio anche per quanto riguarda il futuro: il 20% prevede un peggioramento, mentre per il 37,5% l'economia italiana registrerà solo un piccolo miglioramento.

Uno scenario che influenza, e non poco, anche le abitudini di consumo degli italiani. Quasi l'80% degli intervistati, infatti, si sente "condizionato" dall'attuale andamento della nostra economia (il 33% molto, il 46,5% abbastanza), mentre solo un 5% ritiene di sentirsi "indenne" da questa situazione.

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca